Punizione!

593 11 0
                                    

《Puoi almeno tenere il cellulare?》domanda Janet prima che mi diriga verso il mio calvario.
《Si, per fortuna. È già abbastanza dover subire tutto questo》sbuffo, mi viene l'orticaria se solo penso che io dovrò passare ore a faticare dentro la scuola quando potrei avere di meglio da fare, mentre Hailey è libera di andarsene in giro.
《Vedrai che passerà in fretta》.
《Facile dirlo per te!》.
Lei fa spallucce.
《Se hai bisogno, io ci sono.
Adesso vado, Logan mi aspetta per studiare in biblioteca》.
Ogni volta che parla di lui le compare un sorriso estasiato in faccia.
Io alzo gli occhi al cielo.
《Non farti ammaliare troppo, i ragazzi sono tutti uguali》la ammonisco. In realtà non le ho ancora detto quello che c'è stato con Alex ieri sera, noi su quel grattacielo. Non voglio affrettare le cose finché non le capiremo bene anche noi.
《Dobbiamo solo studiare, niente di preoccupante》avverte.
La guardo interrogativa.
《Cosa ti piace tanto di Logan? Insomma, non credevo potessero interessarti ragazzi così》.
《Senti chi parla! Sbavi dietro ad Alex ogni volta che lo vedi e sono nello stesso gruppo di amici, ciò vuol dire che non dovrebbe farti effetto nemmeno lui》dice in tono seccato. Forse non avrei dovuto esprimermi in questo modo. Se lui le piace dovrei essere contenta per lei, non giudicarla, è solo che ho paura che si faccia prendere in giro.
Cosa ci ha trovato lui in Janet da un momento all'altro, quando fino a pochi giorni fa neanche veniva considerata?
Quello che ha detto mi fa domandare la stessa cosa riguardo ad Alex e si insinua il dubbio.
Però io e Alex viviamo insieme, praticamente è come se fossimo parenti e ci conosciamo meglio.
Almeno credo.
《Lui è gentile, simpatico, gli piace studiare e abbiamo gli stessi gusti in quasi tutto, anche se sembra incredibile!》.
《Okay, mi dispiace. Non devi darmi spiegazioni. Se tu sei felice con lui allora lo sono anche io》.
《Non voglio correre, semplicemente per ora ci troviamo in sintonia》conclude.
《Adesso vado. Ci vediamo domani》mi saluta con un abbraccio, poi si dilegua, mentre io mi dirigo verso la palestra scolastica trascinandomi i piedi e prima di entrarvi tiro un lungo sospiro di sconforto.
Un'ora dopo sono ancora intenta a lavare il pavimento incrostato, e ovviamente le inservienti si sono dileguate. Vorrei sapere perché cavolo è cosi sporco se la maggior parte degli allenamenti si svolgono all'aperto.
Deve essere sicuramente il fango che c'è nell'erba, ma a giudicare dallo stato del pavimento, direi che non lo lavavano da almeno una settimana.
Ho le cuffie nelle orecchie e non mi accorgo di nulla, neanche dei rumori al di fuori e almeno servono a far passare il tempo.
I Coldplay rimarranno sempre i miei preferiti! Non ne sbagliano una. Solo che involontariamente la mia mente vaga ai ricordi di ieri sera, alle labbra di Alex sulle mie, che sono ormai diventate un'ossessione. Vorrei negarlo ma ho bisogno della sua presenza, non riesco neanche a stare più di un'ora senza pensarlo e ogni volta che la mia mente vaga verso di lui, il mio cuore accelera il suo ritmo. Non so perché ma i nostri battibecchi e il fatto che io riesca a tenergli testa, mi piace. È come se mi capisse, come se sentissi di conoscerlo da sempre e quando mi ha baciata, tutto ciò che c'è stato prima di quel momento, è come se fosse svanito. Mi sento sciocca a pensarlo ma non vedo l'ora di finire soltanto per poter arrivare a casa e vederlo.
