🖤- Capitolo 49 || Madison -🖤

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Madison Pov's

"Mi fa male la testa" borbotto, appoggiando la testa sulla spalla di Cassandra. Siamo sedute sul divano, mentre gli altri sono in cucina. Tentano di tranquillizzare Hayden, e di calmare Wesley. È abbastanza irascibile, un po' maniaco del controllo. Non capisco.

Che cosa prova lui per Katherine, da reagire ogni volta in questo modo? Né lui, e né lei, sono mai stati chiari riguardo il loro rapporto. È davvero solo sesso?

In loro mi sembra di vedere me e Kledy, un anno fa.
E ora.. siamo il nulla. Quel noi non esiste più a causa mia. Se solo mi fossi stata zitta, e se solo fossi stata in grado di bloccare quel sentimento in tempo.. adesso saremmo qualcosa.

Sento la sua mancanza, anche solo come amico.. ma non lo dirò mai, tantomeno a lui.
Kledy sembra stare bene senza di me, e io devo imparare a fare lo stesso.

È completamente indifferente a condividere la stanza con me, con una montagna di cuscini in mezzo al letto. A quanto pare non vuole neanche sfiorarmi.. adesso mi disgusta così tanto? Come possono cambiare certe cose in modo radicale nel giro di un anno?

Fa.. male.

"Tu e Kledy non avete mai parlato da quando vi siete rivisti?" la domanda di Cass mi riporta bruscamente alla realtà.

"No" sospiro "Neanche per sbaglio"

"È strano, però" mi passa una mano sulla spalla con dolcezza "Non è da Kledy fare così"

"E non è da me scopare anche con le ragazze, ma l'ho fatto" mi alzo dal divano, cambiando discorso di proposito. Non voglio rimuginare su me e Kledy ancora.

"C-cosa?" Cass spalanca gli occhi.

"Mi attraggono, ma non romanticamente" ridacchio, continuando a guardare la buffa reazione di Cassandra.

"Wow" sorride "Inaspettato" distoglie lo sguardo, e noto le sue guance velarsi di rosa. Perché arrossisce?

"Vuoi provare?" le chiedo ridendo, ma con una punta di serietà.
Cassandra è bellissima, non riesco a trovare nessun difetto né sul carattere né sul suo bel visino.

Alla mia domanda spalanca di nuovo gli occhi, causandomi un'altra risata, e quando sta per dire qualcosa, mi sento toccare la spalla.

"Possiamo parlare?" mi paralizzo, letteralmente. Mi volto di scatto, come se avessi preso la corrente. Dopo tutto questo tempo ha deciso solo oggi di rivolgermi la parola? Chi si crede di essere?

"Pensi che sia ai tuoi comodi?" sbotto, alzando le sopracciglia, presa da una rabbia improvvisa.

"No, ma sul serio, devo parlarti" Kledy non solo mi supplica con la voce, ma anche con gli occhi, soprattutto con gli occhi. Nel modo in cui alterna freneticamente lo sguardo dal mio viso alle sue mani mi fa capire quanto sia realmente disperato, e forse, dispiaciuto.

"Va bene" rispondo, guardandolo un'ultima volta da testa a piedi prima di girarmi verso Cassandra.

"Io vado" dice lei annuendo leggermente nella mia direzione, e sorridendo a Kledy quando ci passa affianco.

"Quindi? Cosa devi dirmi?" sbotto, incrocio le braccia al petto e premo con forza le unghie nel braccio, per cercare di calmare la mia ansia insistente.

"Non qui" mi afferra la mano intrecciando le nostre dita, e non penso sia stato intenzionale. Nonostante ciò, non reagisco, e mi lascio trasportare al piano di sopra.. nella nostra stanza.

"Parla Kledy, per favore" gli volto le spalle, guardando fuori dalla nostra finestra. Non riesco a guardarlo, vorrei, ma proprio ora non riesco.

"Mi manchi, Mad" lo sento sospirare, e avvicinarsi lentamente "Dopo la tua decisione avrei dovuto starti vicino, solo come amico, e invece non l'ho fatto. Ero arrabbiato con te, mi sono sentito abbandonato anche da te. Katherine era finita in carcere e non sapevo come-"

Il pericolo nei nostri occhiWhere stories live. Discover now