La gara

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Alex mi lancia un ultimo sguardo compiaciuto a cui io rispondo con uno infuriato e imbronciato e si infila con sicurezza nella macchina, come se lo avesse fatto un centinaio di volte prima di adesso, e probabilmente sarà così.
Mi sento all'interno di un film e quello sguardo è stato talmente disorientante che per un attimo ho pensato che tutto questo fosse entusiasmante. Okay, non solo per un attimo. È come se il brivido che prova Alex, lo avesse trasmesso anche a me con una sola occhiata.
Ma come posso accettare una cosa del genere quando, per un ingiusto caso della vita, mia madre è morta proprio su un'auto.
Dovrei permettergli di rischiare la vita? Dovrei fermarlo, lo so. Però non posso spifferare a nessuno di questo posto altrimenti andrebbe nei guai la sua famiglia.
Ritorno a prestare attenzione alle auto sulla linea di partenza. Subito Hailey raggiungere il suo fidanzato e inizia a fare il tifo per lui con una voce stridula, sembra una gatta che fa le fusa. Una groupie si posiziona al centro della pista tra le due auto sfidanti.
In una Alex, nell'altra un ragazzo che non ho mai visto ma che sembra non essere americano, comunque io mi concentro su Alex, anche se si vede poco e niente siccome è in lontananza e la sua auto ha i finestrini oscurati e tirati su. 
Incrocio le braccia sia per ripararmi dal freddo che per il nervosismo. Non dovrei permettere tutto questo. Inizio a sudare, colpa dell'inquietudine. Non mi tranquillizzerò fino a quando non vedrò Alex scendere da quella macchina sano e salvo, così potrò tornare a provare astio nei suoi confronti.
"Sai che non è vero" mi corregge il cervello.
《Dai, ammetti che attendi l'esito finale, ti interessa, altrimenti te ne saresti già andata》incalza Cole.
《Sono qui solo perché ormai vi ho scoperti e perché quando Alex uscirà da quella macchina, trionfante o meno, gli aspetta una bella ramanzina》dico continuando ad essere imbronciata.
《Che noia! Non sei mica sua madre. Goditi un pò la vita》continua lui.
Non so se direbbe così se avesse passato ciò che ho passato io, anche se non lo sa nella mia mente penso che vorrei prenderlo a schiaffi per ciò che ha detto. Gareggiare è pericoloso, insensato e per cosa poi? Per qualche soldo? Per quel momento di fama? Rischiare la vita per questo non è contemplabile. E non significa godersi la vita ma essere incoscienti.
Non riesco a pensarla diversamente, non dopo quello che mi è successo.
Okay, ammetto che può darti quel brivido di vita e la scarica di adrenalina, ma una volta in una bara nessuno avrà più nulla di tutto ciò.
Scuoto la tesa e mi zittisco.
Janet si sposta un pò più avanti per vedere meglio ed io la seguo.
La ragazza groupie con un pantaloncino striminzito e un top nero, improvvisa un piccolo balletto in mezzo alla pista improvvisata poi da il segnale sparando in aria un fumogeno rosso e i due partono un millisecondo dopo. Al "via" il mio cuore si ferma per un attimo e il fiato mi si mozza in gola.
Spero che vada tutto bene.
Non voglio immaginare quanto le persone scommettano sugli sfidanti e se nel peggiore dei casi la polizia dovesse scoprire tutto questo.
La cosa più orribile è che io ne sono complice.
Alex, seppur sia partito di scatto seguito dal rombo assordante del motore, sta a distanza dall'avversario e quest'ultimo accelera durante la curva mentre Alex esegue una manovra di drifting che sembra rallentarlo.
《È davvero bravo》ammette Janet trasognata ed effettivamente non posso negarlo. Il rombo della sua auto però sembra truccato; ma infondo, non c'è nulla di legale qui. 
《Si ma non capisco perché sta dietro all'avversario》constato. Continua a tenersi a debita distanza e ad accelerare un paio di volte.
《È una tattica, all'ultimo accelera per tagliare il traguardo》risponde lei e mi stupisco che sappia una cosa del genere. Avrà visto troppi film!
Il percorso aveva solo una curva, Alex nuovamente accelera di poco e si mette alla pari del ragazzo.
Mentre sono intenta a guardare la gara Liam mi nota e viene verso di noi, non l'avevo visto ma era ovvio che ci fosse anche lui. Il suo amico ha bisogno dei suoi bracci destri.
《Voi che ci fate qui? Alex ti ha coinvolta in questa situazione?》domanda incredulo.
《No, l'ho scoperto da sola pochi minuti fa e anche se adesso sto guardando la gara sappi che non sono assolutamente d'accordo》metto subito le cose in chiaro.
《Io non gareggio》si affretta a rispondere ma a me non interessa, già il fatto di essere qui è abbastanza; fare il tifo per lui, scommettere...è illegale.《Quella non è la sua macchina, gli sfidanti gareggiano con delle auto in cui il motore è stato ritoccato per renderlo migliore》.
Aggiunge Logan comparendo dietro di me e questa notizia non può che peggiorare la situazione, anche se già lo avevo dedotto da sola.
《Vuoi dire "truccato"》ringhio e lui alza le spalle come se niente fosse successo.
Ciononostante, invece di andare via, ritorno con gli occhi sulla gara, ad ogni spinta, ogni manovra i miei occhi si spostano da un'auto all'altra mentre il mio cuore accelera il ritmo insieme a queste ultime. Fin'ora pare stia andando tutto liscio.