Lui aveva una corazza con me che poi ha cercato di abbattere, come se si fosse fidato, ed è una cosa che ha riservato a me, perché con tutti gli altri è il solito Alex.
Questa parte di lui ancora non riesco a comprenderla però il senso di appartenenza che provo quando gli sto accanto spazza via tutto, perché mi basta stargli vicino e mai con nessuno mi è successo.
Non ho mai smaniato per avere dei ragazzi, ma anche quando c'era qualcuno, non mi è mai sembrato all'altezza, come se avessi perennemente aspettato per arrivare a trovare Alex, sebbene sia stato frutto di uno sfortunato caso del destino.
Improvvisamente sento qualcuno che mi tocca la spalla. Mi volto e mi ritrovo il volto sorridente di Liam con in mano delle buste di cibo spazzatura; ma comunque cibo.
Tolgo gli auricolari e lo saluto amichevole.
《Che ci fai qui?》domando.
《Ho finito gli allenamenti due ore fa e tu hai perso il senso del tempo, sono le sette, non dovevi finire mezz'ora fa?》domanda. Guardo l'orologio ed ha completamente ragione. Dovrebbero pagarmi per tutto questo, dato che ho fatto anche l'extra.
Poggio tutto nello sgabuzzino.
Ed è solo il primo giorno!
《Ti ho portato del cibo》sorride e mi sventola davanti una delle buste. Non credevo fosse per me.
《Grazie, non dovevi》dico e lo abbraccio. Forse cerca di rimediare o crede che ce l'abbia con lui perché ho scoperto che è complice nelle gare.
《Non ce l'hai più con me vero?》.
Immaginavo.
《Ce l'avrò sempre per quello che fate, ma non posso negarvelo. L'importante è che mi prometti di tenere d'occhio Alex, non voglio che si cacci nei guai o che si faccia male》.
Lui annuisce.
《So che è una testa calda. In un certo senso le corse sono la sua vita, gli servono. Alex si è sempre sentito in competizione con il mondo intero e nelle gare lui è il migliore, come anche nello sport, così lui si sente invincibile》spiega.
La solita questione di ego.
《Si ma la sua incolumità è più importante》insisto.
Lui mi scruta. So a cosa pensa, che mi piaccia il suo amico, ma spero non dica nulla anche se la frase è sulla punta della sua lingua.
Semmai dovesse chiedermi cosa provo per Alex, probabilmente gli risponderei che non lo so, anche se so perfettamente che invece mi piace da impazzire.
Non avevo mai provato nulla del genere per nessuno, ma lui mi ha completamente stravolto la vita.
Non dice nulla. Meglio così.
Ci dirigiamo verso l'uscita chiacchierando ma...parli del diavolo e spuntano le corna!
Di fronte a noi come un fulmine a ciel sereno, si para Alex con le stesse buste di cibo in mano.
Okay, è inutile spiegare l'imbarazzo!
Per qualche secondo nessuno di noi tre osa fiatare e io divento paonazza.
《Sam! Ho pensato di portarti la cena dato che stavi tardando, ma vedo che sei già in compagnia》squadra sia me che Liam.
Dal suo sguardo e dal suo tono capisco che è abbastanza infastidito. Apprezzo il pensiero, ma sembra che stiano facendo a gara per ottenere il mio affetto. Credevo si fossero chiariti quella sera al motel durante la gita. A Liam interesso, so che è così, ma a me piace Alex e so che gli ho detto che non ero pronta ad avere una relazione o ad intraprendere una conoscenza con un ragazzo e forse è ancora così, ma con Alex qualcosa è cambiato.
Credo.
《Siccome sono stato preceduto vado a casa, fatti accompagnare》risponde, suona come un ordine.
Le occhiatacce truci che lancia al suo amico sono volte ad incenerirlo. Liam sostiene il suo sguardo ma sembra piuttosto tranquillo.
Alex è geloso per caso?
