Capitolo 3

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Ormai non sento più nessuna voce, nessun movimento.
Magari saranno andate a dormire.

Esco dal bagno e le trovo sul letto.

Stella sta abbracciando Ariel ed entrambe hanno gli occhi chiusi.

Mi dispiace escluderle, ma questa é la cosa migliore che io sappia fare: chiudermi in me stessa.

Vado verso il mio letto ma trovo qualcuno sotto le coperte, é Ariana.
Non mi aspettavo che rimanesse anche lei qui.
Mi giro per andare verso il letto di Ariel, ma qualcuno mi afferra la mano.

"Vieni qui", si alza e mi abbraccia.

Istintivamente la stringo.
Non mi pone domande,non fiata, semplicemente mi sta abbracciando.
Trattengo le lacrime e i singhiozzi, basta piangere.
Gli occhi mi bruciano e la testa mi pulsa.

"Prova a riposarti", mi accarezza la schiena.

Faccio di sì con la testa.
Lascia la presa e mi fa stendere sul letto, mi copre con la coperta e mi sorride.

"Grazie Ari", sussurro.
"Figurati, so cosa vuol dire stare male", le trema la voce.
"Sicura di stare bene?", mi metto a sedere.
"Certo", sorride debolmente.

La abbraccio e lei ricambia.

"Diventeremo buone amiche", la stringo forte.
"Forse hai ragione", lascia la presa e si asciuga le lacrime.
"Ora vado", si alza.
"Sicura?", la guardo.
"Sì, a domani", mi saluta e se ne va.

Che cosa le é successo?

Mi infilo sotto le coperte e cerco di lasciar perdere i brutti pensieri.
Chiudo gli occhi e cerco di addormentarmi.

"Abby, svegliati", qualcuno mi sta scuotendo.
"Abby", qualcuno si mette sopra di me.
"Stella, cosa ti salta in mente?", la butto giù per terra.
"Aggressiva come sempre", mette il broncio.
"Grazie", mi alzo dal letto.
"Abby", Ariel mi abbraccia.

Dopo si affianca anche Stella.

"Cosa é successo ieri sera?", domandano entrambe.
"Non ne voglio parlare", lascio la presa e le guardo.
"D'accordo", Ariel rotea gli occhi.
"Dovresti farlo", Stella mi accarezza la guancia.

Dopo aver ripetuto la solita routine tra trucco e vestiti, usciamo dalla stanza.
Aspettiamo Ariana e ci dirigiamo tutte insieme verso la classe.
Abbiamo giapponese le prime due ore.

Stiamo attraversando il corridoio quando tutti iniziano a fissarmi.
Bene, sono diventata l'attrazione della scuola ora.

"Oh oh", Ariel si ferma.
"Cosa?", guardo nella sua direzione.

Aiden é affiancato da Shawn e dall'altro suo amico e anche dalla vipera dai capelli rossi.

Che cosa c'entra lei con loro?

Svoltiamo a sinistra ed entriamo nella nostra classe.
Dopodiché arriva anche la rossa.
Mi siedo sulla sedia e inizio a tirare fuori l'occorrente per la lezione.

"Dopo le lezioni vieni nella mia stanza. É la numero 216", si mette davanti al mio banco.
"Buon per te", mantengo lo sguardo basso.
"Vedi di venire, ragazzina", sento il suo sguardo su di me.

Mi sento spoglia al suo contatto.

"Devo andare a lavorare", rispondo male.
"Allora vieni dopo il lavoro", si sta innervosendo.
"Se hai bisogno di compagnia perché non chiedi alla tua amica rossa?", alzo la testa e lo guardo male.
"Sei gelosa, ragazzina?", mette i gomiti sul mio banco e mi ritrovo il suo viso davanti al mio.

Sento un tonfo.
Giro leggermente la testa e vedo la vipera rossa, nera dalla rabbia.

"Per niente", ritorno a guardare Aiden.
"Secondo me é il contrario", si avvicina sempre di più.
"Nei tuoi sogni caro", mi avvicino alle sue labbra e lo guardo intensamente negli occhi.
"Convinta tu", cerca di baciarmi ma io indietreggio.

Ai confini dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora