Campeggio

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《Preparate i bagagli ragazzi, si va in campeggio》asserisce con un sorriso largo da destra a sinistra, Jason. Lui e Megan sono praticamente raggianti e saltellano di qua e di là per tutta la casa.
《Però vi avverto: prendete solo poche cose, quelle essenziali》aggiunge lui, dicendo ad esempio, che il makeup non lo è.
Rimango a bocca aperta.
Campeggio? Le mie orecchie hanno sentito bene?
《Qualcuno mi spiega che sta succedendo?》domando.
I Montgomery mi spiegano che ogni anno verso il periodo invernale con amici di famiglia, (tra i quali i genitori di Liam, Janet, Cole e Logan) vanno un weekend in montagna immersi nella natura e nella "pace dei sensi più totale" come l'ha definita Jason, perdendosi in aneddoti.
Dobbiamo imparare a vivere senza internet, montare tende e accendere un fuoco per cucinare ciò che peschiamo e piazzare trappole.
Mi sembra di tornare alla preistoria! Poi mi farebbe senso mangiare un coniglio ucciso da una trappola messa da noi.
Ovviamente Alex odia questo buffo rituale ma i suoi lo obbligano a partecipare. Lui obbedisce solo per non subirsi le ramanzine di sua madre.
Mi chiedo perché sia stata l'ultima a sapere di queste tradizioni. Non faccio realmente parte della loro famiglia, ma ultimamente sento di esservi più legata di quanto non pensavo. Soprattutto dall'ultima festa a cui ho partecipato. Mi vengono ancora i brividi se ci penso.
È da quando abbiamo fatto l'amore che io e Alex non ci parliamo.
Dirlo nella mia mente è strano, figuriamoci dirlo a voce alta.
In realtà è stata colpa mia.
Ho come la sensazione che avrei dovuto aspettare.
Sono sicura di amarlo e volerlo come non ho mai voluto nessuno, ma come al solito rovino sempre tutto ed è da quando non ci parliamo che nemmeno lui proferisce parola.
I suoi credono che voglia fargli un dispetto per averlo costretto a partecipare al campeggio facendo voto di silenzio, io invece so che è rimasto deluso per averlo allontanato. Il modo in cui ero con lui, com'ero disinibita, le cose che ho detto, mi fanno capire di aver perso il controllo della situazione, anche se non mi sono mai sentita così bene in tutta la mia vita. Solo che adesso, proprio quando sembrava che avessimo dato una spiegazione valida ai nostri sentimenti, io l'ho allontanato e siamo tornati al punto di partenza. Anzi, forse anche peggio, visto che mi evita perfino se ci incontriamo per le scale, inoltre non scende per cena, sta sempre fuori chissà dove, anzi, dalle ferite sulle nocche, direi che quel sacco da boxe non ha trovato pace. Ho combinato un casino.
Sospiro.
L'unico che mi rallegra è Jack, che sono ben felice di portare con noi in campeggio.
Il campanello di casa trilla e vado ad aprire io, sperando che questo weekend migliori le cose sebbene in realtà dovrei essere io quella a fare di tutto per riprendere da dove ci eravamo interrotti. Però ho paura. Sono venuta qui e di punto in bianco, senza neanche sapere chi fossi o come sarebbe andata a finire, mi sono innamorata di Alex ed è come se non avessi pensato a nulla della mia vita a New York, perché per il momento abito qui, ma so che non sarà per sempre, ed è questo che mi spaventa.
Non so darmi una risposta adesso.
Travis compare sulla soglia della porta con una valigia, sorridente.
Beh a quanto pare dobbiamo partecipare proprio tutti!
《Hey piccola Sam, finalmente ci rivediamo》mi abbraccia tirandomi su da terra e io ridacchio.
Vuole sapere le novità, Jason gli racconta dei quadri venduti, Megan gli parla del lavoro e io gli dico che Alex mi ha accompagnato a New York da mio padre.
Ometto di parlare della festa e di noi due. Alex, che neanche si è scomposto, rimanendo seduto sul divano, lo saluta freddamente.
So che Travis ha buon occhio, perciò immagino che farà due calcoli e capirà che io c'entro qualcosa. Dopo alcuni minuti salgono in camera, probabilmente a parlare di me e immagino che Travis gli tirerà le parole di bocca.
《Okay Sam, va di sopra a preparare le valigie, partiamo tra poco》.
Ora capisco perché alle cinque di stamattina ci avevano già buttati giù dal letto.
Faccio come vogliono e cerco di fare più in fretta possibile.
Non voglio far ritardare la tradizione di famiglia.
Mezz'ora dopo Jason sta caricando la sua auto cercando di infilarci tutti i bagagli, quando si sente un "oh no!" da parte di Megan.
《Debby e Rob non verranno, hanno preso l'influenza, hanno detto che manderanno solo Cole, preferiscono far rimanere il piccolo a casa con loro, mentre il fratello minore di Janet rimarrà con gli zii》.
Questo non frena però l'entusiasmo dei Montgomery. Oggi potrebbe cadere perfino un asteroide e distruggere la casa, ma niente fermerebbe Jason dal partire.
《Salite tutti, si parte!》esclama.
Io mi posiziono tra Alex e Travis, con Jack nel trasportino ai miei piedi, che piagnucola.
Come potevo immaginare, Alex mi ignora completamente infilandosi gli auricolari nelle orecchie e intanto io ripenso alle sue mani su di me.
