La rottura

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Credevo fosse più facile da sopportare, credevo che sapendo quello che aveva fatto Alex avrebbe reso più facile la separazione ma ho sbagliato tutto. Mi sono allontanata freddamente e di botto come una secchiata d'acqua gelida che ti viene gettata in testa, senza dargli vere e proprie spiegazioni.
Chissà a quale conclusione è arrivato.
Ci siamo lasciati e non sa nemmeno perché. Immagino stia vivendo nell'incertezza, che si stia tormentando, che stia chiedendo agli altri di me oppure se sappiano qualcosa, ma so per certo che hanno tenuto la bocca chiusa, altrimenti me lo avrebbe detto che sapeva che avevo scoperto della scommessa.
Oggi è tornato a scuola dopo due settimane in cui è rimasto stravaccato tra il letto e il divano senza fare nulla se non guardare la televisione o ingerire farmaci. Questo avvenimento verrà ricordato nella storia di questa città; sembra un eroe che ritorna dalla guerra, per poco gli studenti non attaccavano uno striscione di bentornato, cosa che però ha fatto la squadra di football.
Immagino l'euforia di Alex nel poter tornare in campo.
Nei corridoi non si parla d'altro e a mensa tutti lo osservano di sottecchi come per non perdersi nemmeno un suo movimento.
È stressante essere sempre sulla bocca di tutti, non puoi nemmeno fare un passo che già lo sa il mondo intero.
Lui sembra non curarsene, non si accorge nemmeno che mentre cammina tra le aule gruppi di suoi "fan" (per lo più ragazze adoranti, soprattutto del primo anno) lo acclamano oppure parlottano di lui.
So che non gliene importa, la sua era solo una facciata, credo che stia peggio di quello che vuole far vedere. O almeno penso, dato che sembrava gli fosse crollato il mondo addosso.
Quando è da solo e nessuno lo guarda noto che è avvolto da un alone di tristezza ed io so di esserne la causa, mentre con gli altri si comporta come il solito Alex, colui che è al centro dell'universo. Ride, scherza, parla di football e di feste.
Le uniche parole che ci siamo rivolte da stamattina sono state "ciao'' e "ci vediamo dopo".
Ci verrà a prendere Megan, almeno non dovrò condividere il mio spazio solo con lui.
Sono convinta sia arrabbiato e deluso ma lo sono anche io.
A mensa, io e Janet ci sediamo ancora in disparte, anche se lei ha cercato di convincermi a farmi tornare con i ragazzi, solo che non ho voluto, e poi non parlo con nessuno di loro, che probabilmente ancora mi odiano per averle spifferato della scommessa, sarebbe imbarazzante oltre che controproducente, e la tensione tra me e Alex è palpabile.
Quindi ho deciso che rimarremo solo io e lei, che a proposito, ha uno strano sorrisetto trasognato e scopro che si è rimessa con Logan. Appena le ho chiesto quale fosse la causa è esplosa di gioia.
《Mi dispiace Sam, ci ho provato a stargli lontano ma Logan è importante per me, lo amo troppo per poter essere arrabbiata con lui per una scommessa da ragazzini...cioè, sia chiaro, è una cosa seria, ma effettivamente io e lui non c'entriamo nulla con te e Alex》sembra volersi giustificare e non voglio che lo faccia, anzi mi fa piacere che si siano chiariti, era giusto così.
《Non scusarti, lo comprendo》.
《Se preferisci rimango comunque al tavolo con te》.
Io le sorrido. Anche se so che vuole sedersi con i ragazzi.
Non deve farmi da balia, però apprezzerei non essere lasciata da sola. Alex, che fa la sua comparsa nella mensa, (inutile dire che al suo passaggio tutti si voltano a guardarlo, se non pure i muri), passa accanto al nostro tavolo; la parte di capelli che era stata rasata durante l'intervento ora è completamente ricresciuta, tanto da coprire del tutto la ferita, come se nulla fosse accaduto, ma non è così.
Al suo passaggio, sento il suo profumo che inspiro e lascio che mi entri nelle narici, perché è l'unica cosa che posso fare, oltre a fingere di non amarlo.
