Capitolo 14: Ti appartengo.

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«Ci vai con quei leggings?» Domanda Max, dalla videochiamata. Sullo schermo del telefono e poggiato sulla scrivania sembra così impotente.

«Max, smettila.» Borbotto io, avvicinandomi allo specchio.
«Fammi vedere bene.» Dice.
Faccio come se fossi dentro un video hard e faccio un giro, lentamente. Poi mostro per bene il mio sedere. Lo vedo sollevarsi dal cuscino e guardarmi con una faccia contrariata. Cerca di scrutarmi. Sorrido e mi avvicino alla telecamera del telefono, chinandomi in avanti. La maglietta si allarga mostrando la scollatura. Lui sospira.

«Vanessa! Guarda che culo che ti fanno! E cambia anche la maglietta.» Protesta lui.
Mi siedo sulla sedia e lo guardo.
«Non indosserò questa maglietta, ma la canottiera che c'è sotto. E metterò questo..» Prendo il cappello bianco con visiera sulla scrivania e lo indosso. Mi metto in posa e aspetto la sua reazione.

«Stai giocando con la mia pazienza? Dai, ho accettato andassi a questa stupida lezione con quel Chris, non farmene pentire.» Borbotta serio.

Sospiro. Sapevo me l'avrebbe rinfacciato.
Bè, è sempre Max. E Max è un tipo geloso.
Però stamattina, quando gli ho detto di questa cosa di Chris, dopo tutta la scenata, mi aveva promesso che non avrebbe fatto storie.

«E lo so che ti ho promesso di non fare storie, ma quei leggings sono davvero duri da sopportare.» Manifesta, puntando il dito contro la telecamera.

Mi avvicino allo schermo e sorrido.
«Vorrà dire che, appena finirò, farò un salto a casa tua per farli vedere anche a te.»

«Anche? Vanessa. Devo esserci solo io.»

Sorrido ancora. Lui no, sta lì, con il volto cupo e si morde il labbro. È davvero serio ed incazzato.

Mentre stiamo discutendo ancora, arriva il messaggio di Chris che è qui sotto. Avviso Max e lui emette un sospiro profondo.
«Vanessa, per favore.» Enuncia ancora. «Non farti sfiorare nemmeno.»

Annuisco e gli mando un bacio. Lui interrompe la telefonata. Non mi sono vestita così per provocare Chris, e nemmeno Max. Sono vestita semplicemente sportiva. Mi piace vestirmi bene e non credo di aver esagerato. Sono molto semplice.
Prendo lo zaino con l'asciugamano e l'acqua dentro, saluto Priya e mi appresto a scendere.

Scalino dopo scalino penso a tutto. Ho le farfalle nello stomaco. Saremo solo io e Chris e questo mi fa sperare che Max non irrompa in palestra come un pazzo. Cosa molto da lui.

Apro il portone di casa ed il mitico SUV da "io ho i soldi e tu no" è proprio lì. Entro in auto e lui sembra avere un aria più professionale della mia.
Bè, è comunque un tipo sportivo.
Fa football, arrampicata e chissà cos'altro.

Mi rivolge un sorriso coinvolgente e rimette a moto l'auto.
«Ciao, Scott.» Enuncia, trattenendo un sorriso imbarazzato.
«Connor.» Pronuncio, ribattendo il suo chiamarmi per cognome.

«Come stai?» Mi chiede.
Come sto? Come se stessi andando a morire.
Come se stessi andando a fare un esame.
Non so perché sono così nervosa, temo il giudizio di Max ma sembra che sia importante anche quello di Chris.

Sembra che una parte di me voglia davvero questo ragazzo seduto accanto a me come amico.
Semplice amico, perché di più non posso. Ho Max.

Se lo guardo penso a quando senza conoscermi mi ha difeso. Mentre ero totalmente ubriaca. Un'altro se ne sarebbe fregato, o peggio, approfittato. Ma non lui.

Lee ha detto che la sua indole è portarsi a letto le ragazze ma con me sembrava comportarsi diversamente. Forse anche lui vuole semplicemente fare amicizia.

Mi rendo conto che non ho ancora risposto alla sua domanda, e lui mi sta tirando delle occhiate. Come se volesse assicurarsi che sto bene.

«Sto bene, tu come stai?» Dico, quasi di fretta.

Max Level. || Arón PiperWhere stories live. Discover now