Papà, arrivo!

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Gironzolo per casa senza fare niente, ho finito i compiti, i Montgomery sono a fare delle commissioni, Alex sembra come invalidato da giorni ormai, mentre cerca di abituarsi al fatto che debba stare il più attento possibile a non peggiorare le condizioni della spalla, (e non sembra dispiacersi molto nello stare fermo dalla mattina alla sera con l'unico obiettivo di fare zapping tra i canali), non sta venendo neanche a scuola per il momento; Liam invece è fuori città da alcuni parenti, Lydia ha iniziato un tirocinio molto impegnativo perciò parliamo poco ultimamente e Janet è uscita con Logan.
Mi affido alla compagnia di Jack, che mi coccola anche fin troppo.
È stravaccato ai miei piedi e si diverte a mordicchiarmi le pantofole.
Rido divertita.
《Mi costringerai a comprarne altre》gli solletico la pancia, alche lui fa un piccolo abbaio, poi piano piano si dirige verso la sua ciotola per richiedermi da mangiare, ha sempre fame.
È sterilizzato perciò devo stare attenta a dosare bene le quantità da dargli.
《Va bene, hai mangiato ore fa, solo un pò di pappa》dico come se fosse un bambino, lui scodinzola e piagnucola mentre io faccio una serie di "aww" di commozione.
Adoro quando mi guarda con quegli occhietti piccoli e adorabili, ogni volta che mi fa delle richieste, come mangiare o giocare. Sembra un peluche e da quando è qui non faccio altro che coccolarlo, passando la maggior parte del tempo insieme. Mi fa compagnia, anche se è da una settimana che ho sempre Alex intorno, ora che sta a casa; assolutamente non mi dispiace. Ridiamo, scherziamo, parliamo, ci baciamo, quando Jack ce lo permette.
Alex pensa che sia geloso di me: "vuole tenerti tutta per sé adesso", ripete sempre in tono lagnoso e io rido; non credevo volesse rivaleggiare con un cucciolo di cane.
《Sei così dolce, come si può resisterti?!》continuo mugolando.
《Ti sei rincretinita Sam! Parli da sola?》urla Alex dal piano di sopra.
《Parlo con Jack, visto che sei sparito in camera tua》avverto.
Lui non risponde. 
《Ora è lui il mio preferito》continuo provocandolo.
《Non sono geloso》lo sento dire. 
《Mhh, certo. Tanto preferisco lui a chiunque ormai》aggiungo.
Lo sento fare dei versi, come dei grugniti. Mi diverte prenderlo in giro.
Ora che ci penso, è chiuso in camera da circa due ore ormai, e non so neanche cosa stia facendo. 
Decido di andare a controllare come stia, dato che ora che non può muovere la spalla non si solleva nemmeno un calzino, non che prima lo facesse, del resto.
Metto il cibo a Jack, lo accarezzo, lo ripongo nella gabbietta e salgo di sopra.
D'istinto apro la porta della sua camera e lui è seduto alla scrivania e non appena mi vede chiude di fretta il computer.
《Sam!》sembra sorpreso nel vedermi.
《Ho interrotto qualche momento...intimo?》domando a disagio.
Lui sembra agitarsi.
Si gratta la nuca.
《Ehm, no, stavo solo guardando...una cosa》svia l'argomento, imbarazzato e balbettante.
Alzo le mani.
《Ho capito, puoi dirlo. Lo so che a voi maschi piace guardare i video spinti》scoppio a ridere e con impaccio entro in camera sua.
《Abbassa la voce》si alza e chiude la porta.
《Guarda che non c'è nessuno》gli faccio notare.《Tranne Jack. E non credo che a lui interessi se guardi quei genere di video》rido ancora.
《Vuoi dire i porno!》.
《Si, volevo essere galante》.
Lui fa una smorfia divertita.
《Fatti gli affari tuoi, che ti importa se guardo o meno i porno》.
Sembra altrettanto impacciato.
Io che riesco ad imbarazzare Alex, è una cosa buffa!
《Infatti non mi importa.
So solo che sei diventato rosso pomodoro》contesto ridendo e pizzicandogli una guancia. Lui mi prende a sé e mi bacia.
《Non è affatto vero, quella in imbarazzo sei tu principessa》risponde baciando ora la punta del mio naso e questo mi fa balzare a tre metri da terra. Provo un'enorme confusione ma piacevole.
Mi sento così bene nelle sue braccia che non ne vorrei fare più a meno.
Questi suoi gesti affettuosi mi sollevano da ogni briciolo di malinconia.
Credo di star arrivando a comprendere che io voglio Alex, lo voglio accanto a me, voglio sentire la sua vicinanza. Ne sono sempre più convinta. Non so cosa significhi, forse che ne sono innamorata?
Mi siedo sul suo letto e mi guardo intorno, fisso la sua spalla ancora fasciata, ormai sono passate quasi due settimane e ogni giorno, dopo la fine delle lezioni, si reca sul campo ad osservare dagli spalti gli allenamenti dei suoi amici, e io alcune volte lo accompagno.
Non capisco perché si voglia torturare in questo modo.
《Come stai? E non intendo solo fisicamente》.
Lui viene a sedersi accanto a me.
Tira un sospiro.
《In realtà, avrei bisogno di una bella corsa, o di un pugno sul sacco da boxe. Io non riesco a stare fermo per troppo tempo, ho voglia di correre. Non ce la faccio più a vedere gli altri allenarsi, mi sento impotente...e sono passati solo dieci giorni》ammette in un lamento e chiude la mano a pugno.
Posso capire quello che si prova.
Mi sono sentita impotente anche io, anche se ho provato un dolore molto più grande del suo, ma non sminuisco ad ogni modo i suoi stati d'animo. La tristezza e l'angoscia sono le peggiori sensazioni che una persona possa provare.
《Passerà, tutto passa》gli poggio una mano sulla schiena; è strano sentire questa frase dalle mie labbra.
《E non sei impotente, sei solo Alex, e tornerai in campo più forte di prima》lo incoraggio.
Lui mi sorride, il suo viso è vicino al mio e nuovamente mi bacia. Solitamente lo fa sempre inaspettatamente, ma questa volta sapevo l'avrebbe fatto. Ogni volta che avvicina le sue labbra alle mie, il mio cuore sussulta.
Mi lascio trasportare dalla passione.
Mi piace baciarlo, mi piace come lui lo fa e come mi fa sentire: distaccata dalla realtà, serena, ma anche malinconica al solo pensiero che poi ci staccheremo.
Mi cinge il fianco con l'unica mano che può usare. Mi bacia il collo poi mi adagia piano sul letto.
Mi rendo conto che sono stesa sotto di lui.
Ritorna a baciarmi il collo e non nego che quando ha staccato le sue labbra per farmi stendere avrei voluto che non interrompesse il contatto con la mia pelle.
Sento il suo alito caldo su di me e mi basta ad estraniarmi dalla realtà. Un debole gemito esce dalla mia bocca. Mi piace così tanto quello che provo.
Lui mi stringe il fianco e io come se già sapessi cosa fare mi avvinghio al suo corpo. Mi beo dei suoi baci e delle sue carezze.
Io e lui così, credo che sia la sensazione più bella che abbia mai provato e vorrei vedermi da fuori per provare più intensamente quello che già sento.
《Sam》dice sussurrando, anche lui con un gemito.
《Ti ho fatto male?》domando.
Lui scuote il capo.
《No, anzi. Però abbiamo un ospite》dice ridendo. Io mi sporgo oltre la sua spalla aitante e scorgo solo due occhietti vispi e due orecchie marroncine, associate ad un debole lamento. Jack vuole salire sul letto ma è troppo piccolo per riuscire a saltare.
Rido fragorosamente.
Mi sposto da Alex solo per aiutare Jack a salire sul letto, non appena è tra le mie braccia prende a scodinzolare di nuovo.
《Credevo di aver chiuso la gabbietta!》rido mentre mi lecca la faccia.
《È da per tutto questo diavoletto. Credo sia geloso di te》.
《È solo un cagnolino, vuole le coccole》. Jack inizia a sbadigliare, credo abbia sonno e la sua intenzione è di dormire sulle mie gambe.
《Come ha fatto a salire le scale?》domanda lui accarezzandolo.
Faccio spallucce.《Evidentemente avrà captato che ci stavamo divertendo e voleva partecipare anche lui, è molto determinato il mio cucciolo》osservo.
《Ah, bene. Allora ti stavi divertendo!》esclama con fare sensuale ed espressione allusoria.
Più che divertimento ho provato godimento direi.
Balbetto un pò, poi Alex si precipita nuovamente su di me ed io ripongo Jack, ormai ronfante, sul tappeto morbido di camera mia, sotto lamentela di Alex.
Non appena torno in camera sua mi afferra per la vita e mi solletica, poi ricadiamo sul letto, quasi non so neanche come abbiamo fatto.
Mentre ci baciamo, lui passa un dito sulle mie labbra, contornandole, ed impazzisco, poi mi solleva poco la maglietta per infilare una mano, mi corre un brivido e ho come un fremito sapendo che vuole arrivare con le dita alla mia intimità, provo a lasciarlo fare, inizia ad intrufolarsi sotto gli slip e penso che non so cosa aspettarmi, quanto o se mi piacerà perché è la prima volta in assoluto di tutto. Mi sussurra all'orecchio un "sei stupenda" e mi viene d'istinto inarcare i fianchi per il piacere, ma quando lo sento eccitarsi tra le mie gambe, con tanto di gemiti, mi irrigidisco.
《Aspetta》dico come se avessi preso la scossa e lo sposto un pò da me.
Lui si ferma immediatamente.
《Che succede, ho fatto qualcosa di sbagliato?》. Vedo il suo sguardo confuso.
《No, è solo che questo non va bene》.
Mi alzo dal suo letto rossa in volto e mi ricompongo.
Lui sembra spaesato.
《Non siamo fidanzati, ci stiamo frequentando da poco e i tuoi potrebbero tornare da un momento all'altro e farlo sotto i loro occhi mi sembrerebbe irrispettoso》.
Mi vergogno così tanto che non riesco a fronteggiarlo.
《Li avremmo sentiti tornare e avrei chiuso a chiave la porta. Non bisogna essere per forza fidanzati per fare sesso》ammette.
Lo so, ma non credo di essere ancora pronta. Dovrei lasciarmi andare del tutto e non voglio ancora farlo.
《Sai perché non voglio andare fino in fondo? Perché ho paura che se lo facessi, forse in un momento sbagliato, o magari troppo presto, tutta la voglia che abbiamo adesso di conoscerci scomparirà. Ho paura che ti annoierai》confesso.
Lui mi guarda un pò scioccato. Mi volto di spalle.
《Sam, quante volte devo dirti che non sarà così. Se fossi stato l'Alex di tempo fa mi sarei annoiato e mi sarei annoiato anche di intraprendere questa cosa tra di noi, e non avrei avuto bisogno di aspettare te perché mi sarei cercato una ragazza disponibile e se non l'ho fatto vuol dire che provo davvero qualcosa》.
Si, me lo aveva già detto. Mi ha confessato di ricordarsi della sera alla festa, di quello che mi aveva detto, e spero che abbia preso atto del peso delle sue parole.
Mi sono sentita sollevata quando me lo ha detto.
《Era solo un'osservazione. Non voglio pressarti. Spero solo che le cose tra noi non cambino》aggiunge 
Lo spero anche io.
《Vuoi ancora parlarmi oppure mi eviterai come fai ogni volta che tra noi succede qualcosa?》.
Finalmente mi giro a guardarlo.
《No, ti parlerò ancora e faremo come se nulla fosse successo. Continuerò a volerti bene》sorrido.