Non mi degna di uno sguardo, si dirige al suo tavolo, si siede e comincia a mangiare, parlare animatamente e gongolare con i suoi amici.
Sembra essere ritornato in sé.
La scia di profumo e di noncuranza al suo passaggio, è stata destabilizzante.
Lo comprendo in fin dei conti, ci stiamo ignorando entrambi.
Forse si è reso conto che in fin dei conti, non valeva la pena struggersi per me. O forse si è ricordato della scommessa e che l'orgoglio è più importante di me. Tanto aveva già ottenuto ciò che voleva.
Lo osservo, per capire se finga o meno, se ci abbia messo una pietra sopra, ma in solo un paio di giorni mi è difficile da credere, amenoche non abbia realmente finto di amarmi per tutto il tempo.
Una parte di me spera che mi pensi e che stia smaniando dalla voglia di tornare con me.
Stamattina, come da giorni ormai, è stata dura evitare il suo sguardo, soprattutto in macchina con Jason. Vedevo che mi guardava di nascosto dal retrovisore ed io ho finto di nulla.
《Perché non gli dici almeno per che cosa vi siete lasciati? Logan mi ha riferito che loro non gli hanno detto nulla, ma lui chiede spiegazioni》mi esorta Janet.
Immaginavo avesse chiesto di me.
《Dovrebbe capirlo da solo》sbuffo.
La cosa strana è che non ha provato ad insistere, sembrava esserci rimasto male ma non mi ha mai cercato, non è mai crollato, scoppiato a piangere, almeno davanti ai miei occhi, non mi ha mai pregata di tornare insieme.
Forse non gliene ho neanche dato modo e sono passati solo tre giorni esatti da quando gli ho detto: "è finita". Magari aspetta che ci ripensi.
Ci potrei davvero ripensare?
Logan compare dietro le mie spalle, venuto per salutare Janet e mentre si baciano, io guardo il vuoto, sentendomi il terzo incomodo.
《Ti aspetto stasera》gli ricorda lei.
Lui annuisce, scambiano ancora qualche chiacchiera quando ci raggiungono anche tutti gli altri e a me viene un colpo al cuore.
Alex si siede di fronte a me, è ritornato ad avere quel sorrisetto da prendere a schiaffi, quello beffardo e malizioso.
Non voglio tornare punto e a capo, preferisco ignorarci a questo punto.
《Attenzione, sei ritornato più popolare di prima, non vorrai farti vedere con noi del tavolo di serie B》lo stuzzico.
Guardando le espressioni esterrefatte di tutti però, capisco che è stato fuori luogo.
《Credevo che il ciclo durasse una settimana, invece tu sei aspra in ogni momento》risponde volendo ostentare compiacimento.
Vorrei sapere cosa prova realmente, perché io sto letteralmente per sprofondare nel pavimento.
Questo scambio di battute deve finire.
Non capisco perché siano dovuti venire al nostro tavolo, credevo che fosse chiaro che non li volevo intorno.
Come un tornado in pieno luglio, al tavolo compare una ragazza alta, snella e bionda. Una di quelle Barbie per cui tutti sbaverebbero.
《Posso?》domanda rivolta ad Alex.
Lui accetta e le fa posto.
Oh, bene. L'ennesima fan.
《Ragazzi, lei è Olivia》la presenta.
Come se me ne importase qualcosa.
《Olive per gli amici》risponde lei con voce soave, graziosa.
Si sposta i capelli boccolosi da una spalla all'altra e guarda Alex come se fosse un bignè al cioccolato.
Argh.
Alzo gli occhi al cielo.
《Allora, quando cominciamo le ripetizioni?》gli domanda.
Ripetizioni? Credevo che si stesse facendo aiutare da Liam ma a quanto pare vedo che l'ha già sostituito e con qualcuno di alquanto più alla sua portata.
Mi domando se scommetterà anche su di lei.
《Domani pomeriggio può andare?》.
《Certo, allora a domani, alle quattro》risponde e si caccia una caramella in bocca.
Mastica rumorosamente.
Alle quattro dove di preciso?
