Capitolo Ventinove.

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Nota autrice

Questo capitolo è tutto smut larry, se non siete interessat* a scene di sesso, saltate il capitolo, ci vedremo al prossimo!😋

Lasciate qualche commento!

Gli occhi di Harry mi spaventarono quando mentre mi trascinava veloce per la strada, si girò ad osservarmi.
Quel verde era così scuro e mi chiesi se anche i miei occhi cambiassero gradazione con l'eccitazione.

In pochi minuti eravamo giunti a casa ma dei nostri coinquilini non c'era traccia, sbloccai lo schermo del telefono vedendo due messaggi, uno era da parte di Adam e l'altro era da parte di Niall.

'Stiamo andando a fare la spesa, ci metteremo una vita se il traffico va così lento' recitava il messaggio con una serie di emoticon.

Mi morsi il labbro e risposi con un 'va bene' e altrettante faccine.

Harry stava accendendo il camino, si era già svestito dei pantaloni bagnati e delle felpe pesanti, era rimasto solo in un paio di boxer, bianchi.
Le mie labbra si spalancarono mentre osservavo come quel tessuto era in grado di fasciarlo alla perfezione e mi affrettai a togliermi anche io i miei vestiti, con qualche difficoltà.

Fu allora che il più grande si girò a guardarmi, a squadrarmi dalla testa ai piedi, facendomi sentire nudo quando ancora non lo ero.

'Vieni qui' ordinò mordendosi il labbro.
Feci come aveva richiesto, camminando lentamente verso di lui.

Subito le nostre labbra si ricercarono, bisognose di contatto e di calore. Appoggiai le mie mani ancora fredde sul suo petto ma Harry non sembrò infastidito nonostante la sua pelle tatuata si riempì di brividi.

Subito le sue dita tracciarono una linea immaginaria dal mio collo, al mio petto, per percorrere poi la linea che divideva i miei addominali e fermarsi dell'elastico dei boxer, giocarci brevemente prima di cercare di infilare le sue lunghe dita dentro ad essi.
Bloccai il suo polso e sentii un leggero gemito infastidito, quando le mie dita cercarono di togliere la sua mano dalle mie mutande.

Anche se ci stavo mettendo forza, la sua mano era rimasta ferma.

'Saliamo' questa volta ordinai io, guardandolo nel modo più seducente possibile.

'Saliamo.' ripeté, prima di mettere le sue mani sotto alle mie gambe per prendermi in braccio.
Quando allacciai le mie gambe ai suoi forti fianchi, le sue mani si spostarono sulle mie natiche stringendo forte.

'Qui' disse, mentre apriva la porta della mia camera che era la più vicina dopo la fine delle scale.

Mi adagio sul letto e in seguito chiuse la porta a chiave.

Io mi alzai, spingendo Harry contro al muro.
Infilando la mia mano tra i suoi capelli ricci e tirandoli leggermente, facendolo gemere.
La mia mano libera andò ad accarezzare la sua lunghezza solida e dura sotto al tessuto bianco.

Era cosi eccitato e disperato, non potevo sentirmi anche io così, sopratutto perchè in quel momento mi stava lasciando un minimo di controllo.

I suoi pollici finirono ad abbassare il tessuto dei suoi boxer e se ne sbarazzò velocemente.
Misi più forza nel tirare i suoi capelli e nel tenerlo fermo contro al muro e il suo gemito prolungato mi fece impazzire.

Baciai il suo collo, lasciando una scia bollente con la lingua lungo quei punti sensibili che ormai avevo iniziato a conoscere.
Quando abbassai lo sguardo, mi sentii intimorito dalla dimensione di Harry, nonostante lo avevo già visto tante volte.
La sua punta era così rosea e turgida, addirittura leggermente bagnata, per me.

Rainy Autumn | Larry Stylinson Where stories live. Discover now