Capitolo Sessantatre.

2K 89 52
                                    

Harry's Pov

Louis, davanti a me, mi aveva guardato a metà tra la sorpresa che avessi accettato a quella richiesta di intimità e l'eccitato dal passare del tempo vicini.
Si avvicinò al suo armadio, che avevo sistemato io stesso qualche giorno prima, ricavandone una maglietta scura e dei boxer neri.

Aspettó pazientemente che gli aprissi la porta, abitudine presa negli ultimi giorni e che gli facessi strada verso il bagno.

Guidai entrambi verso quella stanza, aprendo l'acqua calda della vasca e versandoci del sapone all'interno per fare schiuma.
Il più piccolo chiuse la porta alle sue spalle, mi sorrise leggermente, prima di sfilare la sua maglietta, mostrando quel corpo sciupato e inciso da diversi tatuaggi, avrei voluto conoscerli tutti, sapere il loro significato.

Abbassai lo sguardo, cercando di concentrarmi sui miei vestiti e non sul suo corpo.
Slacciai il primo bottene dei miei jeans e aprii i bottoni della camicia che indossavo.

Io cercavo di non guardarlo e lui lo faceva in modo palese, facendo scorrere i suoi occhi dall'altro verso il basso, ispezionandomi, a voler memorizzare ogni dettaglio di me.

'Harry' mi richiamò all'attenzione e io aspettai qualche secondo per alzare la testa e guardarlo, volevo guardarlo, ma allo stesso tempo avevo paura della reazione che avrei potuto avere.

Quel corpo, così diverso e mal messo, così pieno di dettagli, così nuovo e allo stesso tempo, sempre lo stesso...

Il più piccolo fece due passi in avanti, finendo sotto la mia traiettoria visiva, incastrando i suoi occhi azzurrissimi con i miei.

'Va tutto bene?' mi chiese, sorridendomi appena e io lo feci di rimando, prendendo però un grosso sospiro.

Rabbrividii quando le sue mani ossute sfiorarono la mia pelle, abbassando la mia camicia totalmente aperta.

Non riuscii a contenermi, le mie mani sfiorarono la scritta tatuata sul suo petto.

Vidi la sua pelle costellarsi di brividi e se possibile si avvicinò ancora, fiondandosi tra le mie braccia.

Pelle contro pelle

Lo strinsi a me mentre lui chiudeva le sue braccia attorno ai miei fianchi, passando le dita sulla mia spina dorsale.
Non so quanto tempo passammo, chiusi in quell'abbraccio, stretti, in contatto.

Fu lui a staccarsi e a ridacchiare.

'Credo che l'acqua sia abbastanza' disse, sporgendosi a chiuderla.

Abbassai i miei pantaloni e tolsi le calze, il più piccolo mi guardò insicuro, prima di infilare i pollici nell'elastico dei suoi boxer e di abbassarli lungo le sue cosce.

Lo seguii un solo secondo dopo, mi denudai completamente ed entrai nella vasca da bagno, l'acqua bollente e schiumosa era profumata e rilassante.

Allungai le gambe di lato e chiusi gli occhi, sentendo poi Louis entrare e mettersi nella stessa posizione, i suoi piedi erano sopra alla mia coscia, a contatto con la mia pancia.

'Mi è mancata questa casa' sussurrò, lasciandosi andare, rilassando i suoi muscoli.

Sei mancato anche tu a questa casa.

'H-harry' balbettò, quando aprii gli occhi trovai i suoi occhi grandi presi ad osservarmi, la pelle bagnata e il labbro inferiore stretto tra i suoi denti.

'Volevo ringraziarti, per quello che stai facendo' abbassò lo sgaurdo giocando con la schiuma 'e per essermi stato vicino' continuò.

Sfiorai la sua gamba con le dita, per mostrargli che lo stavo ascoltando e attentamente.

Rainy Autumn | Larry Stylinson Where stories live. Discover now