Non dovrebbe neanche importarmi.
Labbra carnose, lineamenti perfetti. È bellissima.
"Che ti importa Sam? Vi siete lasciati, anzi, tu l'hai lasciato" mi ricorda la mia coscienza.
Se ne va e nei suoi jeans super aderenti e tutti i ragazzi del tavolo la guardano estasiati, compreso Logan che però finge disinteresse quando Janet glielo fa notare.
Alex ride di sottecchi.
Spera forse di farmi ingelosire.
Non saprei, ma non mi importa, o almeno, mi sforzo che non mi importi.
Janet e Logan si scambiano troppe effusioni per i miei gusti, come fossero due novelli sposi che non riescono a stare lontani e in questo momento vorrei solo scomparire. Alex mi fissa e sento il suo sguardo bruciare sulla guancia anche se non ricambio lo sguardo, ma so che è puntato su di me ed ho paura che se ricambiassi, tutta la mia convinzione andrebbe perduta, mi allaccerebbe alla sua anima per sempre.
《Direi che avete recuperato per bene il tempo perduto》annuncia divertito, riferendosi alla coppietta romantica.
《Perché le cose belle si riaggiustano...Vero Sam!?》ora si rivolge a me allusivo.
Non credevo potesse dirlo.
Avrà intuito qualcosa? Ma cosa?
Il cuore inizia a battere come se dentro avessi un'orchestra.
Mi sento come sotto giudizio con gli sguardi di tutti loro puntati su di me. Come se si aspettassero che dica che lo perdono.
Non lo farò.
《Non tutte le cose belle, alcune rimangono rotte per sempre》puntualizzo, poi mi alzo dal tavolo come se la sedia avesse preso fuoco. Non ho più fame.
Attraverso il corridoio con passo felpato e mi rinchiudo in bagno.
Perché devo passare io per la stronza menefreghista quando è lui quello che ha giocato alle mie spalle?
Non lo accetto.
Questa cosa sta andando troppo oltre, non posso ogni volta incrociare il suo sguardo e ricordarmi di ciò che aveva fatto.
Qualcuno bussa.
《Occupato》sbotto.
《Sam》. Riconosco la voce di David.
Mi domando cosa ci faccia nel bagno delle ragazze.
Vuole convincermi ad uscire ma non voglio farmi vedere in lacrime.
《Guarda che vengo dentro》dice.
《E come faresti? Ho la porta chiusa》sorrido.
《Ho i miei metodi, quindi sbrigati se non vuoi che mi presenti li dentro sul serio》.
Io non rispondo: alcuni secondi dopo scavalca la porta ed entra con me.
Allora non scherzava. L'ha fatto davvero.
Mi viene da ridere, un pò mi trattengo ma poi distendo le labbra in un sorriso.
《Mi dici che hai? Ti ho visto correre qui e mi sono preoccupato》.
Non ho molta confidenza con David ma le sue premure mi confortano.
《Montgomery?》intuisce.
Ormai sa più lui di quanto sappia io. Ci avrà visti seduti allo stesso tavolo.
In breve gli dico che abbiamo discusso; non è ne vero né falso ma non saprei come definire la nostra situazione se non difficile da risolvere.
《È appena tornato e già crea scompiglio》ammette.
Sicuramente, crea scompiglio nel mio cuore.
《Non farti rovinare la giornata, mio padre mi ha insegnato che non bisogna mai far piangere una donna, "al massimo le togli il rossetto ma il mascara deve rimanere sugli occhi"》cita le parole di suo padre e io fingo di sorridere.
Mi posso concedere di dirgli che abbiamo rotto, tanto non è una novità, anche se evidentemente lui non si informa sui pettegolezzi della scuola. Ormai anche gli alberi lo sanno.
Chissà perché in prima pagina ci siamo sempre noi!
Mi asciugo le ultime lacrime e usciamo dal bagno; che situazione strana!
Spero che nessuno ci veda oppure so che domani ci sarà un ennesimo pettegolezzo che dirà che io faccio cose strane con i ragazzi nei bagni.
Ci mancherebbe solo questa!
Anche se fosse, non sarei l'unica ad ogni modo.
David mi accarezza la spalla come se fosse mio fratello maggiore e io gli sorrido grata. Non ho voglia di tornare in mensa con gli occhi lucidi.
Purtroppo prima di poter cambiare direzione, Alex mi raggiunge e quando mi vede con David lancia ad entrambi un'occhiata infuocata.
Cazzo! So a cosa sta pensando e so che sparerà a raffica tutto ciò che gli sta frullando nella mente.
Ci addita.
《Ecco il motivo: potevi dirmelo che era per questo energumeno con la puzza sotto il naso che mi hai lasciato》esplode.
《Attento a quello che dici》risponde David tra i denti. Alex finge di ignorarlo, dopo avergli lanciato uno sguardo truce.
Io mi metto in mezzo, perchè quando è furioso credo sarebbe capace di qualsiasi cosa.
《Sei subito corsa tra le braccia di un altro, bel comportamento. La piccola e innocente Sam adesso si è finalmente svegliata》sta sputando cattiverie senza senso.
È la rabbia che parla. La convinzione che l'abbia lasciato per un altro. Anche se nulla gli dà il diritto di parlarmi in questo modo.
《Stai esagerando》lo riprende David, alche Alex gli si avvicina a distanza quasi inesistenti che per poco le loro fronti corrucciate non entrano a contatto.
《Se non vuoi che ti spacchi la faccia perché non te ne torni a fanculo》lo insulta quest'ultimo.
《Alex, smettila》.
《Si smettila, sei ridicolo Montgomery》.
Sento che andrà a finire male.
《Gli unici ridicoli siete tu e la tua nuova fiamma. Ti piace portarti a letto le ragazze degli altri vero? Soprattutto quelle che sono passate prima per il mio》lo provoca Alex ed io mi sento fortemente insultata. Mi trattengo dal non scoppiare nuovamente in lacrime.
Può essere geloso quanto vuole, ma non credevo che arrivasse a dire questo.
《Stronzo》lo apostrofa David, che cerca di difendere la nostra dignità.
Alex come previsto, gli da un pugno in pieno viso.
Io trasalisco.
In realtà me lo aspettavo.
Non credo gli abbia fatto molto male, almeno meno di quanto sperasse, ad ogni modo David sta per scagliarsi contro di lui, ma io tempestivamente lo fermo, parandomi tra di loro.
David aveva già il pugno a mezz'aria.
《Non fate sciocchezze siamo a scuola; e anche per il vostro bene, non serve a nulla litigare》.
Guardo Alex furiosa e spero che comprenda tutta l'avversione che ora provo per lui.
David mi da retta.
《Si brava, vattene con lui》conclude invece Alex e se ne va lanciandomi un'ultima occhiata di sdegno. Credo sia arrivata l'ora di dirgli il vero motivo.
Mi scuso con David al posto di Alex e gli porgo un fazzoletto per il sangue che gli cola dal naso, che almeno non è rotto.
Lui però mi scaccia.
Comprensibile, ma non ho fatto nulla di male, oltre che far credere ad Alex che ora sto con David.
Okay, un pò sono colpevole.
《Hai aspettato che il tuo ex ragazzo da manicomio mi malmenasse, e non hai nemmeno negato che tra di noi c'è una storia, così mi prenderà di mira quando vuole quel bullo insopportabile.
Cosa ci hai trovato in quello proprio non lo so》se ne va rancoroso.
Tutti si fanno sempre un'idea sbagliata di Alex, e per colpa del suo caratteraccio ovviamente; io sono riuscita a vederlo per com'è veramente ma lui non ci ha mai messo impegno per screditare le voci che lo dipingono come quello che non è.
Non posso negare che a volte sia stato stronzo, come adesso, e lo è stato anche con me, forse più di tutti... ma allora perché sento di amarlo ancora?
Non riesco a diglielo tuttavia, non ne ho il coraggio. Magari è giusto che creda che io abbia una relazione con un altro, sarebbe un motivo per farlo stare lontano da me, sebbene non posso continuare a nascondermi dietro un dito.

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