Alex continua imperterrito, sempre qualche metro più indietro. Il percorso è quasi finito, l'avversario da gas e così fa anche Alex ma dal motore della sua auto esce una scia di gas e delle scintille, fa qualche altra manovra in cui si contende la pista con il suo avversario, che cerca di tagliargli la strada ma con qualche altra manovra di drift Alex riesce a cavarsela, poi come aveva detto Janet, taglia il traguardo sotto gli occhi stupiti dei presenti, accelerando sul finale.
Ha vinto superando di molto l'altro ragazzo e non appena esce dall'auto posso vedere la sua espressione trionfante e vincente.
Io ho boccheggiato fino all'ultimo secondo, ora posso tornare a regolarizzare il respiro.
Non credevo che fosse una gara così difficile ma soprattutto non credevo che sarei riuscita a resistere tanto da finire di guardare.
Alex rientra nella macchina e ritorna al parcheggio, alche tutte le persone si parano davanti all'auto per acclamarlo e lui si vanta aprendo i finestrini, sorridendo e ringraziando tutti i presenti come fosse una star appena arrivata sul red carpet. Non mi stupirei se gli chiedessero l'autografo.
Parcheggia con una rapida mossa e poi esce tronfio dalla macchina. Hailey gli si butta addosso dandogli un bacio schioccante ma lui la allontana e sembro essere stata l'unica a notarlo. La folla è in visibilio e chi ha scommesso si appresta a passarsi i soldi di mano in mano.
Da ciò che dicono i presenti, Alex è uno dei migliori e sarebbe stato sciocco non scommettere su di lui.
Sto per andargli incontro quando Liam mi blocca.《Io non gareggio Sam, te lo ripeto, aiuto solo gli sfidanti con i motori, li aggiusto e...diciamo che sono piuttosto bravo con i ritocchi》spiega. Credo abbia paura di essere giudicato ma purtroppo non ne posso fare a meno. Questa situazione è abbastanza sconvolgente. Per di più lui conosce la mia situazione e non dovrebbe approvare una cosa del genere.
《Liam questo è sbagliato》concludo di fretta e mi dirigo verso Alex che sta ricevendo il ricavato.
Subito mi nota e si avvicina sorridente e spavaldo come suo solito; mi piazza un braccio intorno al collo e fa passare il suo sguardo su di me. 《Hai visto, sono stato straordinario》si vanta.
Hailey si mette tra di noi per dividerci. Guarda entrambi con disappunto e circospezione.《Tu che c'entri in questa situazione? Possibile che stai sempre in mezzo!》gracchia con la sua vocetta stridula.
Alex se la scrolla di dosso per la seconda volta ed io ne approfitto per parlargli.
《Ti rendi conto che guadagni soldi sporchi e rischi la vita, più di tutto. Non sei in un film di fast and furious, qui nella realtà o si viene messi in galera o si muore》sbotto.
《Ti preoccupi per me?》domanda incredulo.
《Certo, Alex》.
Rimaniamo a fissarci e nel mio sguardo spero che legga il mio dissenso. Mi sorride apparentemente senza motivo.
《Non smetterò Sam, tu fa quello che vuoi; puoi venirmi a vedere alle gare e tifare per me oppure rimanere a casa, ma non dire nulla ai miei per favore》.
Noto che me lo chiede gentilmente, forse pensa che con la gentilezza faccia breccia nel mio cuore e che mi convinca a non spifferare niente.
《Non potrei mai fare qualcosa che comprometta i tuoi. Ma sappi che lo faccio solo per loro》chiarisco.
《Pff, come no! Non ci credi neanche tu》risponde esaltato, poi si avvicina al mio orecchio.
《So che ti sono piaciuto. Ho visto come eri concentrata piccola》sussurra, ostentando sicurezza come suo solito. Per un secondo le mie energie vengono meno e penso solo al suo alito contro la mia pelle e al suo corpo così vicino al mio.
Ogni volta che Alex mi sta accanto, sento come un brivido.
Sto impazzendo.
Credo di star diventando troppo suscettibile alla sua presenza, o peggio, me ne sto abituando.
Vorrei ribattere ma Hailey ci interrompe chiamando Alex, la sua espressione è torva, lui poi le si avvicina e lei festeggia come se la vittoria fosse sua.
《Sei il migliore amore, anche se dovresti cambiare tattica. Non credo che questa cosa dell'accelerare all'ultimo secondo possa funzionare per sempre》grida lei, così lui la zittisce e vedo che scuote il capo.
《Finché vinco tu non devi preoccuparti. Lascia fare a me micetta》dichiara, poi si baciano sguaiatamente, alche sto per vomitare.
《Allora, cosa vuoi fare adesso? Sbronzarti fino a domani sera》ridacchia lei.
《No, credo che andrò a casa. Sono stanco. Vieni》la allontana, poi vedo che torna verso di noi.
《Accompagno Hailey a casa, tu aspettami qui..tra poco si va a festeggiare》dice compiaciuto.
Non capisco perché le abbia mentito. Forse non riesce a sopportarla più nemmeno lui, ed è strano dato che insieme sono la coppia più fastidiosa dell'universo.
Non so perché ma faccio come dice mentre si allontana verso la moto.
Liam viene nuovamente verso di me.《Quindi ti è piaciuta la gara?》domanda, dopo di che incrocio le braccia e lo guardo poco contenta.
Mi poggia la mano sul braccio ma io mi scanso, nei suoi occhi leggo la delusione.
《Mi perdonerai?》.
Non posso odiarlo, dopotutto lui non gareggia, ma credevo che avesse capito il motivo del perché sono contro.
《So che tutto questo probabilmente ti ricorda dell'incidente, ma io non c'entro niente. Alex vuole semplicemente il nostro sostegno》.
《Si ma gli trucchi il motore. Non pensi al fatto che potrebbe finire male per lui?》.
Annuisce, rammaricato.
Non voglio passare per la mamma di turno, ma così facendo incoraggiano questa bravata.
《Lo faccio solo perché mi piacciono i motori e perché Alex me lo ha chiesto. Gareggia da un pò ormai, è bravo. Comunque non è niente di serio, gli sfidati sono tutti adolescenti competitivi, nessuno rischia davvero di farsi male》.
Alzo un sopracciglio in segno di dissenso.
《Se lo dici tu!》dico scettica.
Ma non mi va più di discutere, non sono bambini, Alex può fare quello che vuole consapevolmente.
Janet arriva in compagnia di Cole e Logan, entusiasta parla della gara con i ragazzi e io sono letteralmente scioccata.
Pensavo che almeno lei avesse un minimo di senno.
《Me ne intendo abbastanza di drifting, Alex è stato bravo》commenta con molta enfasi. Probabilmente si sente a suo agio sapendo che per la prima volta qualcuno di popolare le parla e magari la considera, senza prendersi gioco di lei. Posso capirla ma dovrebbe essere anche spaventata dal fatto che dei ragazzi della nostra età si intrattengano con questo tipo di attività. E se Alex esagerasse, perdesse il controllo e si inserisse in brutti giri?
Okay, calma Sam!
Meglio non affrettare le cose.
《Wow, sei forte》le risponde compiaciuto Logan poi si rivolge a me.《Sam la tua amica è forte; ed io che pensavo fosse una nerd noiosa》ridacchia.
Perché tutti pensano che i nerd siano noiosi? Sono stereotipi da film. Comunque, non è questo l'importante quanto che sono coinvolta in questo casino.
Io gli sfodero un sorriso falso poi guardo lei di traverso ma è troppo contenta per accorgersene.
Cos'è, si è fatta nuovi amici?!
Non faccio in tempo a pensarlo che il gruppo ci invita a festeggiare la vittoria.
《Andiamo in un locale vicino alla spiaggia, sarà pazzesco》ammette Cole. Sono tutti troppo su di giri.
Solo a me questa situazione sembra un'enorme sbaglio?!
È come se vivessi in un sogno, anzi in un libro. Se accettassi sarei ancora più complice.
《Quindi voi non siete minimamente preoccupati che io e Sam abbiamo scoperto il vostro segreto?》domanda Janet.
《No perché non credo che ne tu ne la dolce sorellina di Al possiate rivelarlo a qualcuno, tu sei troppo presa dalla situazione e la qui presente Samantha non metterebbe mai nei guai Alex, ne tantomeno la sua esemplare famiglia...poi guardate quante persone che ci sono qui, ci conoscono tutti, siamo i più popolari della scuola, se dovessimo finire nei guai non sareste le uniche a conoscere i nostri nomi》risponde Cole disinvolto. Direi che ha fatto bene tutti i calcoli. Probabilmente è più bravo in queste macchinazioni che a fare i compiti.
Janet sembra entusiasta, anzi lo è, e accetta l'invito con occhi spalancati. È contenta come una bambina che ha appena ricevuto il suo regalo preferito. Io la prendo per un braccio e faccio in modo di allontanarla dagli altri.
《Hey, vuoi ritornare con la testa sulle spalle...sarò anche una guastafeste ma ti rendi conto di quello che fanno?》ringhio snervata.
Forse dovrei stressarmi meno, ho già troppi pensieri per la testa. Solo che non riesco a fare a meno di pensarci, Alex fa parte della mia vita, ormai.
Giusto?
Lei incrocia le braccia e sbuffa.
《Lo so che questo non è giusto ma, vedi, i ragazzi, adesso mi trattano meglio, potrebbe anche essere un'occasione per fare amicizia ed integrarci veramente in un gruppo, di persone popolari per giunta》.
Non posso credere che stia dicendo veramente queste cose, non deve appoggiare la causa solo per entrare nel gruppo di Alex che fino a due secondi fa la considerava una sfigata invisibile. Non può veramente credere alle parole che dice, ed io non pensavo che le importasse davvero. È un concetto superficiale voler approvare le azioni di persone che ti hanno sempre ridicolizzata solo per far cambiare idea su di te.
Io rimango zittita per un momento e lei si allontana dicendomi di volerci pensare e va verso il gruppo per parlare ancora della gara. Sembra che sia diventato il nuovo scoop del secolo, ovunque da ogni bocca dei presenti escono le parole "Alex" e "vincente".
Neanche fosse una divinità.
Tutto questo è ancora più irritante.
Io rimango ad osservarli chiacchierare in disparte finchè dopo alcuni minuti arriva Alex.
La celebrità di turno!
La folla inizia a disperdersi come se tutto d'un tratto non ci fosse più traccia di ciò che è successo poco fa, come se l'attrazione principale avesse chiuso.
Tutti i suoi amici si dirigono alle loro auto come se stessero aspettando solo il re della serata.
Janet va con Logan ed io li guardo sbigottita, non so neanche dove la stia portando. Sono sicura che la mia espressione inebetita sia simile a quella di chi ha appena scoperto che il suo conto in banca è stato prosciugato.
Mentre gli altri vanno alle auto, Alex viene verso di me.
Io mi precipito subito al cellulare e compongo il numero di Janet.
《Vuoi farmi la ramanzina?》risponde senza neanche dire "pronto".
《No, voglio solo sapere dove vai. Credevo che volessi rimanere a casa a guardare un film, per la cronaca》.
La sento ridacchiare ad una battuta di Logan.
《Si, quello era prima. Comunque tu va con Alex, andiamo a festeggiare》lancia un gridolino.
《Per favore, sta attenta. Almeno hai qualcosa con cui difenderti?》.
《Difendermi? Da chi?! Sta tranquilla Sam, rilassati. Ci vediamo dopo》riattacca.
Fantastico! Ringhio spazientita.
Alex mi saluta con un cenno, sghembo e tronfio.
《Eccoti qui. Dove hai lasciato la tua bella? O forse dovrei dire la bestia》lo schernisco.
Alza gli occhi al cielo.
《A casa. Non mi andava di sopportare la sua euforia per stasera. Al contrario di qualcun'altro lei è fin troppo vivace》. So perfettamente che si riferisce a me intendendo dire che sono troppo rigida. Ma non ho alcuna intenzione di fargli capire il contrario infatti. La situazione non mi piace e se non parlerò è solo per i suoi genitori, che tra l'altro subirebbero un enorme dispiacere. La cosa più assurda è che a ripensarci, Travis, suo fratello maggiore e quello con del senno, almeno così credevo, sa tutto quanto. 
《Giusto, il tuo momento di gloria non deve essere intaccato da nessuno e deve essere ricordato con una bella sbronza secolare》.
Lui sbuffa vivamente.
《Sam, sei troppo pesante. Un macigno. Te lo hanno mai detto?》.
Incrocio le braccia, ormai come un marchio di fabbrica.
《Si, ma non mi interessa...se si tratta di...》prima che possa finire di parlare, mi zittisce gettandosi nuovamente su di me, intrappolandomi nella sua presa.
《Non mi hai risposto alla domanda》commenta ed io lo guardo interrogativa, non mi sembra abbia fatto una domanda.
《Ti è piaciuta la gara?》.
Perché vuole per forza che gli dica di si? È già abbastanza gasato così com'è, non credo che gli darò questa soddisfazione.
《Se ti rispondessi cambierebbe qualcosa?》di solito odio quando qualcuno mi risponde con un'altra domanda ma stavolta lo faccio io.
Nel mentre ci dirigiamo anche noi all'auto. La stessa che ha usato per gareggiare. Non so per quale motivo ma ormai non faccio altre obiezioni ed entro quando lui mi apre la portiera. Non so dove voglia portarmi ma devo controllare Janet, almeno che non si faccia coinvolgere in qualche sciocchezza.
《Forse》risponde mettendo in moto e guardando la strada.
In pochi secondi la macchina raggiunge i cento chilometri orari e mi tengo stretta, irrigidendomi.
《Tanto ti farai lo stesso le tue conclusioni》ribadisco.
Guardo l'abitacolo, ha il tettuccio alzato ed entra una leggera brezza.
Il cielo è contornato di stelle.
Alex accelera ed io mi spavento, non me lo aspettavo.
Gli do un colpetto sul braccio e lui ridacchia.
《Che fifona!》.
Io incrocio le braccia e sfodero il mio broncio.
《Sai che non ho ancora del tutto superato la mia paura, almeno rallenta. È già abbastanza che ti stia seguendo in questa ridicola esperienza》.
Lui scuote il capo.
《Sei innervosita...non so, ma mi piace》continua a ridacchiare e mi fa innervosire doppiamente.
Mi piace. Che vorrà dire?
Non lo so ma mi fa sobbalzare il cuore.
《Pensa a guidare》rispondo.
Lui guarda avanti ma rimane con un sorrisetto stampato in volto che non so descrivere. Credo sia divertito dalla mia reazione.
Devo ammettere che la sua presenza ha un effetto su di me, non so ancora bene quale ma ce l'ha.
Dopo minuti di silenzio in cui stranamente non proferisce parola, stringendo il volante, decido di sbollire il nervosismo.
《Dove stiamo andando?》.
《In un posto》risponde vago.
《Quale?》insisto; Alex sa farmi salire il nervoso in un modo tutto suo.
《Adesso vuoi parlare?!》continua con la sua missione.
Ci rinuncio!
《Vuoi vedere una cosa?》.
Non oso immaginare a cosa si stia riferendo ma acconsento.
In meno di un secondo supera il traffico e compie due o tre manovre di drifting poi continua ad accelerare.
《Sei impazzito? Rallenta》ordino.
《Non ti sento》risponde ma so che finge. Mi stringo alla maniglia fino a far diventare gialle le mie nocche e chiudo gli occhi.
《Ti odio》grido.
Sa perfettamente che ho un trauma riguardo la velocità, e anche se crede che sia divertente per me non lo è.
All'improvviso sento la sua mano sopra la mia, la stringe e non sento più nulla. La paura, la preoccupazione, sono sparite. C'è solo la sua mano nella mia e la sua carezza delicata.
《Lasciati andare》sussurra.
Questo mi mozza il fiato.
Rimango a fissarlo, sicuro di sé con gli occhi sulla strada, questo mi rilassa e curiosamente faccio come dice. Allento la presa dalla maniglia e stringo la sua mano.
Lui fa lo stesso e si lascia stringere.
Forse inizio a fidarmi.
Forse Alex infonde più sicurezza di quanto credevo. Con la mascella contratta e l'espressione appassionata, mi rendo conto di essermi incantata a guardarlo. Mi piace guardarlo, non vorrei ammetterlo ma a volte sembra dipinto per quanto è bello.
Per un momento mi sento libera, il vento che mi scuote i capelli e mi accarezza il viso.
Alex si solleva in alto, con una mano guida e con l'altra tiene la mia, lancia un piccolo gridolino. Istintivamente sorrido e decido di imitarlo perciò mi slaccio la cintura consapevole di essere diventata completamente pazza e irresponsabile, ma lui riesce a farmi fare ciò.
Solo per quest'attimo non mi curo del pericolo e provo un senso di adrenalina.
L'aria sferzante e fresca mi picchietta il viso.
Sento un vuoto nello stomaco ma che allo stesso tempo mi riempie, sento i polmoni pieni di aria, di vita.
Posso capire cosa prova gareggiando ed ora lo provo anch'io: una scarica di vita, che mi fa sentire infinita, potente.
Quando si rimette giù lo faccio anche io, respirando a pieni polmoni. La scarica che mi ha provocato questo momento mi fa tremare le mani.
《Ti è piaciuto vero?》domanda lui, sapendo già la risposta.
《È stato liberatorio, ma sappi che sono ancora arrabbiata con te》.
So che è compiaciuto.
《Ora mi dici dove andiamo?》.
《Ci siamo quasi》.
Fa lo slalom tra le auto poi dopo qualche altro chilometro arriviamo davanti una discoteca e lui parcheggia l'auto nel parcheggio sotterraneo riservato.
Ovviamente, tutto gli sembra dovuto!
《Wow》è l'unica espressione che ho da dire.
Non appena arriviamo davanti al locale, scorgo una fila infinita. Il posto è mastodontico e l'edificio è completamente fatto in vetro. Già da fuori si sente la musica assordante che varia dalla tecno, al pop, al remixato.
Allungo il collo come fossi una giraffa, ma non vedo né Janet né i suoi amici. È impossibile che siano già dentro. Come minimo ci aspettano due ore di fila.
《Non entreremo mai!》.
《Relax Sam, conosco i bodyguard. O per lo meno, loro riconoscono il profumo dei soldi》risponde lui risoluto. Io credo di non comprendere, poi mi prende per un braccio e riusciamo a farci spazio tra la folla finché qualcuno non ci ricaccia indietro.
《Ci siamo prima noi, stronzo》ringhia un tizio, che in effetti non ha tutti i torti.
Alex allora per evitare guai, decide di uscire dalla fila e fare il giro del locale, così da arrivare alle guardie di sicurezza senza rischiare di prenderci un pugno in un occhio.
Io rido.
《Il possente Alex che ha paura di fare a botte. Credevo che fossi così impavido da rispondere alla minaccia》lo schernisco, ma solo per prenderlo in giro. Non avrei di certo voluto che facesse a botte per entrare in una discoteca.
《Avrei potuto batterlo, non era così grosso. Solo che non avevo voglia di farmi sfigurare questo bel volto da un livido sotto l'occhio o da un taglio》risponde cercando di sembrare convinto.
《Quindi non escludi la possibilità che avrebbe potuto colpirmi!》.
Lui si volta innervosito.
《Certo, c'è sempre una leggera probabilità che in uno scontro entrambi si feriscano, e comunque mi avrebbe preso in contropiede ad ogni modo. Perché ti interessa?》.
Faccio spallucce.
《Sondavo la tua modestia》ghigno.
Lui sbuffa.
Subito dopo prende qualche centone e avvicinandosi alla security saluta l'uomo amichevolmente.
《Al, di nuovo da queste parti! Ormai sei di casa, socio》.
《Per forza, dove posso andare a festeggiare se non nel miglior locale della città》ride lui falsamente. Si sta ingraziando l'uomo. Anzi, direi che dalla loro confidenza, lo ha già fatto, e per di più questo è sul suo libro paga perché Alex gli porge la mazzetta e subito questo ci da il permesso di entrare.
Adesso capisco a cosa gli servivano i soldi e a cosa si riferiva prima in fila. Sono totalmente senza parole.
《Sembra una cosa da criminali》lo rimprovero.
《Sapevo che avresti avuto da ridire. Che ti importa, siamo entrati giusto? Quindi divertiti e goditi la serata》.
Attraversiamo un lungo corridoio scuro, sotto di noi il pavimento trema per quanto è alto il volume della musica. Già da qui arriva alle mie narici l'odore acre di fumo mischiato ad alcol, vomito secco di qualcuno che sarà stato troppo sbronzo e qualche marca di acqua di colonia maschile, tra cui quella di Alex che cammina a due centimetri da me.
Non ho ancora visto l'interno ma so già che questo posto non fa per me. Se ci fosse stata Lydia sarebbe impazzita a vedermi qui dentro.
Lo seguo nella sua camminata fiera fino ad arrivare nella sala da ballo. Un'enorme palla di cristallo è appesa al soffitto come nelle discoteche anni ottanta e al secondo piano ci sono i tavoli a cui arriva da bere in delle enormi bottiglie di champagne.
Le ragazze qui sono tutte fin troppo succinte e glitterate. Più svestite che altro.
Io e Janet, con maglia e salopette da nerd delle superiori, saremo le uniche fuori luogo, infatti non nego che provo un minimo di imbarazzo, anche perché appena entrata, qualche gruppetto di ragazze mi squadra da capo a piedi, sicuramente pensando a cosa ci faccia qui una come me.
Ad un angolo c'è una coppia che si bacia troppo animatamente, quasi sembra che stiano figliando in pubblico. Da un'altra parte più lontano qualcuno sniffa sostanze illecite. Il tutto contornato da gente euforica e frenetica che balla, scalpita, grida, fuma e beve.
È tutto troppo qui dentro. Tutto sovraccaricato di rumori, luci, colori. Ragazze vestite con strati striminziti di paillettes, cubiste ad ogni angolo che in cambio di soldi offrono balletti sexy e anche di più. Siamo praticamente in un nightclub.
Più mi guardo intorno e più mi rendo conto che vorrei andarmene.
Alex trova il suo geuppo, con loro c'è anche Janet, lei e Logan sembrano quasi affiatati.
Seguo Alex per non perdermi e quando arriviamo mi aggrappo sotto al braccio della mia amica.
Noto anche che si è cambiata. Si è tolta la salopette rimanendo con maglietta e pantaloncini.
《E i tacchi di chi sono?》domando stranita. Da quando in qua lei usa i tacchi?
《Della madre di Logan, ce li aveva in macchina》spiega.
《Oh bene! E ti piace qui?》dico con tono di rimprovero. Forse però non dovrei dato che non sono sua madre e non ho comunque il diritto di rovinarle la serata.
《Non ero mai stata in un posto del genere, in effetti è troppo confusionario e le escort sono un pò fastidiose, ma almeno abbiamo compagnia》indica i "fantastici quattro", quelli che fino a due secondi fa ci definivano delle nerd invisibili.
Io decido di tacere.
I ragazzi continuano a discutere della gara, alcuni hanno un paio di bicchieri in mano a testa e assaggiano ogni drink passandoseli di mano in mano, finché uno non arriva anche a noi.
Io ne sento solo l'odore, sembra vodka. 
《Lo bevi?》domanda Janet.
Scuoto il capo e glielo passo.
《Almeno non ubriacarti, mi sentirei responsabile altrimenti》.
《Non sei tu che la porti sulla cattiva strada》interviene Logan.
Appunto, sono loro. Però io l'ho coinvolta in questa situazione e se non avessi insistito per seguire Alex ora non saremmo qui.
《Già, sareste sul divano con una coperta addosso a piangere su "le pagine della nostra vita" come due sessantenni depresse》constata Alex.
Cavolo, credevo di aver solo pensato.
Janet fa un altro sorso poi mi porta a ballare in mezzo alla pista, come se poi fosse possibile muoversi con tutta questa mandria impazzita che si spintona l'un l'altro.
《Dai Sam, sciogliti》.
Inizia a muoversi a caso cercando di seguire la musica e presto Logan ci raggiunge per poi prenderla per i fianchi e iniziare una specie di lento al ritmo di alcol.
Io invece sono rimasta impalata.
Vorrei potermi sciogliere, ma ancora non ci riesco. Inoltre vedere loro due insieme mi turba un pò, lei non sembra neanche più la ragazza del primo giorno.
《Perché non ti svesti e balliamo insieme?》sussurra qualcuno al mio orecchio, non riconosco la voce, credo per colpa della musica troppo alta, ma sono quasi sicura che sia Alex. Mi giro di scatto pronta a rispondere a ciò che ha detto con una bella cinquina ma mi ritrovo di fronte un ragazzo, sicuramente sulla trentina, alto e muscoloso che mi guarda bavoso.
《No grazie!》rispondo allontanandomi, ma sento che mi afferra per il polso e stringe, poi mi attira a sé. Ha l'alito che sa di alcol, deve essere ubriaco ed anche molesto. Sussulto.
《Dai, non fare la difficile. Ci divertiremo, vuoi una caramella?》mi offre una pasticca e mi palpa il fondoschiena, ma io mi divincolo cercando di sfuggire alla sua presa, spaventata da quello che potrebbe farmi, quando in meno di un secondo, il suo corpo viene sbalzato via ad almeno un metro di distanza.
《Provaci di nuovo bastardo e ti spacco la testa》grida Alex con uno sguardo furioso, non lo avevo mai visto così arrabbiato.
Il tizio che si è ritrovato schiacciato per terra lo guarda interdetto.
《E tu chi diavolo sei moccioso?》ringhia di rimando, alzandosi dal pavimento con una mossa fulminea.
《Giochi con il fuoco, attento stronzo》risponde Alex. I suoi amici accorrono. Sono grata che mi abbia difesa ma non voglio che faccia a botte per me, anzi per gasarsi l'ego facendo vedere che sa come dare un pugno. Il ragazzo è più alto di lui sebbene Alex sia ben messo fisicamente.
《Va bene, allora giochiamo, moccioso》, lo provoca il ragazzo. Allora Alex, con la mano già chiusa a pugno con tanto di nocche pallide, getta all'aria il suo drink e fa per saltargli addosso ma io mi metto in mezzo, coraggiosamente, dato che avrei potuto farmi molto male.
《No, per favore. Non ne vale la pena》grido sopra la musica e guardo Alex negli occhi. Lui sembra calmarsi tutto d'un tratto, non appena incontra i miei. La fronte prima corrugata, ora è piatta. Il suo sguardo è calmo.
Abbassa il pugno che stava per tirare in pieno volto al tizio, che se lo sarebbe meritato.
《D'accordo》risponde tra i denti, poi mi prende con sé mettendomi un braccio dietro la schiena e conducendomi altrove. Sentiamo però il tizio ridacchiare e sbeffeggiare Alex.
《Ti fai comandare da una troietta, bel cagasotto che sei》.
Cazzo! Non ci voleva.
Vedo Alex partire a razzo e come una furia gettarsi a capofitto su di lui per poi tirargli un pugno dietro l'altro. Il ragazzo però ribalta la situazione ed ora è Alex in svantaggio.
Io accorro ma questa volta non so come fermarli.
《Basta, lascialo in pace》grido a quest'ultimo che continua però a tempestare la faccia di Alex di pugni. Alcuni curiosi si sono radunati per incitare e fare video.
Patetici!
Alex, sebbene in svantaggio, riesce a tirargli prontamente un calcio nelle parti basse e questo si contorce lanciando parolacce al vento; fortunatamente Cole, Liam e Logan arrivano per fermare i due, altrimenti Alex sarebbe ripartito all'attacco. La sua espressione parla chiaro.
Janet invece è rimasta in disparte, traumatizzata.
I buttafuori intervengono e prendono di peso il ragazzo per poi portarlo via. La folla che si era radunata immediatamente si disperde.
《Amico, sei impazzito! Lasciavi correre. Per fortuna qui ci conoscono altrimenti non ci avremmo mai più potuto mettere piede》dice Cole.
Alex si asciuga un rivolo di sangue dal naso.
《Sai che me ne importa, quello ha esagerato》risponde con nonchalance. Io mi avvicino infuriata e gli do uno spintone.
《Sei davvero un idiota》.
《È così che mi ringrazi dopo averti difesa, ti ha chiamata troietta》risponde interdetto. 
《Vuoi farmi credere che lo hai fatto per me?》.
《Non voglio fartelo credere, l'ho fatto per te》specifica.
Cosa? Rimango stupita più che mai. Alex che difende i miei diritti. Facciamo progressi!
《Quando ti ha palpata non ci ho visto più, avrei voluto spaccargli la faccia già prima, poi tu mi hai fermato. Ma quando ti ha offesa verbalmente non ho potuto resistere》.
La confessione mi spiazza. Sembra sincero e credo che il cuore stia saltando nel petto a ritmo di musica.
《Sei diventato un gentiluomo tutto d'un tratto!》.
Lui fa spallucce e ghigna.
《Ammetto che volevo anche togliergli quel ghigno superbo dalla faccia. Almeno ora si ritrova con un dente in meno》dichiara divertito.
Io lo guardo interrogativa.
《Ha perso un dente quando si è beccato il primo pugno. Te l'ho detto che so fare a botte》conclude ancora più compiaciuto.
Lo guardo, mi ha difesa, si è beccato almeno una decina di pugni in pieno viso per me, o almeno è quello che dice, ed è davvero bello sotto il riflesso delle luci al neon, con già un accenno di livido sotto l'occhio.
Anche lui mi guarda. Il momento di silenzio imbarazzante è così...imbarazzante e filmesco. Dovrei dire qualcosa.
《Sam, vuoi bal...》sta per farlo lui quando i suoi amici ci interrompono e lo lanciano nella mischia osannandolo come un eroe.
Io faccio appello a tutte le mie forze per smettere di guardarlo, di guardare come si gode le attenzioni degli altri, e vado verso Janet.
《Quindi? Ti è bastato? Direi che possiamo anche andarcene ora. È questo quello che succede nelle discoteche: risse, ragazzi ubriachi che vomitano nei bagni》.
Lei sembra come risvegliarsi dalla catatonia e si eccita all'idea che Alex mi abbia difesa.
《Si è stato gentile, lo ammetto. Però loro sono una cattiva compagnia. Il fatto che scatenino risse ad ogni minima incomprensione e che gareggino clandestinamente dovrebbe allertarti》.
Lei mi afferra per le spalle.
《Va bene, come vuoi. Sono dei ragazzacci ma a chi non piacciono? Primo: passare una serata in loro compagnia non ucciderà nessuno e secondo: non vorrai farmi credere che Alex ti è totalmente indifferente? Ho visto come vi guardate. Siete già pazzi l'uno dell'altra perciò divertiti amica mia!》gracchia e mi tira nella mischia.
"Pazzi l'uno dell'altra".
Pff, deve aver sbattuto la testa.
Quando saremo in un luogo più tranquillo gli farò cambiare idea.
Per la prossima mezz'ora il dj passa qualche canzone pop anni novanta, tutti si scatenano mentre io fingo di fare qualche passo mentre noto che Alex mi guarda di sottecchi, da minuti ormai, per poi venire verso di me e senza chiedere il permesso mi afferra per i fianchi.
《Dai lasciati andare》dice al mio orecchio e questo mi provoca letteralmente un capogiro. Le sue mani su di me strette attorno alla mia vita mi distraggono e non so perché ma faccio come dice. Come se ogni volta che avessimo un contatto io riuscissi ad obbedirgli a comando.
Sono impacciata e non so se stringergli le braccia al petto oppure no. Lui risolve la situazione prendendo le mie braccia e poggiandosele sulle spalle larghe. Il maglioncino bianco che indossa lo rende terribilmente attraente, desiderabile, e non solo il maglione.
Devo aver perso la testa.
《Ti senti più leggera?》domanda.
Non capisco cosa intenda.
Forse vuole intendere se mi diverto o se mi è passata la collera.
《Ero già stata in locali simili, solo senza escort. Niente di interessante》dico anche se sembra voglia sminuire il tutto.
《Non sai divertirti molto》.
Io sbuffo.
《Beh, come sta il naso?》cambio discorso.
《Ho la corazza dura, non è la prima volta che prendo un pugno》.
《Ho l'impressione che continuerai a vantarti fino all'anno prossimo di questo》.