Lui sta cercando di capire se sia seria, arrabbiata. Credo di essere solo perplessa al momento. Proprio come lui ho paura di comprendere i miei veri sentimenti, di accettarli, esternarli e forse sono quella più confusa dalla situazione ma non posso negare che il momento di poco fa mi ha trasportata in un'altra dimensione, ultraterrena. Sono solo troppo razionale per lasciarmi andare.
《Volermi bene?》domanda con un'espressione stranita.
Non avrei di certo detto di amarlo, non so bene cosa provo, di certo più di un semplice legame amicale ma non so se si possa già definire amore.
《Ti lascio ai tuoi video》concludo poi esco dalla stanza, raggiungendo Jack che evidentemente si era accorto della mia assenza e prendendolo tra le braccia mi stravacco sul letto di camera mia.
Io e Alex non parliamo più fino a cena, dove noto sui volti di Jason e Megan, una curiosa contentezza. Sembra che vogliano dirmi qualcosa che hanno sulla punta della lingua ma forse è solo una mia impressione.
《Alex, perché non dici a Sam della tua sorpresa?》propone Jason con un sorriso che parte da destra a sinistra.
Allora non mi ero sbagliata!
Il cuore mi balza nel petto.
《Che sorpresa?》.
Mi volto immediatamente verso Alex. Ha lo stesso sorriso di suo padre poi infila le mani nelle tasche e...
《Ho comprato i biglietti per New York, andiamo a trovare tuo padre》.
Ci vuole qualche attimo per comprendere ciò che ha detto, poi realizzo che in mano ha davvero due biglietti aerei per New York.
Mi metto le mani sul viso poi esplodo in un urlo di felicità.
Ultimamente mi ha riservato fin troppe sorprese, una più bella dell'altra. Andrò da mio padre, che non vedo da mesi e che mi mancava ogni attimo di più.
So che potrei non rimanere contenta della visita, perché probabilmente neanche mi riconoscerà, ma il solo fatto di rivederlo non mi fa stare nella pelle.
Vorrei saltare da quanto sono esaltata, gridare dalla gioia.
Alex ha fatto questo per me, ancora. Mi piace il suo modo di prendersi cura di me.
《Alex, non so cosa dire》.
Mi avvinghio a lui e lo stringo forte a me. Lui fa lo stesso.
È così bello trovarmi nel suo abbraccio, sentire le sue mani sopra di me. Una grande parte di me ormai è occupata dal pensiero di lui. Ha detto di volermi, e lo sta dimostrando.
《Ma come hai pagato i biglietti? Costano molto in questo periodo》.
《Di questo non devi preoccuparti》mi strizza l'occhio.
Infondo, i soldi delle gare servono a qualcosa!
《Non dovevi. Perché lo hai fatto?》. Lo apprezzo, ma erano pur sempre soldi suoi.
Lui tira su le spalle.
《Tesoro, te lo meriti》dice Megan emozionata. Intanto Jack, avendo compreso l'esaltazione del momento, viene verso di noi, curioso.
Sorrido a tutti loro, sono al settimo cielo anche se devo essere pronta ad ogni evenienza. So che potrei trovarlo migliorato come peggiorato, ma le brutte sensazioni vengono offuscate dal pensiero di poter rivedere papà, che in qualsiasi stato si trova, è ancora con me.
《Per poco non stavi per scoprirmi oggi》ridacchia.
Capisco che quando sono entrata in camera, non era un film erotico che stava guardando e d'istinto mi metto a ridere.
《Partiremo questo weekend, non possiamo saltare parecchi giorni di scuola》.
Mi basterebbe anche un solo secondo con mio padre, solo per rivederlo, e un intero weekend mi sembra ancora impossibile da credere.
Aspetto con ansia che arrivi il momento di partire.

𝑷𝑬𝑹 𝑺𝑬𝑴𝑷𝑹𝑬 𝑻𝑼𝑨Where stories live. Discover now