D'improvviso la sua mano ricade sulla mia sfiorandola e mi investe una mandria di ricordi; vorrei tornare a quel momento ma devo ignorare la cosa.
Non so neanche se mi perdonerà mai, o se torneremo a parlarci mai più. Si dev'essere sentito preso in giro, confuso. La sera prima facciamo l'amore e la mattina dopo scappo dal letto ignorandolo.
Sono proprio una codarda.
Immagino che anche lui abbia notato il contatto tra le nostre mani, ma lo abbia ignorato.
Ci mettiamo in viaggio, mentre Janet mi manda messaggi continui chiedendomi se fossi eccitata dopo la scoperta di questa tradizione; "non è molto invitante, ma non ho potuto rifiutare" rispondo.
Ci vorranno un paio d'ore per arrivare così cerco in ogni modo di evitare di pensare al fatto che sono schiacciata contro il corpo di Alex che si limita a fissare fuori dal finestrino tutto il tempo.
Verso le dieci, arriviamo in uno spazio quasi incontaminato.
Vi sono parcheggiate altre auto e altre famiglie sono impegnate nella costruzione delle loro tende.
Accanto c'è un laghetto dove si può pescare, gli alberi coprono il poco sole che c'è e tutto intorno il profumo degli alberi si mischia a quello di grigliata di una famiglia accanto a noi che litiga con il vento che fa spegnere la brace. Mi sono premonita ed ho portato solo maglioncini, ci saranno circa sui quindici gradi.
Non avrei mai immaginato che i Montgomery amassero queste attività, visti da fuori quasi sembrano una di quelle tipiche famiglie ricche troppo raffinate.
O almeno, Jason e Megan lo sembrano.
Al nostro arrivo ci incontriamo con gli altri. Janet viene verso di me. 
《Strana tradizione eh?》domanda sarcastica.
《Già》le rispondo quasi malinconica.
Alex non mi ha rivolto parola per tutto il viaggio e nemmeno mi ha mai guardata, mi ha sfiorata per sbaglio solo una volta, poi nulla.
Non avrei dovuto allontanarmi da lui e adesso ho paura che non voglia più saperne di me.
《Che cosa ti prende?》domanda; prima di poterle spiegare cos'è successo, veniamo interrotte dai genitori che stanno passando a confiscare tutti i telefoni.
《Uff, che palle》sbuffa lei.
Poi tirando gli occhi al cielo porge il cellulare a sua madre e io faccio lo stesso.
Si avvicina Travis.
《Mi sei mancata sorellina, sei contenta di questa tradizione? Così potremmo passare del tempo insieme》.
《In realtà non sono tipa da tenda e scarponcini, dimmi che non faremo trekking》metto le mani in segno di preghiera e lui ridacchia.
《Niente trekking, l'anno scorso mi sono slogato una caviglia, così l'abbiamo abolito. Io sono il fratello intelligente, Alex quello atletico》risponde imbarazzato.
Lo avevo intuito.
《Ai genitori è permesso usare i cellulari?》domando indicando la madre di Liam che armeggia con il suo.
《No, però hanno diritto a qualche chiamata. Vedrai che tra poco lo metteranno tutti via》.
Ho capito che le regole qui non valgono per gli adulti.
《Janet, da quando sei diventata così carina!》Travis poggia il braccio sulla sua spalla e subito interviene Logan schiarendosi la gola per annunciarsi.
《Da quando è diventata la mia ragazza》ammette seriamente, sembra quasi che voglia scaraventare Travis dall'altra parte del fiume. Cerco di non ridere.
Lui allora toglie subito la mano dalla spalla di lei.
《Scusa non lo sapevo, mi sono perso tante cose》si mette sulla difensiva e mi sembra addirittura stia arrossendo.
Si allontana con uno sguardo quasi provocatorio. Assomiglia molto ad Alex tranne per il fatto che è più composto e più robusto.
Guardo verso di lui, sta parlando con Liam e Cole in modo confabulatorio, o per lo meno così pare. Se gli stesse dicendo di quella notte?
Liam si volta verso di me e mi sorride.
Io mi contorco le mani.
《Non dirlo a Logan, ma quando ero piccola avevo una cotta per Travis》sussurra Janet sghignazzando al mio orecchio, ma io non vi presto molta attenzione.
《Che succede Sam? Sei strana》insiste.
Si vede così tanto allora.
Devo dirglielo, tanto mi tampinerà finché non lo saprà.
Prendo un respiro profondo.
《Ho fatto l'amore con Alex alla festa...ci siamo detti che ci amiamo, capisci! Lui non lo aveva mai detto a nessuna prima di me, e come al solito ho rovinato le cose e adesso non ci parliamo più ed è solo colpa mia》sputo tutto fuori in un lamento, e spero nessuno mi abbia sentito ma discretamente mi volto e vedo che sono tutti impegnati.
Lei rimane come senza fiato.
Perché per lei e Logan è così facile? Si sono frequentati, accorti di piacersi e si sono messi insieme senza problemi.
《Ora calmati, non è un problema, devi solo dirgli che hai fatto una sciocchezza, se lo ami tutto si risolverà》.
È facile a parole.
《Oppure organizza una seratina romantica e rifate l'amore. Domani sarà tutto come prima》dice in tono sensuale. Poi aggiunge che lei e Logan fanno sempre così quando litigano ma io non voglio che tutto si risolva con il sesso.
《Per te com'è stata la prima volta?》domando.
《Magnifica, perfetta. Ricordati Sam che non devi mai pensare che sia sbagliato. Io e Logan ci siamo messi insieme e dopo un pò lo abbiamo fatto, senza programmare nulla. Lui sapeva che per me era la prima volta ma è andato tutto benissimo. Non crearti problemi da sola, per una volta concediti di essere felice》.
Almeno Janet ha sempre parole sagge da dirmi. Le sorrido e la stringo a me. Non credevo di poter trovare un'altra Lydia. Se solo lo sapesse penserebbe che l'ho sostituita.
Vediamo arrivare Liam, lei ci lascia soli.
《Allora, adesso sei una novellina di questa tradizione. Sei ufficialmente entrata nel club dei montanari》ride.
Tutti non fanno altro che ripetermelo ma non ne sono per niente entusiasta.
《Due giorni immersi nella natura, mi ricorda la gita di inizo anno》. Ripenso alla sua tragica fine con noi che ci perdiamo e io con un piede nel burrone.
《Ho notato che tu e Alex non vi siete scambiati parola...ci sono problemi?》.
Wow, subito all'attacco! O sono tutti ottimi osservatori, oppure la tensione tra noi è palese; direi più la seconda.
《Quando mai con lui non ce ne sono!》.
Vorrei chiedergli cosa e quanto sa, ma sto zitta.
《Sai, stai meglio senza trucco e anche un pò spettinata》annuncia imbarazzato, non credevo cambiasse discorso.
《Non ho avuto tempo, i Montgomery erano in ansia di partire, ma tanto non devo fare colpo sui cinghiali》ghigno.
I genitori ci chiamano a raccolta, spiegano che a coppie dovremmo montare una tenda per ognuno.
Vengo messa in coppia con Janet e sembriamo davvero in gita scolastica con i genitori come professori improvvisati che in meno di cinque minuti hanno già impartito ordini.
《No, io sto con Logan, meglio che lei stia con...ehm, Alex》.
Alla sua frase vorrei strangolarla.
Un profondo imbarazzo aleggia nell'aria ma nessuno fa caso all'affermazione di Janet perché lei e Logan sono una coppia, va bene così.
Nessuno ci fa caso tranne me e Alex ovviamente, infatti mi guarda di traverso, il mio cuore sobbalza.
Devo concentrarmi sul mio compito.
Le tende sono distanti l'une dalle altre di qualche metro.
Io e Alex, senza nemmeno parlare o scambiarci qualche occhiata, iniziamo, o per lo meno, inizia a montare la tenda, io non so neanche da dove partire e lui non mi spiega neanche le nozioni di base, infatti è lui che prende le redini in mano, io mi limito a picchettare, mentre Jack giocoso, mi gironzola intorno, quando Alex si siede noncurante su una sedia con le gambe poggiate su un tavolino per rilassarsi dopo poco tempo.
Sempre il solito sfaticato!
Non siamo nemmeno a metà lavoro, sebbene abbia fatto tutto lui per la maggior parte.
《Hey, dobbiamo lavorare tutti quanti, dopo ti riposerai》.
Almeno è una scusa per parlargli.
《Mh mh, arrivo》dice sbadigliando e sistemando le braccia dietro la testa come fossero un cuscino.
Io quasi ringhio.
Gli sposto via i piedi dal tavolo.
《Che ti prende, ho detto che ti aiuto tra poco》.
《Tra poco vuol dire "mai"》lo rimprovero.
Travis accorre in mio aiuto.
《Dovresti fare il galante fratello e far riposare lei》dice ridendo con il martelletto in mano.
《Ma tu non ti fai mai gli affari tuoi Trav? Dovresti stare dalla mia parte》.
Travis gli lancia un'occhiata in tralice, così Alex sbuffando si alza e continua a lavorare.
Ringrazio Travis in silenzio.
Dopo venti minuti la nostra tenda è pronta e direi che non è venuta male.
Non abbiamo mai scambiato una parola, nemmeno per sbaglio, anche quando ho provato a dialogare con lui mi ha ignorata e proprio quando vorrei dirgli di smettere di fare il muto, ci raduniamo per piazzare ognuno delle trappole, ognuno in zone diverse. Non posso credere che sarò responsabile della morte di un povero coniglietto.
Mi incammino nel bosco e leggendo un foglio di istruzioni riesco a piazzare la trappola solo che mi rendo conto che ho sbagliato.
Era tutto troppo semplice.
《Aspetta, ti do una mano》sento la voce di qualcuno ma non la riconosco, così mi volto e mi ritrovo di fronte un ragazzo alto e visibilmente palestrato.
Si accovaccia alla mia altezza e mi sorride. Ha i denti perfettamente diritti e bianchi, occhi azzurri e capelli biondi. Non è per niente male!
Ha l'aria da surfista o da nuotatore.
《Si fa così》inizia a posizionare la trappola e io rimango per un attimo incantata a guardarlo.
《Visto?》dice una volta finito.
Non mi interessa nulla della trappola ma mi fingo interessata.
《Grazie》.
《Ormai è un gioco da ragazzi, con i miei vengo qui ogni anno, siamo tre gruppi di famiglie; sai è una specie di rituale. Sei qui con i tuoi anche tu immagino》.
Beh, non proprio.
《Si è il mio primo anno, anche se non mi ispira per niente questa tradizione》ridacchio.
《Ti posso dare ragione, però dopo anni ti ci abitui》.
《Quindi sapete come cucinare un coniglio?》domando, e mi sembra una cosa piuttosto macabra.
《In realtà qui non ci sono conigli, non uccidiamo nessun animale, portiamo la carne da casa. Non abbiamo neanche il permesso di cacciare qui, non essendo cacciatori. Poi è una zona protetta, le famiglie vengono qui solo per rilassarsi, fare passeggiate o trekking; chi lo sa fare può solo pescare》.
In effetti, mi pareva strano che tutti qui sapessero come cucinare conigli.
《E allora a che servono le trappole?》.
《Sono per i roditori, da qualche anno a questa parte non fanno altro che rosicchiare le tende, rompendole, perciò le trappole servono ad evitare che si avvicinino al campo》.
《Si ma non è giusto che rimangano intrappolati》.
《Il giorno dopo li liberiamo, qui non muoiono》.
Annuisco.
Non lo avevo visto da queste parti.
《Comunque noi siamo più in basso, in roulotte, almeno non dobbiamo faticare per montare le tende》.
Ecco perché non lo avevo ancora visto!
《Buona l'idea di tuo padre!》esclamo, anche se con il suo fisico, non mi sembra uno che ha problemi a montare una tenda, anzi.
《Non mi sono ancora presentato, sono Derek》mi tende la mano.
《Samantha》.
Avrei potuto dire un altro nome, non è mai una buona idea quando si passa alle presentazioni, vuol dire che ha intenzione di andare avanti con la conversazione.
《Stasera io e alcuni ragazzi diamo un falò qui nel bosco, accanto al lago. Ti va di venire? Niente genitori, promesso》sghignazza.
Ecco, appunto!
Sono riluttante ma poi penso che andare è meglio che rimanere ad ascoltare i discorsi degli adulti e tormentarmi con il pensiero di Alex.
《Si, verrò e se ti va porterò altri miei amici》rispondo. Lui sembra essere d'accordo e soddisfatto va via lasciandomi con un sonoro "a stasera, alle dieci", poi mi lancia un occhiolino.
Rimango a guardare la sua grossa ombra che si allontana quando vengo distratta da Alex.
《Chi era quello?》domanda in tono accusatorio.
Sulle prime non so cosa dire, ma poi colgo l'occasione di intavolare un discorso.《Derek, mi ha aiutata a piazzare la trappola e...》, 《adesso chiami tutti gli estranei per nome》mi interrompe prima che possa dirgli del falò.
Sbaglio o è geloso?
《È solo il suo nome》rispondo infervorata e quando lo vedo voltarsi decido che è arrivato il momento di parlargli.
《Alex, aspetta》.
Si ferma e si volta per guardarmi, il suo sguardo di ghiaccio mi uccide.
《Questa è stata la nostra prima vera conversazione tralasciando quel battibecco di prima. E voglio dirti che mi dispiace per come mi sono comportata dopo...quella notte. Sono stata felicemente benissimo con te, non mi sono mai sentita così felice in tutta la mia vita e adesso sono a pezzi perché non mi parli》.
Cerco di non far tremare la voce.
So già che mi dirà che la colpa è mia ma sono pronta a sentirmelo dire.
《Che pretendevi, un applauso?
Prima dici che mi ami, poi facciamo l'amore e il giorno dopo sparisci e ignori l'accaduto, adesso invece dici che hai cambiato idea...》
Si volta di spalle per andarsene e sento un vuoto dentro me, lasciando un senso di solitudine.
《Deciditi Sam, perché non puoi usarmi a tuo piacimento. Credo che quella che non abbia le idee chiare infondo sia tu》decreta. Suona come un'accusa, ma penso che se fosse in una situazione precaria come la mia, capirebbe, anche se non ha tutti i torti. Devo prendere una decisione.
Detto questo si allontana.
Sento le lacrime scendere lungo il viso e ne asciugo una poi assumendo un'aria più disinvolta possibile torno al campo.
Gli adulti parlano dei roditori sperando che non rosicchino le tende e i ragazzi stanno scherzando in gruppo su qualche cosa che non mi interessa.
Nessuno sembra aver fatto caso alla mia presenza.
Dopo qualche minuto siamo di nuovo a raccolta per accendere un fuoco, sempre in coppia.
《Tu prendi questi》dice Alex porgendomi dei rami.
Per oggi mi accontento di guardare.
Dopo aver acceso il fuoco dobbiamo controllare che le trappole siano state efficaci.
Jason ci raccomanda di fare attenzione ai cinghiali, ma è una riserva protetta quindi ci ricorda che non sono aggressivi.
Spero vivamente di no.
Nella mia c'è finito dentro un topo minuscolo, che mangia le briciole di pane che avevo messo per attirarlo. D'altronde, la trappola è così piccola che qualcosa di più grande avrebbe riso nel vederla.
《Felice che sia servita a qualcosa》dice Derek passando per il bosco, io gli sorrido debolmente e ritorno al campo base.
Insieme cuciniamo e mangiamo.
Janet e Logan litigano per la fetta più grande perché lui non sapendo pescare non ha preso nessun pesce.
Tutti ridiamo quando li vediamo litigare.
Per tutto il giorno ci dividiamo piccoli compiti per evitare la noia: Alex cerca di sistemare e far partire una vecchia radio, Liam legge un libro di botanica e decide insieme a Cole e Logan (anzi quasi sotto costrizione dei genitori) di andare a raccogliere dei funghi, Janet schiaccia una bella dormita, Travis segretamente ascolta della musica con il suo cellulare e io osservo il paesaggio circostante seduta su una sedia accanto al lago mentre i genitori più atletici sono andati a fare una passeggiata su per il sentiero alle nostre spalle.
C'è molta pace, gli unici rumori sono quelli della natura; mi rilasso mentre guardo Alex che sembra aver finalmente fatto partire la radio dopo circa un'ora, e sorrido istintivamente quando esulta.
Mi fissa per un secondo e io cerco di sorridergli ma si volta prima di potermi vedere.
Sospiro.
《Alex è una testa dura》dice Travis sedendosi accanto a me.
《Non so perché non vi parliate ma so che c'è qualcosa che bolle in pentola》. Era impossibile non averlo notato. Non voglio parlarne, credevo che Alex glielo avesse già riferito il perché, ma forse Travis non è così sfacciato da dirmi che sa tutto.
All'improvviso mi mette una cuffietta nell'orecchio per farmi ascoltare una canzone metal.
《Quando le cose vanno male ascolta questa》.
Evidentemente i fratelli Montgomery hanno una passione per il rock metallico!
《A te le cose vanno male?》domando. Lui alza le spalle.
《No, volevo tirarti su di morale. Ma confesso che prima di un esame questo pezzo mi da sempre la carica per affrontarlo al meglio》.
Apprezzo lo sforzo, ma l'unica cosa che potrebbe tirarmi su è Alex.
《Lui ti ama Sam, lo so per certo. E anche se non parla, i suoi sguardi sono molto chiari. Le cose si risolveranno》dice volendomi rassicurare. Sembra quasi una certezza. Forse è solo troppo positivista. Alex è troppo orgoglioso per fare un passo del genere, o almeno, non credo sarà lui a fare il primo passo in questa occasione, perché infatti devo farlo io.
Arriva l'ora della cena, mangiamo i funghi che i ragazzi hanno raccolto, dell'insalata e le bistecche cotte alla griglia, i papà ci hanno messo tanto impegno cucinando mentre ascoltavano la radio riparata da Alex portata dal padre di Liam.
Dopo cena e sazi come re, i genitori si ritirano nelle loro tende intimandoci di fare lo stesso.
Controllo l'ora, sono quasi le undici. Avverto Janet del falò di Derek anche se lei sembra riluttante.
《Solo un'oretta. I ragazzi sono incollati a quel tavolo a giocare a carte da minuti ormai e io mi annoio》.
《Va bene, ti accontento》conclude. 
Metto del mascara e del lucidalabbra e sono pronta, quando ci incamminiamo nel bosco.
《Non pensi che avremmo dovuto avvertire i ragazzi? Andare da sole non mi sembra una buona idea, Logan potrebbe prendersela con me se ci sono troppi ragazzi》ripete per la terza volta di fila.
Il bosco è fitto e scuro ed effettivamente ho paura di attraversarlo da sola, soprattutto per i cinghiali, ma penso che ce la caveremo. Non dovrebbe essere troppo lontano. 
《Non siete alle elementari, perché dovrebbe prendersela? E poi, avrei voluto avvertire Alex ma dato che non ci parliamo ho pensato di non aggiungere altra benzina sul fuoco》.
Continuiamo a camminare nel bosco stando attente a non inciampare nelle trappole o nelle buche, altrimenti potrei slogarmi una caviglia, quando all'improvviso, vedo una luce. Janet ha avuto la brillante idea di accendere la torcia del telefono, ha scoperto dove i genitori li nascondevano.
《Quando pensavi di farlo? Dopo aver messo un piede in una fossa?!》dico ironica e lei ride di imbarazzo.
《Mi è venuto in mente solo adesso》.
In lontananza, dopo aver vagato come mine solitarie vediamo un grande fuoco innalzarsi attraverso gli alberi e sentiamo un gran vociare, che si mescola con della musica. 
Ci avviciniamo al falò.
Ci saranno una dozzina di persone.
Tutti hanno delle birre o altre bibite in mano e alcuni ballano accanto al fuoco.
Altri invece hanno portato una cassa bluetooth da cui proviene la musica. 
《Avranno tutti sui trent'anni》dice Janet.
Non vedo Derek ma non ho intenzione di cercarlo, sebbene mi trova lui dopo qualche minuto.
《Hey sei venuta, ti stavo aspettando, credevo mi avessi piantato》sorride smagliante.
《Scusa, ci abbiamo messo un pò a trovare la strada》.
《Questo è il mio amico Patrick》presenta l'amico.
《Con questa luce sei davvero carina Samantha, mi piace la coda di cavallo》. Questo ha tutta l'aria di un flirt.
《Grazie. Puoi chiamarmi Sam》.
Subito mi prende per mano mentre l'amico prende per mano Janet, molto restia. Ci portano intorno al fuoco porgendoci delle birre sottomarca in lattina.
Derek dice qualcosa che però non capisco per via della musica ma annuisco e sorrido sperando non sia una domanda, poi vedo Janet completamente disinteressata alle avances del ragazzo e smanetta qualcosa al cellulare.
《Allora, una ragazza come te deve per forza avere un fidanzato, giusto?》domanda Derek.
Tasto dolente!
Rispondo di no, ammette di ritenersi doppiamente fortunato perché sono bella e single.
Per un attimo vorrei scappare.
Inizia a vantarsi di quanto sia bravo nello sport e di tutte le gare di corsa che ha vinto al liceo.
Tipico dei ragazzi.
Passa da un vanto all'altro.
《Mio padre mi ha sempre portato a caccia da piccolo così ho sviluppato questa dote, insieme a quella di essere una bomba in tutti gli sport》.
Che frase da idiota!
Io sorrido e bevo un altro sorso di birra sperando mi dia alla testa. Avrei dovuto dire di essere fidanzata.
È passata mezz'ora e ancora non smette di parlare.
《Ora dimmi di te》.
Oh, ha spostato l'attenzione su qualcuno che non sia lui, peccato che non sono interessata a conversare con lui.
È mezzo ubriaco, biascicante e vedo il suo viso un tantino troppo vicino al mio.
《Scusa devo andare a...beh cose da donne》svio l'argomento e mi allontano con la falsa promessa di ritornare.
Pensavo che fosse un falò più interessante di un raduno di ubriaconi e casinisti.
Cerco Janet con lo sguardo quando la vedo seduta su un tronco ancora intenta a messaggiare, così l'afferro per un braccio.
《Sei impazzita?》.
Gli spiego la situazione.
《E credo che Derek abbia anche provato a baciarmi》aggiungo.
《Che schifo! Effettivamente anche il suo amico era troppo appiccicoso, ho dovuto cacciarlo via》.
La tranquillizzo dicendo di volermene andare e lei sembra sollevata.
Ci incamminiamo nuovamente per il bosco con la torcia di Janet e ridacchiamo facendo battutine quando a metà strada, sentiamo un rumore di passi e foglie scricchiolanti.
Janet ha paura possa essere un animale, spero che non sia così perché non saprei come comportarmi di fronte ad un cinghiale.
Ci guardiamo intorno però non vediamo nessun animale, ma appena ci voltiamo i passi ricominciano e sembrano avvicinarsi a noi.
Sussultiamo.
Io e Janet ci stringiamo nelle spalle e ci avviciniamo abbracciate.
《Ho paura》dice tremante.
《Se fosse un malintenzionato?》continua ma io non riesco neanche a pensare con lucidità, sono pietrificata. Dovrebbe essere una zona tranquilla.
Proviamo ad aumentare il passo sperando di veder spuntare il nostro campo ma anche i passi dietro di noi aumentano il ritmo fino a quando, avanti ai nostri visi spuntano Derek e il suo amico, tagliandoci la strada.
Io e Janet cacciamo un urlo all'unisono.
Siamo morte di paura.
Il cuore batte più del dovuto.
《Non volevamo spaventarvi. Vi stavamo cercando, temevamo vi foste perse. Oppure non avevate intenzione di tornare dato che la direzione non è quella》sussurra Derek ora con un tono insolente che quasi mette i brividi. Io e Janet ci osserviamo senza dire una parola.
Si avvicinano a noi annullano ogni distanza tra noi e loro. Hanno l'aria piuttosto minacciosa.
《Vogliamo tornare alle tende, abbiamo freddo e i nostri ci aspettano》asserisce Janet.
《Così presto? Ma siamo in vacanza, dobbiamo divertirci》ghigna Derek che, ormai troppo vicino, mi blocca contro l'albero e l'amico fa lo stesso con Janet. Non sembra neanche la stessa persona di oggi pomeriggio, con un tono aggressivo e lo sguardo lussurioso, avaro. So cosa ha intenzione di fare e tremo al solo pensiero. 
《Insieme possiamo divertirci》continua e subito mi posa le labbra sul collo in un bacio appiccicoso, famelico. Il suo alito sa schifosamente di birra e l'odore acre mi pervade le narici. Io mi stringo in me stessa e lo spingo via con tutta la forza che ho. Alche mi guarda rabbioso.
《È meglio che non opponi resistenza》.
È questa la frase che mi fa capire che mi sono cacciata in un brutto guaio e che mi fa temere per me.
Mi prende per un braccio e stringe la presa, facendomi male.
Mi bacia ma io non oso schiudere la bocca. Sento che è viscido ed eccitato. Non sembrava così, pensavo che fosse solo un idiota qualunque.
《Lasciateci andare》grida Janet.
Io non riesco a muovermi.
Lui mi fa girare verso l'albero e mi blocca con il suo corpo. Armeggia con i pantaloni e sento che se li sbottona.
Rabbrividisco e mi si congela anche il sangue nelle vene.
Provo terrore.
《Aspetta, ti prego》singhiozzo.
Non riesco a muovermi, è troppo forte e mi sta schiacciando contro il tronco. Mi volto e vedo Janet nella stessa posizione.
Caccia un grido acuto ma il ragazzo le tappa la bocca.
Sudo fredda.
Derek abbassa un pò i miei pantaloni ma io sono totalmente avulsa, distaccata. Non riesco nemmeno a pensare a cosa sta realmente accadendo, come se la mia mente fosse spenta.
Verrò posseduta contro la mia volontà, ma non ho il coraggio né la forza di ribellarmi, sperando solo che finisca presto, chiudendo gli occhi.
Farà tanto male?
Infila lentamente le mani nelle mie mutandine e grido, piango.
《Zitta, stronza》sbotta al mio orecchio. Lo sento su di me, il suo peso mi schiaccia e la sua morsa mi attanaglia. Non ho il coraggio di aprire gli occhi per vedere Janet.
È tutta colpa mia.
Lui ridacchia malefico e divertito dalla situazione.
《È così eccitante, dai rilassati》.
Non gli importa nulla di me e di come possa sentirmi dopo.
Mi sento già sporca e violata e ancora non è dentro di me.
Muove la mano come se stesse facendo qualcosa di totalmente normale.
È perfettamente disinvolto e a suo agio.
Io serro le cosce.
《Non costringermi ad usare la violenza, piccola》.
È così meschino.
Sta già usando la violenza.
Il mio cuore va in tachicardia, la testa si fa pesante come un palloncino, la vista si appanna, il fiato si fa sempre più corto, le gambe stanno per cedere e credo che tra qualche secondo perderò i sensi.
Sto per abbandonarmi quando, improvvisamente, mi sento libera. Respiro nuovamente.
Mi rendo conto che lui, non è più sopra di me.
Mi volto per vedere Janet che abbraccia Logan, tremando nel suo abbraccio, indifesa, piccola, come lo ero io.
Alex mi guarda ed è come avere una boccata di vita. Viene verso di me e anelo il suo contatto.
《Stai bene?》mi accarezza il viso.
È successo tutto così in fretta che scarico la tensione e il terrore con una cascata di rigurgito e lacrime.
Lui mi tiene i capelli, non voglio che mi veda così ma adesso apparire bella non è una priorità.
Lo abbraccio spaventata e tremante ma con lui mi sento al sicuro. Non voglio che mi lasci mai più. Sento la sua presa salda.
《Ti prego stringimi》piango.
《Ci sono io, nessuno ti farà più del male Sam, te lo prometto》. Sento la sua mano che mi accarezza la schiena mentre l'altra è tra i miei capelli. Il suo profumo mi ricorda che sono davvero qui con lui.
Cole e Liam tengono fermi Derek e il suo amico, mentre Logan e Alex decidono di dargli una bella lezione scagliandosi contro di loro  prendendoli a pugni.
Vedo il loro sangue colare ma non voglio che si fermino, stavano per violentarci e se lo meritano.
《Ma che succede? Smettetela. Alex fermati》. È Travis, spuntato dagli alberi che tenta di fermare suo fratello, troppo preso dal vendicarsi di quel bastardo. Io deglutisco a fatica e non provo compassione a vederlo inerme lì per terra, ridotto ad un ammasso di sangue, perché quello che avrebbero voluto farci è raccapricciante.
Piango in silenzio e Janet fa lo stesso.
《Adesso basta, andiamo via》.
Travis deve strattonare via Alex dal corpo di Derek per fermarlo dal prenderlo a calci, anche quando ormai è a terra.
Alex si slaccia dalla presa di suo fratello. Ha le nocche insanguinate e vi si è formato anche un taglio.
《Che schifosi》ringhia.
《Lo so, ma non puoi ammazzarlo di botte》.
《Se lo meriterebbe》.
Sta per scagliarsi ancora sul corpo privo di sensi di Derek.
《Alex, basta》intervengo.
Lui si volta con il pugno a mezz'aria per fissarmi, e si ferma solo al suono della mia voce.
Mi ha difesa a sufficienza.
《Ti ha fatto del male》.
《Lo so, ma non puoi ammazzarlo》.
Lui mi prende di nuovo tra le braccia. Tutti insieme, in silenzio tombale, torniamo alle tende e spero che gli adulti dormano ancora altrimenti sarà un problema.
Per i prossimi minuti, che paiono infiniti, come lo spaventoso momento di poco fa, non faccio altro che rivedere quelle scene nella mia mente, le mani di Derek che si fanno strada sul mio corpo, senza chiedere il permesso.
《Come ci avete trovate?》domando ancora sconvolta.
Logan spiega che Janet gli aveva mandato un messaggio per avvertirlo e stavano venendo a cercarci.
Menomale che lo ha fatto. Senza di loro sarebbe successo il peggio.
Le domando scusa.
《Mi dispiace immensamente, se non avessi insistito non ci avrebbero mai aggredite》.
《Non è colpa tua Sam, solo di quei due schifosi. Niente gli ha dato il diritto di fare quello che stavano per fare》.
Mi sento alleggerita. Temevo ce l'avesse con me.
Alex decide di rimanere con me e Logan con Janet, almeno per un pò, dato che avrebbero dovuto dormire in tenda insieme, almeno per rispetto verso i genitori. Anche se credo che Logan voglia rimanere con Janet tutta la notte dopo questo terribile avvenimento e anche io vorrei che Alex rimanesse con me.
Non mi importa nulla del rispetto o di farci scoprire, voglio solo rimanere con la testa sulla sua spalla mentre mi passa le dita tra i capelli, stretta a sé. 
Rientriamo in tenda, accolti da Jack che dolcemente mi lecca le dita, ma non ho voglia di giocare con lui ora.
Io e Alex rimaniamo abbracciati senza dire niente, mentre ascolto il suono del suo cuore.
《Stai meglio?》.
Domanda dopo minuti interminabili.
Annuisco.
《Credo sia stata una domanda sciocca, scusa. Come potresti stare bene dopo una cosa del genere》. Stringe il pugno.
《Si meriterebbe la galera》ringhia adirato. Ha ragione, ma denunciare Derek e il suo amico sarebbe inutile, non ci sarebbero prove e non voglio che questo avvenimento mi turbi anche in futuro dopo tutto ciò che mi è già accaduto.
Non so quanto davvero possa stare bene, ma Alex mi fa dimenticare del terrore che ho provato.
Sento la sua vicinanza e non posso trattenermi dal baciarlo.
Lui si lascia baciare e schiude le labbra, ma senza fare nulla, non mi tocca neanche, forse per paura di una mia reazione.
Gli accarezzo le nocche.
《Ti fanno male?》.
Lui scuote la testa.
Continuo a baciarlo poi con foga e sicurezza gli vado sopra a cavalcioni.
Gli accarezzo i pettorali e gli sollevo la maglietta.
《Aspetta, sei sicura? Dopo quello che hai passato...》. Lo interrompo.
《Sono sicura》.
Lo bacio di nuovo e muovo i fianchi su di lui, anche se mi interrompe nuovamente.
《Non voglio che sia solo sesso》vedo il timore nel suo sguardo.
《Nemmeno io. Voglio stare con te, come una coppia》finalmente gliel'ho detto; è come se il peso che provavo fosse svanito, come se fosse stato solo frutto della mia immaginazione.
Appare incredulo.
Glielo ripeto per fare in modo che ci creda davvero, per fare in modo che sia vero.
Lui mi bacia animatamente. I nostri corpi sono nuovamente in sintonia.
《Non sai da quanto ho aspettato che lo dicessi. Non azzardarti mai più a farmi soffrire così tanto Samantha Logan; intesi?!》.
《Intesi》rispondo sorridente.
Sono ancora su di lui che in un gesto rapido si gira con me tra le braccia così da ritrovarmici sotto.
Mi lascia una scia di baci fino all'ombelico, mi accarezza la coscia e io mi beo di lui e del suo tocco, ingordo di me, però lui è dolcemente genuino, ci vogliamo entrambi in un modo che nessuno dei due sa spiegare.
Mi abbassa il pantalone e si posiziona tra le mie cosce e sento una vampata di calore, quando presto mi raggiungono i brividi dovuti al freddo dell'esterno, ma mi concentro solo sui suoi movimenti volti a stuzzicarmi le parti più sensibili.
Tremiamo entrambi, sia per il freddo che per ciò che proviamo l'una per l'altro. Mi scalda le mani.
《Sei bellissimo》dico incantata dalle sue labbra.
《Questo lo so》risponde sornione. Dev'essere pieno di sé in questo momento.
Si spoglia in fretta poi mi toglie le mutandine lentamente, gli piace aumentare l'attesa con dei baci sull'interno coscia.
Infila il preservativo.
L'avrà fatto almeno un milione di volte e mi esalta il fatto che lo faccia con sicurezza; aumenta la mia voglia.
Una volta sopra di me gli bacio ogni centimetro di pelle, gli disegno il contorno del tatuaggio con l'indice sconfinando in altri punti del suo corpo, passandogli le dita da un punto all'altro e anche al buio riesco a vedere le fossette che si creano quando ride.
Mi bacia la fronte, questo gesto mi fa sentire sua.
《Sei pronta?》domanda.
Io annuisco e lo accolgo dentro di me con una spinta, di cui probabilmente non ha saputo dosare la forza.
Fa ancora male, sento un bruciore e un pizzico ma non forte come la prima volta. Insieme gemiamo e quando il sudore agevola i movimenti godo di più.
《Sei bellissima》.
《Questo lo so》rispondo con un ghigno.
Lo stringo a me.
Lui mi prende una ciocca di capelli e le sa fa passare tra le dita, mi bacia desideroso il seno e aumenta l'eccitazione.
Entra ed esce freneticamente e io mi devo trattenere dal gridare il suo nome.
Entra in me un altro paio di volte poi insieme raggiungiamo il culmine.
Con i respiri ansanti, ci stendiamo stanchi.
《Wow》è tutto quello che ha da dire.
Mi abbraccia e mi copre per proteggermi dal freddo.
《Domani voglio trovarti accanto a me, così come sei》mette in chiaro.
Non ho intenzione di fare altrimenti.
《Non sparire》.
Quasi mi implora.
《Non sparirò》.
《Promesso?》.
《Promesso》.
Ha bisogno di sapere che ci sarò, non vuole perdermi di nuovo e nemmeno io voglio rischiare di perderlo. È una promessa che manterrò.
《Come facciamo con i tuoi? Se ci dovessero vedere》.
Lui sembra pensare a qualcosa poi esce fuori dalla tenda con indosso solo la coperta, e mi chiedo che cosa vorrà fare.
Dopo un minuto ritorna e annuncia: 《ecco fatto!》.
Si rimette accanto a me.
《Ho spostato la sveglia dei miei, suonerà prima la nostra, loro non si svegliano mai se non sentono la sveglia》annuncia fiero poi si sistema sul materassino gonfiabile su cui dovremmo dormire, e mi attira a sé. Il mio cuore esplode di gioia ogni volta che siamo vicini.
《Che genio, tesoro》le parole mi escono di bocca senza controllo e ce ne accorgiamo entrambi.
《Mi hai chiamato tesoro》ripete con gli occhi fuori dalle orbite.
Ho paura non gli piaccia o non sia abituato, credo che per lui suoni strano, ma dopo esserci detti "ti amo" non credevo che un vezzeggativo suonasse strano.
《Non va bene?》.
《No è fantastico...amore》.
Mi sento rassicurata.
Mi da un ultimo bacio, poi dopo un paio di minuti sopraggiunge il sonno.
Riesco solo a pensare che domani mattina mi sveglierò accanto a lui......

𝑷𝑬𝑹 𝑺𝑬𝑴𝑷𝑹𝑬 𝑻𝑼𝑨حيث تعيش القصص. اكتشف الآن