Capitolo Sette.

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Niall mi venne incontro, sembrava stanco.
Mi schioccò un veloce bacio sulla guancia mentre guardava ciò che stavo cucinando.

'C'è un profumo buonissimo Lou, cosa stai preparando?' Mi chiese, girando il sugo nella pentola.
La risata dei due ragazzi sul divano mi fece spostare lo sguardo proprio su di loro.

'Oh è un sugo speciale, me lo preparava spesso mia madre' dissi mentre con un cucchiaino prelevavo un pò di sugo e glielo porgevo vicino alle labbra.
Niall assaggiò la pietanza da me preparata e sorrise.

'È buonissimo, altro che i condimenti di Liam' Disse ridendo.
'a proposito, dov'è Liam?' Chiesi curioso ed egli scrollò le spalle, a quell'azione il suo viso si dipinse in una smorfia di dolore.

'che succede?' Gli chiesi mentre lo vedevo sfregarsi la base del collo.
'È tutto il giorno che mi fa male' Disse.

Mi reputavo bravo nei massaggi, così lo invitai a sedersi sullo sgabello, fece quanto gli chiesi e mi prepari a massagiare quella zona dolente del suo collo.
Harry ora guardava i miei movimenti, mentre spostavo la maglietta di Niall verso il basso in modo da riuscire a coinvolgere più parte possibile.
Notai solo allora quanto la sua pelle fosse pallida e non appena iniziai a calcare le mie dita si arrossò.

'Sai perchè ti fa male?' Chiesi applicando più pressione 'Hai un nodo proprio quì' dissi massaggiandolo, cercando di sciogliere i suoi muscoli irrigiditi.
'Sei così bravo Lou' Mi disse, visibilmente più rilassato.

Il timer che avevo impostato per la cottura della pasta suonò e io dovetti allontanarmi, mescolai per bene il condimento della pasta mentre spegnevo la fiamma.
Una figura mi fece ombra e sobbalzai quando Harry mi sussurrò nell'orecchio.

'Sapere che sei ancora sporco di sperma mi eccita' disse.
La mia bocca si asciugò e rimasi paralizzato, feci finta di niente mentre sentivo ancora la sua presenza dietro di me.
Trovavo disgustoso il non essermi nemmeno cambiato, ma non avuto tempo.
'Vorrei che massaggiassi anche me in quel modo' sussurrò.
Presi un profondo sospiro, l'eccitazione sembrava tornare prendendo lo spazio della gelosia che avevo provato poco prima.
Mi spostai totalmente, non alzando nemmeno lo sguardo.

Liam era arrivato, durante la cena avevamo parlato di quella tempesta e di quanto fosse stata forte.
Liam raccontò della grande quantità di rami spezzati per la strada e la difficoltà che aveva trovato nel guidare, mentre tornava a casa.
Niall, invece, aveva spiegato che aveva intenzione di organizzare una festa, sabato, e tutti i ragazzi sembrarono molto entusiasti di quella sua idea.
Mi ritrovai a disagio, riflettendo sul fatto che non avevo mai partecipato a una vera e propria festa.
Durante la mia adolescenza avevo preso parte diverse volte a dei festini, ricchi di droga e alcol e in quei festini avevo provato diverse sostanze.
Non ne andavo particolarmente fiero ma ricordai che quelle sostanze mi avevano fatto sentire bene, forte e totalmente disinibito.
Finita la cena Niall mi aiutò a sistemare e salii a farmi un bagno caldo.

Il miei pensieri precedenti, riguardanti i festini mi avevano fatto venire voglia di provare una di quelle sensazioni.
Finito di lavarmi cercai l'erba che avevo nascosto tra i vestiti, mi organizzai per scendere e uscire a fumare.
Quando scesi nuovamente le scale e solo Zayn si trovava al piano di sotto, gli feci un leggero sorriso, recuperai anche il mio tabacco ed uscii.
Spezzettai l'erba sul palmo della mia mano, la unii al tabacco e rollai la mia canna.
L'accesi e inspirai forte, dopo pochi tiri sentii gli occhi farsi pesanti e la testa più leggera.
Zayn mi raggiunse fuori, l'aria fredda soffiava scompigliandomi i capelli.
Il ragazzo mulatto si sedette accanto a me, annusando con piacere il profumo della mia erba
'Posso?' chiese, indicando la mezza canna che tenevo tra le labbra.
Annuii, i miei occhi dovevano essere diventati piccolissimi e rossi, facevo fatica a vedere bene e a distinguere.

Rainy Autumn | Larry Stylinson Where stories live. Discover now