Questa cosa mi provoca fastidio perché finora lui è stato con altre ragazze ed io non potevo opprmi mentre adesso che per puro caso passo del tempo con qualcun'altro, lui si infervora e scatta come un elastico, ma non nego che mi faccia anche piacere perché infondo credo che non voglia condividermi con nessuno.
Quando fa dietrofront cerco di fermarlo scusandomi con Liam.
Lo raggiungo fuori dal cancello scolastico e gli impedisco di andare via bloccandogli la strada.
《Che vuoi? Vai dal tuo cavaliere, non vorrei che si mettesse a piangere》lo schernisce.
《Gli ho detto di aspettare, e comunque siete amici, non devi trattarlo in questo modo, lo hai deriso solo perché a te dà fastidio vederci insieme》lo rimprovero. Non voglio essere l'artefice di nessun litigio.
《Ti importa?》.
《Si, perché il fatto che lui sia qui non cambia niente. Mi dispiace, non sapevo che sarebbe venuto ma io non ho colpe e non voglio essere il premio di nessuno dei due se dovete contendermi》. Non so neanche perché mi stia giustificando, se Liam ha una cotta per me non è colpa mia.
《A me cambia, perché tu gli piaci》sostiene. Le sue parole risuonano nell'aria come un eco.
Non sopporta l'idea della competizione o non sopporta che possa piacermi un'altra persona?
Guardo verso Liam che in disparte, con le mani nelle tasche, finge disinvoltura.
《Beh, dunque?》lo sollecito.
《Mi da fastidio Sam》calca la parola "fastidio".
《Credevo che dopo ieri sera noi due...insomma che tra noi...》è in difficoltà, incespica, non finisce la frase ma capisco perfettamente cosa vuole dire. Ha provato qualcosa, qualcosa di forte e di vero, come l'ho provato io. I nostri cuori battevano sulle stesse frequenze.
Non so come reagire.
Credeva forse che tra noi fosse già nato qualcosa. Non so neanche io se sia ancora troppo presto, dovremmo conoscerci, ma questa scenata credo serva ad assicurarsi che io non mi distragga da lui.
Penso che Alex voglia provarci, penso che abbia bisogno di avere qualcuno accanto, che abbia bisogno di essere amato e anche io ne ho bisogno.
《Alex, mi è piaciuto da impazzire ieri e sono stata davvero bene con te, ho provato sensazioni che non avevo mai provato finora, ma non è così semplice. Forse dovremmo provare a frequentarci prima, come tutte le persone che si accorgono di...piacersi》.
Azzardo a dire la parola "piacersi" perché ho sempre paura che stia fraintendendo.
Improvvisamente si corruccia. Quello che dico gli sembra così strano, forse non è mai stato abituato ad una ragazza come me. Con le altre evidentemente era molto più facile.
Loro erano attirate dalla sua popolarità e dal suo fascino ed ecco che erano le sue nuove ragazze.
Non credo abbia mai avuto una vera storia, una relazione seria.
Con Hailey era tutta una questione di visibilità e sesso.
《Frequentarci?》.
Quasi strabuzza gli occhi.
《Certo. Con me non è come con Hailey o le altre, io ho bisogno di conoscere a fondo una persona. Io imparo cosa piace a te, tu cosa piace a me, quali sono i nostri hobby, i nostri gusti e le nostre preferenze, e poi valutiamo. Ti va bene?》.
Lui mi guarda. Sembra stia vagando su un altro pianeta.
Forse non è convinto, infondo non ha vita facile con me, però dal battito del mio cuore capisco che spero che dica di si, vorrei che almeno ci provasse, perché quando tieni ad una persona, lotti per lei e a me piace essere la sua meta da raggiungere.
Aspetto, secondi che non terminano mai. Uno, due, tre. A cosa starà pensando?
Quattro, cinque.
《Si, mi va bene》.
Con mia sorpresa accetta.
Sospiro.
Mi si avvicina e mi prende le mani nelle sue.
Guardo Liam di sottecchi che ancora finge di non vederci. Vorrei che la conversazione fosse privata.
《Hai ragione, tu sei diversa, sei testarda e difficile, ma io voglio provarci》dice risoluto.
