Capitolo Quattordici.

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Che cazzo era quello?' chiese, la sua voce era bassa e il suo respiro lento, stava cercando di mantenersi calmo.

'C-cosa?' chiesi, disorientato, non capendo realmente cosa mi stesse chiedendo

Harry chiuse gli occhi, quando li riaprì sembravano aver perso quel verde che li caratterizzava.
Con poche falcate si era avvicinato a me, era vicino, sentivo il suono dei suoi respiri

'Ti ha baciato' chiese, forse affermò.
Harry ci aveva guardato dalla finestra tutto quel tempo, alle mie spalle poteva sembrare un bacio vero, effettivamente.
Cercai di immaginare la scena da fuori.

'N-non mi ha baciato' cercai forse di giustificarmi.

'Pensi che io sia stupido Louis?' era vicino, estremamente vicino, il suo tono di voce era cattivo e decisamente più alto.

'Non mi ha baciato' dissi convinto 'ed è un mio amico' continuai.

'Il tuo amico non ha fatto altro che provocarmi tutto il tempo' quasi urlò davanti al mio viso 'lo ha fatto dal primo momento che ha messo piede qui dentro e poi prima di andarsene ti ha baciato' disse, sputando quelle parole arrabbiato e gesticolando.

'Ti ho già detto che non mi ha baciato e anche se fosse, non sono cazzi tuoi' risposi a tono, non volevo litigare con Harry ma il suo comportamento aveva iniziato ad irritarmi.

Non fu la scelta migliore, Harry aveva trattenuto la sua rabbia fino ad adesso e inoltre era evidente il fatto che non fosse abituato ad essere affrontato.

Harry mi aveva sbattuto contro al muro, con le mie poche forze avevo cercato di spingerlo lontano dal mio corpo ma senza successo.

'Sono cazzi miei se quel coglione entra in casa mia e si comporta così con te' disse a denti stretti, si stava ancora trattenendo e la vena sul suo collo era marcata.

'Se voglio baciarlo, sono affari miei Harry, fottutamente affari miei' gli urlai contro, la sua espressione divenne sorpresa per pochi secondi prima di tornate totalmente irata.

'Almeno lui ha avuto il coraggio di farlo' sputai con rabbia quelle parole, una questione delicata.
Harry mi aveva guardato fisso negli occhi prima di respirare e far scontrare il suo pugno chiuso sul muro a pochi centimetri dalla mia testa.

Un boato risuonò nella stanza.

'Vaffanculo' gridò a pieni polmoni.

Mi coprii il viso, la testa, rannicchiandomi a terra, il mio cuore batteva forte.
Harry si era allontanato, continuava ad imprecare, contro se stesso, si tirava i capelli ricci mentre camminava.

Le lacrime avevano iniziato a scorrere veloci sulle mie guance e quando fu abbastanza lontano feci l'unica cosa che mi venne in mente, scappare verso il bagno.

'L-louis' disse, mentre cercava di raggiungermi, era la prima volta che lo sentivo balbettare.
Le sue ferite ancora presenti sulla sua pelle si erano aperte ed erano tornate a sanguinare.

Mi chiusi a chiave nel bagno, rannicchiandomi contro al muro.

Avrebbe potuto colpirmi
Harry è pericoloso
Rosso, colore del sangue sulle sue mani e colore del pericolo
È pericoloso
Se mi avesse preso con quel pugno mi avrebbe ucciso.

I ragazzi erano scesi, sentivo le loro voci al di fuori del bagno e vi era un gran trambusto.

'Respira, calmati Harry' sentii la voce di Niall, qualcosa venne lanciato con forza a terra.

'Dov'è Louis?' chiese Zayn 'Cosa è successo?' chiese con voce più bassa.
Una serie di voci indefinite, imprecazioni, rumori.

'Fasciati quella mano' disse il ragazzo mulatto mentre sentivo i suoi passi si avvicinavano alla porta.

Rainy Autumn | Larry Stylinson Kde žijí příběhy. Začni objevovat