🖤- Capitolo 36 || Ballo in maschera -🖤

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Madison apre il portone spalancandolo del tutto, nel mio campo visivo entra la scalinata che porta alla sala, piena di persone mascherate, che a sentire il rumore della porta si girano verso di noi. Scendiamo le scale tranquillamente e con eleganza.

Mad va verso il palco, mentre io mi infiltro tra la mandria di persone, guardandole una ad una. Credo di non conoscere nessuno.

"Grazie a tutti per essere qui ogni giorno, e in particolare il fine settimana, e perdonatemi del ritardo.. ma per essere belle ci vuole pazienza" sorride Madison da sopra il palco, parlando ai suoi clienti con il microfono "Prima di iniziare il ballo, una nuova e piccola regola" si schiarisce la voce "Vi toglierete le maschere, e poi quando sarà passato un minuto vi dirò di rimetterle. L'obbiettivo è.. vedere se riuscite a intercettare qualcuno che vi piaccia d'impatto, e appena calerà il buio, cercare di andare da quella persona. A fine ballo, ognuno si toglierà la propria maschera e a quel punto, se vi ritroverete davanti la persona a voi piaciuta all'inizio.. buon senso dell'orientamento" ridacchia, e ridacchiano pure le persone accanto a me.

"Un bel giochino, dai" si guarda intorno, con un sorriso falso "Giù le maschere" dice.

Piano piano lo fanno tutti, tranne me. Mi sposto rapidamente cercando un punto in cui la visuale di tutti sia migliore.

"Abby, l'hai visto?" sento dire tramite l'auricolare da Madison.

"No, è difficile trovarlo in mezzo a così tanta gen-un momento.. credo di aver capito chi sia!!" esclama Abby, facendosi prendere un po' dal panico.

"Chi è? Descrivilo" dico io a bassa voce.

"È.. è.. è il signor Clestow. Completo grigio, maschera rossa, in fondo alla sala in direzione del tavolo da biliardo" risponde con voce sottile.

"Quel bastardo" mormora Madison.

"Sono troppo lontana, dobbiamo agire dopo il ballo" rispondo.

"Bene gente" Mad riprende il microfono, facendo comparire di nuovo un sorriso falso sulle sue labbra "Potete rimettere le vostre maschere, che il ballo abbia inizio. Via con Middle of the night" esclama con enfasi.

Ci sono degli applausi, gridi e fischi.

La sala cala nel buio più profondo, ma come sempre, si accendono due fari blu che permettono almeno di intravedere il proprio partner, che io non ho.

So il ballo a memoria, principalmente perché è opera mia e di Madison di quando avevamo tredici anni, ma anche perché questa canzone.. non so.. mi causa dei vuoti allo stomaco.

Non l'ho mai ballato con qualcuno, quindi, incrocio le dita e spero che mi capiti un ragazzo. E preferibilmente almeno un tantino bravo a cogliere il ritmo.

Mi guardo intorno, e riesco a intravedere coppie che si formano.

Giro la testa da un altro lato, presa da un momento di confusione.

A fermare il mio stordimento è una mano che da dietro di me, prende la mia con delicatezza.

Mi volto, con una lentezza come se fossi in slow motion, e davanti a me trovo un ragazzo più alto di me. Non riesco a capire il colore della sua maschera, tanto meno dei suoi occhi.

Nel momento esatto in cui parte la musica, mi avvicina a sé deciso ma con delicatezza.. e lo sento sussurrare "Balla con me"

Non posso fare altrimenti. La canzone è iniziata ed è stato l'unico a venire da me.

Annuisco leggermente.

Mi porta più vicina a lui, i nostri corpi sono un tutt'uno. Appoggia le mani nei miei fianchi, mentre le mie le metto, un po' indecisa sul suo petto.

Il pericolo nei nostri occhiWhere stories live. Discover now