🖤- Capitolo 12 || M.A.D.Y. -🖤

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Sono talmente emozionata che tra un momento all'altro potrei iniziare a saltare come una bambina di cinque anni appena le regalano un giocattolo nuovo. In effetti, molto ma molto infondo, ho dei genitori che ragionano in modo stupendo. Circa un'ora fa mi è arrivato un messaggio, da parte di Shona Reynolds, la segreteria della casa di moda di famiglia. Io e Hayden prenderemo il comando data l'assenza dei nostri genitori, e l'idea è stata proprio da parte loro.

Ammetto che all'inizio mi sembrava troppo bello per essere vero, insomma, la M.A.D.Y. per i nostri genitori è tutto, è la loro vita, e non mi sarei mai aspettata un gesto così azzardato. Siamo pur sempre due ragazzi di sedici e diciassette anni, con poca esperienza in questo campo. Ho come la sensazione che ci sia qualcosa sotto.

"Non sono entrato nei Diabolics per partecipare ad una fottuta sfilata, sinceramente" commenta, come al solito, Wesley al mio fianco, mentre insieme agli altri percorriamo il lungo corridoio che porta nella sala principale, dove si tengono le sfilate più importanti.

"Stai zitto una cazzo di volta" ribatto lanciandogli un'occhiataccia. Non gli va bene niente, niente di niente. Adesso mi chiedo come ho fatto a lasciarlo entrare nella gang, è insopportabile!!

"Il mio sogno si sta per realizzare" Victoria emette un urletto di gioia mentre cammina più veloce di tutti noi.

"Visto?" mi giro verso il brontolone "Impara un po' da tua sorella" gli sorrido ironicamente. In cambio ricevo delle parole sussurrate incomprensibili.

"Due completi bambini" Alyssa si posiziona alla mia sinistra e mi guarda con un sopracciglio alzato e un sorrisetto che la dice lunga.

"È lui il bambino" alzo appositamente la voce così da farmi sentire dal diretto interessato. Devo ammettere che mi piace stuzzicarlo.

"Ti ho sentito, Icy" ribatte lui superandomi, e lanciandomi un'occhiata divertita. Perché proprio.. Icy?
Alzo gli occhi al cielo, ricevendo in cambio una gomitata da parte di Alyssa.

Arriviamo nella sala principale, già arredata e sistemata per la sfilata di stasera. Vicino alla passerella, vedo Shona parlare con alcuni tecnici, scrive su un taccuino qualcosa che apparentemente la sta turbando molto.

"Hey, Shona" la chiamo, avanzando verso di lei, che a sentire la mia voce si gira velocemente e mi fa un bel sorriso.

"Katherine!!" arrivata di fronte a me, mi stringe subito in un caloroso abbraccio. Ammetto che mi è mancata, parlavamo molto prima e le raccontavo un po' quello che mi accadeva.

"Ragazza mia, pensa mille volte a quello che vuoi fare, la prossima volta" mi spintona leggermente, un po' ironicamente. Come darle torto.

"Facile a dirsi che a farsi" le rispondo facendo spallucce. La guardo, direi che è sempre la stessa. Ha sempre quel contrasto strano dei suoi capelli neri e occhi marroni, le avevo suggerito di tingersi i capelli tempo fa, ma aveva affermato di piacersi così.

"Non cambierai mai, eh" dice alzando gli occhi al cielo.
Ridacchio in risposta, e mi guardo attorno.

"È già tutto sistemato?" le chiedo.

"Sì, mancate solo voi, in realtà" lancia uno sguardo ai miei amici "Dovete andare a prepararvi. Ognuno ha il proprio camerino, con le proprie truccatrici e assistenti"

"Femmine?" un ghigno si forma sulle labbra di Wesley, mentre gioca con il piercing alla lingua "Ci sarà da divertirsi" e detto questo, si allontana prima di tutti noi alla ricerca del suo camerino. Ok, sarà che non scopa da molto tempo come me. È comprensibile.

"È nuovo?" mi domanda Shona, alzando entrambe le sopracciglia. Annuisco, guardando ancora il punto in cui Wesley è sparito "È molto bello e sexy, non te lo sei scopato ancora?" sussurra.

Il pericolo nei nostri occhiWhere stories live. Discover now