Capitolo 16: Non m'innamorerò di te.

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Mi trovo poggiata sul muro della cucina.
Le gambe minacciano di cedere ed io ho così paura. Anche e soprattutto per Poser e Max.

Lui si gira verso di me, infuriato come una belva.
«Dimmi che non è quello che penso.» Borbotta.

Poser mi lancia una rapida occhiata ed io, presa dal panico, ricambio lo sguardo. Max lo nota.

«Non guardare lui, cazzo!! Guarda me e rispondimi!!» Si avvicina come un animale e m'incatena al muro.

Vorrei davvero scappare dal suo sguardo assassino ma c'è qualcosa in lui. Come se volesse cominciare a piangere.

Si porta le mani sul volto e stringe, preso dall'ira. Urla come per liberarsi e si dirige verso Poser. Cammino dietro di lui, so che vuole fare.

«Ti fai la mia ragazza?»

Mi blocco.
La sua ragazza.
Non può averlo detto davvero.

Io rischio di svenire ma la voce mi esce da sola. Metto subito in chiaro:
«Io non sono la tua ragazza.»

È la verità. È la cazzo di verità.
Lui si gira di scatto e butta l'appendiabiti a terra, creando un gran tonfo.

«No Vanessa! No! Non sei la mia ragazza! Ma io e te scopiamo. Tu sei mia, me l'avevi detto! Non stiamo insieme e non ci amiamo! Ma se tu fotti con un altro ragazzo, io lo devo sapere. Perché non sei la mia ragazza, ma sei l'unica ragazza di cui davvero m'importa e cazzo, se qualcuno ti tocca.. Io. Lo. Devo. Sapere.» Urla.

«No, Max, non è come pensi.» Poser gli tocca la spalla e lui lo scansa malamente.

«Lo devo sapere da lei.» Dice.
Guardandomi dritto negli occhi.

Questi stramaledettissimi occhi color cioccolato. Noi scopiamo tutti i giorni ma solo i nostri sguardi fanno l'amore. L'amore quello vero. Tutte le volte che ci guardiamo, ci diciamo davvero ciò che pensiamo. Mai, mai potrei mentire a Max, guardandolo negli occhi.

«Non c'è nulla tra me e Poser, Max. Nulla.» Dico, fissandolo dritto negli occhi.

Lui rimane fisso. Guarda ogni singola sfaccettatura di verde che hanno i miei occhi. Mi fissa, mi osserva e, probabilmente, mi crede. Ma in questo momento è troppo arrabbiato per ammetterlo.
Come biasimarlo? Poser è nel mio appartamento e non sa perché.

Quest'ultimo fa un sospiro appesantito e, dopo aver cercato il mio consenso, entra nel mio appartamento.

Max rimane a guardare, pur soffrendo internamente. Poser si guarda in giro e poi chiama a gran voce.
«Aaron!»

Max fa un balzo in avanti ma io lo blocco, cercando il suo sguardo. Vorrebbe malmenarlo, già lo sento.
«Aspetta Max!» Pronuncio.

Aaron esce dalla stanza di Priya e si avvicina a Poser, che lo prende per la spalla.
«Mi dispiace, Max.» Borbotta, guardando altrove.

«È successo di nuovo.» Enuncia Poser, girandosi verso Max. «Ci hanno seguiti fino al nostro appartamento e siamo scappati. Non sapevo dove nasconderlo. Uno di loro aveva un coltello e io avevo paura gli facessero di nuovo del mal..» Max lo interrompe.

«Uno di loro aveva un coltello e tu pensi bene di coinvolgere anche Vanessa.» Prende aria e poi urla a gran voce. «Ma che cazzo ti dice il cervello?!?» Si libera dalla mia presa e si avvicina a Poser. «È la prima cosa che ho detto sia a te che a tuo fratello: NON AVVICINATEVI A LEI!» Urla ancora.

Io tento di allontanarlo ma lui è fisso.

«Ho avuto paura, ho sbagliato. Ma non accadrà più. Adesso andiamo a prendere i soldi e poi, con ciò che ne rimane, rispedisco mio fratello nel mio paese.» Avvisa Poser.

Max Level. || Arón PiperWhere stories live. Discover now