🖤- Capitolo 34 || L'amore e un'arma -🖤

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"Ti superi sempre di più, Mad"

La mia amica si volta a sentire la mia voce, la sua chioma bionda svolazza leggermente appena inizia a camminare nella mia direzione, con un piccolo sorriso a incurvarle le labbra. Il ticchettio dei suoi tacchi echeggia in tutta la sala, nonostante ci sia molto baccano causato dalla gente seduta ai tavoli.

"Modestamente, sono molto fiera del mio lavoro" mi risponde nel momento in cui mi stringe in un caloroso abbraccio.

Appena si stacca, noto qualcosa di diverso in lei.

"Sbaglio, o i tuoi occhi non sono più azzurri?" le chiedo aggrottando le sopracciglia. Con un cenno della mano mi invita a seguirla.

"Ho messo le lenti scure, fa parte della mia missione di stasera" mi lancia un'occhiata, mentre arriviamo in un tavolo più riservato rispetto agli altri. Mi siedo di fronte a lei, che facendo un gesto con la mano rivolto alla sua destra, fa portare due bicchieri e una bottiglia di.. whisky, credo "E anche questi faranno parte della mia missione"

La vedo mettere le mani sotto il tavolo, ricoperto dalla tovaglia.

"Come mi stanno?" mi domanda, indossando degli occhiali da sole neri. Ah, mi aspettavo qualcos'altro.

"Bene" le dico, completamente con la testa da un'altra parte, afferrando uno dei due bicchieri per bere un sorso di whisky, che una volta ogni tanto non fa male.

"Allora ci ho visto giusto" il suo sguardo è diventato curioso, indagatore. Prende anche lei il bicchiere, e beve insieme a me "Sei in collera con te stessa" accavalla le gambe, e picchietta le unghie laccate di rosso sul tavolo, causando in me uno strano fastidio e nervosismo.

"Sai benissimo che ancora ci sono molte questioni irrisolte, nella mia vita" mi guardo intorno, notando come abbia buon gusto nell'arredamento "E non riesco a risolverne neanche una" finisco quello che avevo nel bicchiere, e non mi faccio problemi a riempirlo di nuovo.

"Ancora?" alza un sopracciglio, come se non si aspettasse una cosa simile "Strano che tu non sia riuscita a fare niente, cosa ti intralcia?"

"Forse volevi dire.. chi ti intralcia?!" ridacchio.

"Immagino sia Hayden" beve un sorso, diventando per qualche secondo strana in volto "Non lo vedo da molto, sai" si schiarisce la voce.

"Argh" mi sbatto una mano sulla fronte "Che avete tutte con mio fratello? Prima quella gattamorta di Victoria, e poi Alyssa con i suoi strani sguardi. Non aggiungerti pure tu alla lista" brontolo, bevendo.

"Aspetta aspetta" spalanca gli occhi "Credo di essermi persa decisamente qualcosa, racconta"

Sbuffo, non sono molto in vena di parlare di questo.

"Victoria è una nuova ragazza della gang, che hanno fatto entrare senza il mio permesso mentre ero in carcere, insieme al fratello stronzo, stupido.. ma affascinante. A quanto pare Hayden e Victoria si piacciono, e credo si stiano frequentando. Lei è già pazza per mio fratello, ho avuto abbastanza conferme di questo, invece lui penso voglia andarci piano.. è la prima volta che non lo vedo stancarsi della stessa ragazza dopo qualche giorno, e questo di sicuro lo spaventa"

Mi ascolta attentamente, mentre tiene il suo bicchiere in mano. E mentre guardo il mio, un pensiero mi passa davanti.

"Un'arma non lo spaventa, l'amore sì. Ma l'amore.. è pericoloso come un'arma. Provoca lo stesso dolore fisico, eppure, perché per lui non è la stessa cosa?"

Non mi aspetto una risposta, non so nemmeno perché mi sia venuta una domanda simile.

"Credo che tu sappia la risposta. Non stiamo più parlando di tuo fratello, ma di te" mi accenna un sorriso.

Il pericolo nei nostri occhiWhere stories live. Discover now