《Non so che razza di incantesimo tu mi abbia fatto Sam, ma non riesco a smettere di pensarti》ammette guardandomi negli occhi.
Almeno non sono l'unica a far ricadere i miei pensieri su di lui. Sapere che anche io gli girovago nella mente mi elettrizza e mi fa sentire importante. Importante per qualcuno. 
《Che frequentazione sia!》esclama.
Io rido divertita.
Sembra che sia un accordo frequentarsi, è strano ma va bene così. Alla fine lo convinco ad andare a casa, non posso dare buca a Liam, è pur sempre un mio amico.
Lo raggiungo.
《Eccomi, è tutto risolto》.
Lui non dice nulla, mangiamo insieme ma in completo silenzio religioso.
Dopo minuti in cui nessuno parla ho in mente di rompere il ghiaccio, giusto per evitare disagio, ma lo fa prima lui.《Tra te ed Alex c'è qualcosa?》domanda improvvisamente. Quasi sputo il panino. Sono un pò spiazzata, ma voleva chiedermelo da giorni immagino.
《No, ha solo pensato che avessi fame, come hai fatto tu》rispondo.
Lui non argomenta, si limita ad alzare un sopracciglio, scettico.
Mi ricordo nuovamente della conversazione fra di loro durante la gita. Credo che gli dirò che li ho sentiti, anzi li ho spiati.
《Vi ho sentiti parlare al motel, la sera della gita: tutti pensate che io gli interessi, o almeno, tu e Janet lo pensate》ammetto.
Lui mi guarda poi si allontana per andare a buttare il sacchetto vuoto e ritorna.
Forse non avrei dovuto dire di averli origliati. Ma tanto vale giocare a carte scoperte, non credo ci sia nulla di male se provo affetto per Alex e lui per me.
《È così Sam, ad Alex piaci. Nemmeno con Hailey si è mai comportato come si è comportato stasera; lui non è geloso, non è premuroso con le ragazze, sta con loro per abitudine, perché gli piace sentirsi viziato, essere visto, ma non ha mai davvero amato nessuna. Non so cosa provi per te ma qualunque cosa sia crediamo che per lui possa essere un bene. Lo so che prima ti ho detto che le gare sono tutto ciò che ha ma noi pensiamo che tu possa aiutarlo a smettere di gareggiare》.
Cosa? A smettere di gareggiare. Credevo che i suoi amici fossero d'accordo.
《L'anno scorso lui ha...》sta per dire qualcosa ma si blocca come se si fosse reso conto di aver fatto un errore, come se avesse parlato abbastanza. 
《Scusa, devo andare. È tardi》svia l'argomento ma io voglio sapere. Sono curiosa di sapere cosa ha combinato un anno fa.
Liam si precipita verso la sua auto mettendo in moto e ignorando le mie proteste.
《Aspetta, è successo qualcosa ad Alex di grave?》.
Lui scuote il capo.
《Sam, dimentica ciò che ho detto. Ho parlato a sproposito》. 
《Non ti credo. Volevi dirmi qualcosa ma poi ti sei irrigidito. È una cosa grave? Dimmelo per favore, sai che non parlerò con nessuno. Già mantengo un vostro segreto perché non mantenerne due?!》insisto.
Lui continua a dire dei "no" categorici.
《Non puoi tirare una bomba del genere e poi ripensarci》.
《Non posso dirtelo quindi non chiedermelo più》ripete.
《Non spetta a me parlarne》aggiunge. Quindi vuol dire che dovrei rivolgermi al diretto interessato, cioè Alex. Non me lo dirà mai, o almeno, non adesso, non a breve.
Mi arrendo!
Lascio che mi riaccompagni a casa nel silenzio più totale, senza provare nemmeno ad argomentare di qualcosa. La tensione è palese ma penso e ripenso a quello che ha detto, forse è una cosa da poco o forse è un episodio spiacevole, e direi più la seconda opzione se non ne vuole parlare. Una volta scesa dall'auto mi saluta frettolosamente e sgomma via.
