XXXI

52 8 10
                                    

Piccola premessa:

Voglio ringraziare tutti quelli che stanno leggendo questa storia, grazie davvero! Ci tengo davvero molto, spero vi piaccia. In particolare voglio ringraziare di cuore dead_bandit che mi sostiene sempre. Ti adoro figlia <3
Detto ciò, iniziamo questo nuovo capitolo!

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Il giorno seguente, Patrick si sveglia con un mal di testa talmente forte da far fatica ad aprire gli occhi. Si misura la febbre, ma niente. In ogni caso preferisce restare a casa, perché fa davvero troppa fatica anche solo ad alzarsi dal letto. Gli dispiace lasciare Ryan da solo, è il suo migliore amico e lo deve proteggere dai bulli, ma non ci può fare niente e comunque ci sono gli altri.

-Buona giornata Ryro!-
Ryro è il soprannome affettuoso di Ryan.
-Buona giornata anche a te Pat!-

Ryan era particolarmente felice quella mattina, il pensiero di Brendon lo rallegrava. Ovvio gli dispiaceva che Pat stava male, però era stranamente entusiasta ad andare a scuola.
Arrivato in anticipo davanti all'entrata trova il suo gruppetto di amici e si unisce a loro, saluta tutti e da un bacio sulla guancia a Brendon, arrossendo e sorridendo.
Brendon è luminoso, sembra la persona più felice del mondo ogni volta che guarda Ryan.

-Come stai Ryan?- chiede Mikey premuroso.
-Tutto bene, grazie. Certo, ancora un po'...stordito diciamo, ma tutto okay...-
-Se hai bisogno di qualcosa, lo sai...noi ci siamo sempre...- Ray gli appoggia una mano sulla spalla.
-Grazie ragazzi, davvero. Sono felice di avere degli amici come voi.-
-Oh ma va là, ti vogliamo bene Ross!- dice Gerard ridendo e dandogli un'energica pacca che lo fa barcollare.

-Gee!- lo rimprovera Frank, ma Ryan ride.
-Ehi ehi! Trattatelo bene, il mio Ryan!- dice Brendon facendo il broncio e abbracciando il suo ragazzo.
-Ups scusate.- fa Gee sorridendo innocente.

-E...Patrick?- chiede Pete, notando che il suo amato è assente.
-Stava un po' male stamani, nulla di che, mal di testa. Ha preferito rimanere a casa perché il dolore era davvero forte e si sentiva molto debole.-
Pete abbassa lo sguardo preoccupato.
-Oh, d'accordo. Oggi posso passare a fargli visita?- chiede con timidezza.
-Certo che puoi, gli faresti piacere.- Ryan sorride e Pete ricambia illuminandosi.

Pete avrebbe rivisto Pat, il suo Pat. Ma sapeva che doveva stare ben attento a quando e con chi usciva, se sua madre avesse scoperto che era gay...beh sarebbe stata la fine per lui.

Giunti a questo punto è meglio spiegare anche alcune cosucce su Pete. I suoi genitori erano due persone importanti e anche loro figlio a scuola era abbastanza popolare, ma...lo trattano un po' come si trattano le bambole. Le prendi dalla mensola o dalla scatola dei giocattoli, ci giochi per un po', poi ti stufi e infine le rimetti al loro posto.

Ecco, Pete era sempre stato considerato un oggetto più che una persona...e gli era mancato molto l'affetto dei genitori nella vita, ma in fondo poco gli importava. I suoi erano benestanti e lui poteva fare tutto quello che voleva con i soldi proprio per il fatto che i suoi non si curavano di lui. In realtà sono anche molto severi riguardo a certe cose, come per esempio riguardo alla scuola, ma per Pete tutto il contrario: poco gli importa della scuola, da grande vuole fare il musicista.

Pete non aveva mai avuto il senso del limite nel divertimento: poteva prendere tutti i soldi che voleva, uscire ogni sera, ma ciò lo portava anche all'esagerazione. Non aveva la regola che "il troppo stroppia", quindi spesso scialacquava il denaro in feste e alcol e si ritrovava spesso ubriaco marcio al sabato sera. Gli piaceva fare festa, bere, divertirsi, sentire gli amici intorno a lui e sentirsi completamente libero.

Non odia i suoi genitori, in fondo gli danno un tetto sopra la testa e tutte le cose essenziali, ma...di affetto non gliene hanno mai dato e Pete ne ha sempre risentito molto. Potrà anche essere il ragazzo benestante e popolare della scuola, il più forte della squadra di football, il ragazzo figo e un po' bad boy disinteressato alla scuola, ma Pete nasconde un altro lato che non mostra mai a nessuno.

Nel profondo è un ragazzo molto sensibile e fragile, di vetro quasi. Bisogna trattarlo con cura. Piange spesso, quasi ogni notte, è infelice perché la sua famiglia pensa solo ai soldi e al lavoro, così lui resta lì come se fosse un soprammobile. Ed è anche molto timido in realtà, ma solo con determinate persone. Non c'è una regola secondo la quale lui è timido oppure no, semplicemente con alcune persone riesce ad essere estroverso e con altre no. Forse con quelle a cui tiene di più perché vorrebbe avere un bel rapporto è timido, ad esempio con Ryan è molto timido perché vorrebbe che diventassero migliori amici.

Pete può arrabbiarsi facilmente, i suoi dicono che è viziato ma non è così: se lui si arrabbia è perché vorrebbe essere considerato come loro figlio e meriterebbe un po' più di attenzioni.
Sono loro ad essere egoisti, non lui ad essere viziato.
Pete in casa non parla mai con loro, anche perché sono sempre occupati con il lavoro e non ci sono quasi mai. Inoltre non avrebbe di che parlare. E anche se parlasse, verrebbe ignorato o non capito.

Per questo che per lui gli amici e la popolarità sono tutto: non ha nessun altro. E ovviamente, ha Patrick. Una delle poche persone che lo fa sentire speciale e apprezzato, che lo fa sentire un umano e non un oggetto, una persona che gli da affetto e amore, una persona gentile e tenera con lui. Una persona che si è resa conto che non c'è niente di sbagliato in Pete, ma semplicemente viene da una famiglia stronza e il suo comportamento legato all'esagerazione deriva dalle poche cure dei suoi genitori. E forse Patrick è quella persona che potrà aggiustare definitivamente il cuore a pezzi di Pete, rimettendo insieme ogni singolo pezzetto e facendogli cambiare idea su alcune cose.

Infatti molte volte, troppe volte, Pete ha pensato al suicidio come unica via d'uscita da quella vita triste e ingiusta che gli si era offerta. E ci provò pure: ingerì un'intera scatola di pasticche molto forti, usate per curare la depressione. Lo trovò sua madre che, allarmata, chiamò subito un'ambulanza. Almeno quello l'ha fatto. Suo padre non era venuto a trovarlo in ospedale durante il suo ricovero, mai. E Pete non gliel'avrebbe mai perdonato. Non c'era mai stato per lui.

E quindi questa è la situazione in cui si trova Pete: una situazione in cui i suoi genitori sono quasi invisibili e in cui l'unica ancora di salvezza per lui sono gli amici e...Patrick.

𝑪𝒖𝒕𝒆 𝑰𝒔 𝑾𝒉𝒂𝒕 𝑾𝒆 𝑨𝒊𝒎 𝑭𝒐𝒓 (𝒎𝒖𝒍𝒕𝒊𝒇𝒂𝒏𝒅𝒐𝒎) ✅Where stories live. Discover now