Capitolo 15

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Guardo l'ora e sono le 22 e ovviamente questo posto é chiuso.
Dovrei smetterla di venire qui la notte, vorrei vedere Camley Street Natural Park alla luce del sole.
Scavalco il cancello, come sempre, ed entro al suo interno.

Il profumo dei fiori invade subito le mie narici.
Mi dirigo verso il reparto rose, il mio preferito.
Arrivo e mi siedo su una panchina posizionata davanti ad esse.
Inspiro lentamente questo dolce profumo e cerco di svuotare la mente.

Purtroppo non funziona, la sua frase continua a rimbombare all'interno della mia testa e ogni volta che si ripete ricevo una coltellata dritta al cuore.
Le lame si insinuano al mio interno e mi lacerano, mi tagliano da viva.

Fa male e tanto, troppo direi.
Il mio respiro viene oppresso dall'ansia e il battito cardiaco diminuisce.
É una semplice frase, nulla di che.

E allora perché mi fa così male?

Un grande peso si é insinuato sul mio petto e mi impedisce di respirare, di pensare lucidamente.
Questa sensazione non mi piace e non promette bene.

Decido di uscire da qui, essere nel suo posto preferito mi sta prosciugando tutte le energie.
É come averlo accanto a me e questo mi distrugge ancora di più.
Mi sembra di sentire il suo meraviglioso profumo, ho come la sensazione di avere i suoi occhi puntati su di me.

Scavalco nuovamente il cancello e inizio a camminare a testa bassa.
Il vento freddo inizia a scompigliarmi i capelli e  il mio naso inizia a ghiacciarsi.
Ormai siamo a inizio dicembre, il freddo si fa sentire.

Sono qui da due mesi e la mia vita é ancora più incasinata di prima.
É piombato questo essere maschile nella mia esistenza e mi ha completamente fatto perdere la testa.

Inizio a farmi calore con le braccia e aumento il passo, non voglio prendere il raffreddore o la febbre.

Arrivo a scuola ed entro nel campus.
Inizio ad attraversare il reparto femminile, ma la mia attenzione viene catturata.
Alzo la testa e quel che vedo mi spezza il cuore ancor di più.

Quei lunghi capelli rossi non passano inosservati e nemmeno il fisico di lui.
Anastasia sta abbracciando Aiden e lui, addirittura, sta ricambiando!

Perdo il mio ultimo battito e con esso anche le mie aspettative.
Non valgo niente per lui, sono solo una pedina da muovere a suo piacimento.
Si diverte solo a giocare, gli piace comandare, essere forte e io per lui, sono solo una semplice domestica personale.

Per me non vali niente.

La sua frase ritorna nella mia mente.
Hai ragione Aiden, non ho valore davanti ai tuoi occhi, sono insignificante, una nullità.
Per te conta Anastasia, con lei hai un rapporto diverso.

Ma che credulona!
Sono una vera stupida, ora capisco il perché delle sue domande, ma solo una mi ritorna in mente.

Cosa ti ha detto Anastasia?

Certo, tiene a lei per questo mi ha posto questa domanda.
Si conoscono da una vita, hanno un legame stretto, diverso dal nostro.
Sono sempre stati loro due e basta, é inevitabile non provare dei sentimenti.
Lui conosce lei e lei, purtroppo, conosce lui, più di tutti, più di me.

Seguo il mio istinto e mi nascondo dietro l'angolo del muro, accanto ad un cestino della spazzatura, mi abbasso e continuo ad osservare la scena.
Anastasia é avvinghiata a lui, ad un certo punto alza la testa e poi le punta dei piedi e si avvicina al viso di Aiden.

Le mani iniziano a sudare, le gambe a tremare, la nausea inizia a farsi sentire, il respiro accelera e il cuore si blocca.

Aiden non farlo, non farlo, ti prego.

Ai confini dell'amoreWhere stories live. Discover now