I ragazzi sono tutti così strani?
No, deve essere sicuramente qualcosa di spiacevole così, senza dare nell'occhio, ne approfitto del fatto che Alex sia sotto la doccia per accendere il computer e fare qualche ricerca, sebbene non sappia neanche da dove partire.
Digito "Alex Montgomery" ma gli unici risultati che escono sono il nome del liceo e i vari premi vinti per lo sport. Cose che già sapevo, niente di nuovo.
Sembra un profilo perfetto, non ci sono accenni alle gare. L'unica cosa che mi viene da pensare è ad un incidente, ma se avesse avuto un incidente credo proprio che avrebbe smesso, perché anche l'incoscienza ha un limite.
《Ah, sei tornata!》.
Quando mi accorgo che è sull'uscio della porta con solo felpa e boxer, fingo disinvoltura e spengo il computer sperando non sia apparsa nervosa. Lui si accorge sempre di tutto in realtà, anche se non sembra. È che osserva le persone.
《Ehm, i tuoi sono di sotto》faccio notare. Potrebbero non prendere bene il fatto che il loro figlio sia in camera mia con metà corpo nudo.
《Sono nella doccia, insieme》.
Ha enfatizzato il fatto che fossero insieme. Io tento di capire a cosa vuole alludere anche se un'idea ce l'avrei.
《Quindi vuol dire che ci metteranno un pò ad uscire》. Chiude la porta e si avvicina a me con espressione allusiva. Divento subito rossa di vergogna e devo fare appello a tutte le mie forze per non guardare le sue gambe toniche, e non solo.
Sento le sue mani che contornano le mie spalle che inizia a massaggiare premendovi sopra. Mi irrigidisco, come sempre quando tra noi si crea il contatto fisico. Però mi piace, e tanto. Le sue mani su di me che toccano la mia pelle credo sia tutto ciò di cui ho bisogno ora.
Alex non ha alcuna vergogna nel farsi avanti in questo senso.
Il mio cuore esplode e quando sento le sue labbra sull'osso della mia spalla impazzisco.
Deglitisco con difficoltà.
Credo che mi stia piacendo anche troppo infatti serro le gambe e mi mordo il labbro inferiore.
Un impovviso calore sale e si protrae da per tutto.
Mi lascio trasportare.
Lascia dei baci rumorosi lungo tutta la spalla e sul collo che tiro indietro, mentre le sue mani scendono lungo i miei fianchi per stringere la mia maglietta e sollevarla. Sospiro leggermente per quanto possa essere paradisiaca la sensazione.
《Sai a loro piace fare qualche acrobazia quando sono insieme nella doccia, secondo te ora cosa staranno facendo?!》mi provoca accarezzandomi una coscia. 
Per quanto vorrei abbandonarmi a lui non lo farò. Non ora, non in questo modo e soprattutto non gli darei questa soddisfazione. Lui deve guadagnarmi e io devo capire se voglio davvero essere sua.
Mi allontano.
《Alex, devo studiare. Non ho avuto tempo per colpa della tua adorabile fidanzata che mi ha fatto ritrovare nei guai, perciò non posso permettermi distrazioni》lo ammonisco.
《Ex fidanzata》mi corregge.
《Quindi io sarei la distrazione?!》ghigna sornione e si poggia alla scrivania. Dovrebbe smetterla di essere così maledettamente attraente.
Credo che l'essere seducente sia il suo scopo primario, ma io so resistergli.
《Te l'ho detto che questi trucchetti con me non funzionano. Dovrai impegnarti di più》.
《Lo farò》risponde astuto.
Aspetto solo che ci provi.
Quando mi lascia sola, abbandono il proposito di fare ricerche su di lui, a sua insaputa potrebbe non prenderla bene se lo scoprisse.
Magari quando sarà pronto a parlarne lo farà....

𝑷𝑬𝑹 𝑺𝑬𝑴𝑷𝑹𝑬 𝑻𝑼𝑨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora