Capitolo 43: Tutto qui.

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Finalmente la lezione finisce e, mentre raccatto tutte le mie cose, do una rapida occhiata al telefono, nella speranza che ci sia un messaggio di Max.

Non lo vedo da quella notte, ne tanto meno lo sento. Ma non sono arrabbiata, credo. Lo giustifico perchè era molto legato a suo nonno, non oso immaginare come stia. Però è andato via senza dirmi niente e per di più non risponde ai miei messaggi. Sono confusa.

Non si fa nemmeno più vedere all'università.

Stringo i libri al petto ed esco fuori, dove ad attendermi c'è Priya che chiede per l'ennesima volta: «Niente?» Riferendosi a Max.

Scuoto la testa in silenzio. Cammino nel corridoio e guardo di sottecchi in cerca di Max. Magari. Sento anche Lee che ci raggiunge. Saluta e poi, pensando che io non l'abbia sentito, chiede a Priya: «Niente?»

Io continuo a guardare, senza parlare con nessuno. Non so perchè sto così, forse ho solo paura dell'ennesimo litigio immotivato. Forse dormire insieme per lui è stato troppo. Ma dovrei sentirmi io quella che ha corso troppo. Almeno che abbia la decenza di dirmi che cosa gli è successo.

«Vez, sei sicura che quella sera non eri ubriaca e gli hai detto qualcosa?» Domanda, di nuovo, Lee.

Mi giro, scrutandolo infastidita verso di lui e loro si bloccano. Priya tira una gomitata a Lee e lui mi chiede scusa sussurrando. Anche se io ho anche questo dubbio. Non so più che pensare in realtà.

Improvvisamente, intravedo Kyle e mi arriva una scintilla. Ora o mai più. Avanzo il passo velocemente e mi mischio tra la folla, sotto i richiami di Priya e Lee. Kyle cammina accanto ad un suo amico, che segue i suoi corsi.

«Kyle.» Enuncio tentennante. Ma non mi sente. «Kyle.» Dico più decisa.

Lui si gira, guardandomi dietro gli occhiali da sole, mantenendo le mani in tasca.
«Ciao Vanny.» Pronuncia.

Stringo un altro pò i libri, che mi fanno da scudo contro qualsiasi cosa mi dirà Kyle.

«Volevo chiederti una cosa.» Dico.

Il suo amico gli fa gesto che sta andando via e si salutano, con il solito saluto da maschi. Saluta anche me, facendo cenno con la testa. Kyle toglie gli occhiali e mi guarda.

«Dimmi.» Risponde, accennando un sorriso che mi tranquillizza.
Prendo un respiro profondo e chiedo: «Sai dov'è Max? Non risponde ai miei messaggi.» Il sorriso svanisce e, scuotendo la testa, nega in totale silenzio.
«Kyle.» Dico, guardandolo scettica. «Sei il suo coinquilino.»

Lui si passa una mano sul volto, e alza le spalle, guardandomi serio.

«Non so niente.» Ribatte. Si riporta gli occhiali sul naso e dalla postura, capisco che vorrebbe andare via.

«So che sta male per suo nonno.» Dico, sfidandolo con lo sguardo, guardando semplicemente gli occhiali. «Se c'è dell'altro dimmelo.»

Si guarda attorno e, dopo un'attenta perlustrazione, mi afferra per un braccio e mi porta nel corridoio che porta ai bagni, attualmente vuoto.

«Vanessa, lo conosci Max. E' incoerente quando si tratta di te, e quello che ha visto non se lo lascerà passare così.» Dice.

Sono molto confusa. Il cuore mi batte forte. Sapevo che la mia brutta sensazione non si sbagliava. E' qualcosa contro di me.

Non poteva essere altro, il che mi pare assurdo: mi stampa le "corna" lui e per chissà quale motivo sono io a doverlo rincorrere.
«Di che parli?» Domando.

Lui si china in avanti col sopracciglio inarcato ed io continuo ad essere perplessa.

«Del tuo bacio con Chris.» Enuncia.

Max Level. || Arón PiperWhere stories live. Discover now