Speciale (pt. 3)

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Eveline:

Fortunatamente la caccia al tesoro finisce senza nessun intoppo o disastro.
Amber non mi ha tolto gli occhi di dosso e non faceva altro che provare ad andare da David.

É diventata una sanguisuga, dove va lui va anche lei e questa serata si sta trasformando in un disastro.
Sono un fascio di nervi, sono venuta qui con David ma non posso stare insieme al mio ragazzo a causa di quell'arpia.

Esco fuori e vado in giardino, chiudo gli occhi e mi lascio accarezzare dal leggero vento londinese.
Sospiro pesantemente e cerco di placare la rabbia e la mia delusione.

David potrebbe evitare di stare con lei, potrebbe evitarla, non gli costa tanto.

Uffi che nervi!

"Tutto bene tesoro?", sento la mano di mamma sulla mia spalla.

Mi giro verso di lei e gonfio le guance, cercando di trattenere le lacrime.

"Vieni qui", mi abbraccia.

Appoggio la mia testa nell'incavo del suo collo e dopo qualche secondo la sento ridacchiare.

"Mi fai il solletico Evie", parla.

Vero la mamma soffre molto il solletico.
Dopo aver sentito questa sua frase decido di darle fastidio e di stuzzicarla ancora facendole il solletico.

"Eveline smettila", ride.

Lascia la presa e inizia a farmi il solletico.

"Mamma no!", inizio a ridere anche io.

Il giardino si riempie delle nostre risate e la mia rabbia e la mia delusione svaniscono, tutto é scomparso grazie alla mia mamma.

Finisce di farmi il solletico e inchioda i suoi occhi nei miei.
Inizia ad accarezzare la mia guancia e mi guarda preoccupata.

"Problemi di cuore?", domanda.
"Amber é una sanguisuga", roteo gli occhi.
"Ho notato e ti capisco, purtroppo ha lo stesso dna della madre", la mamma arriccia il naso.
"Vero", cerco di trattenere una risata.

É troppo divertente quando compie questo gesto, sembra una bambina.

"Ma non rovinarti la serata per David", afferra la mia mano.
"Sei forte Evie, quindi non farti buttare giù da un ragazzo", inizia a trascinarmi.
"Hai ragione mamma", sorrido contenta e inizio a seguirla.

Rientriamo dentro e noto varie persone in mezzo alla pista e altre persone ai lati della palestra.
La mamma mi porta dai nostri parenti ma non riesce a notare papà.

"Dove é andato Aiden?", guarda mia zia Ariel.
"É andato a cercare te ed Evie", risponde.
"Capito, allora vado", la mamma mi bacia la guancia e svanisce.
"Si può sapere dove ti sei cacciata?", Betty mi pizzica la guancia.
"Smettila di essere così aggressiva!", le tolgo la mano.
"Ero fuori", la guardo male.
"Va bene", mi guarda attentamente.

Inizio a cercare David con lo sguardo ma di lui nessuna traccia, anche Amber é sparita ma ora che ci penso, persino Anastasia é sparita.

Nessuna traccia di loro e nemmeno di papà.

Che cosa sta succedendo?

Inizio a pensare e la frase precedente di Amber ritorna nella mia mente, facendomi dubitare.
L'ansia prende possesso del mio corpo e la paura di un litigio imminente tra i miei genitori mi fa correre verso mia sorella.

"Betty sta per succederà qualcosa di grave!", afferro la sua mano.
"Di che cosa stai parlando?", mi guarda confusa.
"Papà non é qui e nemmeno Anastasia", inizio.
"E quindi?", é ancora più confusa.
"Le Anderson sono ritornate in azione?", Grace si mette accanto a Betty.
"Anderson? O mamma avete ragione! Dobbiamo evitare lo scoppio di una bomba Walker!", Betty afferra le mie mani e quelle di Grace e inizia a correre insieme a noi.
"Dove credete di andare signorine?", si mette davanti a noi.
"Zia Stella é urgente!", Betty cerca di superarla.
"Che cosa state combinando?", si unisce anche zia Ariel.
"Dobbiamo evitare la bomba Walker!", continuo io.
"Bomba Walker?", ripetono contemporaneamente.
"Papà e Anastasia non ci sono e mamma é andata a cercare papà", spiega Grace.
"Oh oh! Mi sembra di vivere un deja vu adesso", zia Ariel sospira.
"Andiamo a cercarli", zia Stella ci fa l'occhiolino.
"Bene ragazze separiamoci", Betty lascia le nostre mani.

Ai confini dell'amoreWo Geschichten leben. Entdecke jetzt