《No, al massimo per sei mesi》ride e sento che stringe di più sui miei fianchi avvicinandomi maggiormente a sé. Io non ho il coraggio di spostarmi e forse nemmeno voglio. I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza.
《Almeno ammetti che so gareggiare, in qualcosa devo pur essere bravo no!》.
Io scuoto il capo divertita.
《Alex tu vuoi essere bravo in tutto. Comunque se proprio vuoi che lo ammetta, lo ammetto. Sei discreto》.
《Discreto? A quante altre gare hai assistito oltre a quelle di fast and furious!?》. Voleva farsi adulare di più.
Non ho il tempo di rispondere che alcune escort vengono verso di noi per cercare di ammaliare i ragazzi iniziando ad accarezzargli le spalle, massaggiargli il collo e passando le loro labbra gonfiate sui loro colli.
Alex ridacchia e strizza l'occhio ad una di loro beandosi delle sue attenzioni, lascia da parte me, per poi strizzarle con poca cura e garbo il fondoschiena. Lei ride divertita e guarda me come a lanciarmi una sfida.
Mi pervade immediatamente un senso di fastidio nel vederlo così preso. Poco prima ha ammesso di aver fatto rissa tanto dal fastidio che gli aveva provocato vedere il tizio toccarmi e ora passa le sue mani ovunque sul corpo della ragazza. È vero che per lei è un mestiere mentre io non ho chiesto di essere molestata, ma mi innervosisce comunque.
Vado verso di lui come un fiume in piena e lo tiro verso di me.
《Dunque è così che spendi i soldi che guadagni, in cazzate? Non ne vale la pena credimi, i tuoi possono pagarti tutto ciò che vuoi, basta un tuo schiocco di dita. Perché lo fai? Non ti interessa di finire nei guai con la legge?》dico tutto d'un fiato tirando nuovamente fuori il discorso "gara". Se lo fa per pagarsi una prostituta o per guadagnarsi i lasciapassare in discoteca è davvero idiota. 
Tutti ci guardano così lui mi porta in un posto appartato, nell'area fumatori.
《Samantha tu non sai niente di me. Io non spendo soldi per delle volgari prostitute. Le gare non le faccio per soldi, ma per sentirmi libero, indipendente...e non mi dispiace guadagnare facile》.
Si volta verso il panorama, la mascella è visibilmente contratta e anche la vena sul collo pulsa.
《E poi questi soldi potrebbero servire anche a te》ammette.
Non riesco a capire a cosa si riferisce, che dovrei farci con dei soldi sporchi? Chiedo spiegazioni. Non ha il coraggio di guardarmi.
La città si estende davanti ai nostri occhi e noi siamo qui sopra, a discutere.
《Tuo padre potrebbe pagarsi delle visite specifiche e non andare alla cieca aspettando che peggiori giorno per giorno》.
Rimango sconvolta, inebetita.
Ho un turbine di emozioni contrastanti. Sono sia risentita siccome ha insinuato che papà potrebbe peggiorare, ma anche grata che pensi che potrebbe aiutarmi a pagargli delle cure per farlo migliorare.
Non so bene cosa dire ma qualcosa devo dire, se possibile non balbettando.
《Alex...ti ringrazio ma non voglio che mio padre si curi con dei soldi sporchi. E non sarà grazie a quei soldi che lui starà meglio perché non può curarsi》rispondo in un bisbiglio tremante.
Non volevo ripensarci.
Questa ferita non si risanerà mai.
Mi volto per andarmene ma lui mi prende un braccio e mi costringe a fermarmi.
《Va bene, posso accettarlo》dice poi si avvicina e mi bacia velocemente, senza chiedere il permesso o aspettare un mio rifiuto, che non arriva.
Ricambio il bacio.
Lui avvicina i nostri fianchi e le nostre lingue si toccano. Sa di vodka, il sapore mi piace.
Mi avvicina contro il muro e mi ritrovo bloccata contro esso. Quasi mi sento esplodere, sono tutta un fremito. Infila le mani tra i miei capelli e inizia a baciarmi delicatamente il collo.
È una sensazione eccitante, sento come se non stessi nemmeno toccando terra. Mi lascio baciare e chiudo gli occhi per godermi la sensazione.
Il cuore accelera ed è come se mi sentissi sollevata da terra, leggera.
Gli poso le mani sul collo e lui mi accarezza il viso con il suo tocco delicato che mi fa sentire...speciale, viva.
Non credo a ciò che sto pensando ma era da tempo che anelavo nuovamente le sue labbra sulle mie.
Quando Alex mi bacia è come se non mi rendessi conto di quello che mi succede intorno, è talmente bello che vorrei non finisse mai, come se ci catapultassimo in un'altro mondo, come se tutto scorresse a rallentatore.
I suoi baci sono dolci ed eccitanti allo stesso tempo perché mi fanno sentire desiderata.
Caccio un piccolo mugolio di piacere che lui capta. E mi piace ancora di più quando lui fa lo stesso attaccato al mio orecchio.
I brividi lungo il corpo sono irrefrenabili.
Purtroppo si stacca troppo in fretta quando sente la voce di Liam chiamarci.
Siamo leggermente sudati, le sue labbra sono leggermente gonfie e immagino anche le mie.
Mi guarda inchiodandomi con gli occhi al muro.
《Non dirlo a nessuno》sussurra in tono di comando, poi va via lasciandomi in un mare di incertezze ma anche di desiderio.....

𝑷𝑬𝑹 𝑺𝑬𝑴𝑷𝑹𝑬 𝑻𝑼𝑨Where stories live. Discover now