Il pericolo nei nostri occhi

🖤- Capitolo 1 || I due nuovi arrivati -🖤

"Non puoi essere seria, Kat" borbotta Hayden facendo qualche passo indietro.

"Lo sono" rispondo, alzando entrambe le sopracciglia.

Sta per dire qualcosa, ma il campanello inizia a suonare, e quindi dopo avermi lanciato uno sguardo di fuoco, scompare nel corridoio.

Mio fratello deve essersi dimenticato di cosa sono capace di fare, se rimane sorpreso da questa mia affermazione. Aver fatto entrare due sconosciuti nel nostro gruppo, senza consultarmi, è un qualcosa che non scorderò mai. Un torto del genere, mi rimane impresso nella mente e non va via. Sono stati molto imprudenti, possono essere chiunque, questi due.

"Ah ragazzi, aspettavo proprio voi" sento dire allegramente da Hayden, quando mi sposto in cucina.

Apro il frigorifero pigramente, picchiettando un dito sul bordo, indecisa su cosa prendermi tra birra, birra al limone e bitter. È stata già una giornata abbastanza.. movimentata, quindi, opto per la birra normale.

La prendo, chiudo lo sportello del frigorifero, e quando mi volto.. degli occhi verdi rubino mi scrutano senza ritegno, da testa a piedi.

"Katherine, lui è Wesley" dice Hayden, vedendo il mio sguardo fisso sul ragazzo che non conosco. Il moro ha dei capelli apparentemente morbidi e ben curati, da far notare il lungo ciuffo che continua a sistemarsi verso l'alto. Ha uno sguardo insistente, come se cercasse di penetrarmi l'anima. È affascinante, molto affascinante. Attraverso la maglietta bianca a maniche corte riesco a vedere i pettorali scolpiti, per non parlare del resto. Ha ogni parte delle braccia e mani tatuate, lo stesso vale per il collo, e questo mi affascina ancora di più.

Gli occhi suoi mi scorrono letteralmente da testa a piedi. Sembra che mi stia analizzando, mentre gioca con il piercing alla lingua, lasciando intravedere un leggero sorriso.

I miei ormoni tenuti sepolti per un anno, adesso stanno uscendo alla velocità della luce.

"E lei è sua sorella, Victoria" Hayden presenta la ragazza accanto a lui, che noto solo ora. Ha gli occhi come quelli di Wesley, ma i capelli biondi, e lisci fino alle spalle.

"Sarebbero loro.. i due che stanno qui da quando sono andata via?" chiedo con indifferenza togliendo il tappo della birra con i denti.

"Sì" mi risponde Den lanciando uno sguardo ai due "Ragazzi lei è la mia sorellina, Katherine" si schiarisce la voce.

"Tua sorella?" chiede Wesley alzando le sopracciglia, incrociando le braccia al petto "Ah, quella del carcere" commenta, girando il capo per guardarmi.

"Esatto Elvis" sorrido "E se non chiudi la bocca, sarò costretta a tornarci" alzo un sopracciglio in segno di sfida e mi accomodo sullo sgabello di fronte a loro.

Ma chi si crede di essere per parlarmi in questo modo? Come se mi conoscesse e sapesse la mia vita.

"Che caratterino" mormora ridacchiando, senza smettere di guardarmi.

"Non è sempre stata così" mormora Hayden, pensieroso. Oh, Den. Vorrei dirti così tante cose.. ma non posso.

"La vostra permanenza qui, forse si interromperà" dico dondolando la birra, guardando i due fratelli di sottecchi.

"Per quale motivo?" chiede Victoria. Ah, finalmente sento la sua voce. Fino ad ora è rimasta in silenzio, accanto al fratello, come a volersi proteggere.

"Perché essendo io il capo della gang, decido io chi entra e chi esce" finisco di bere la birra "E siccome voi siete entrati in mia assenza e senza il mio consenso, dovete fare le prove d'ingresso"

"Sono difficili?" domanda Victoria, lanciando un'occhiata al fratello.

"Più di quanto tu possa immaginare" ridacchio "Per questo.. dubito di vedervi per più di una settimana" guardo Wesley, curiosa di vedere la sua espressione. Lo becco già a fissarmi. Crede che io stia mentendo, e pensa di potermi sfidare, e vincere. È tutto da vedere, caro Elvis.

"Ti sorprenderemo" Wesley alza il mento, ricominciando a giocare con il piercing alla lingua. Sta scherzando troppo con il fuoco.

"Ne dubito" sussurro con un ghigno, quando gli passo vicino, per andare in salotto e sedermi nel divano.

Mio fratello, insieme a Wesley e Victoria, si piazzano vicino e davanti a me. Ma il campanello suona, ed Hayden è costretto ad alzarsi di nuovo per andare ad aprire.

Chissà quando avrò un bel e lungo momento di serenità.