CAPITOLO 37- IL SANGUE UMANO

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Improvvisamente...tutto attorno a me si blocca, persino le gocce di pioggia sono sospese nell'aria.
Tutto tranne me...

Mi immobilizzo...un minuto, due...
Non succede niente.

Raphael non dà alcun segno di vita. È pietrificato come una statua di un vampiro, con lo sguardo fisso su di me.

Indietreggio, rigida come un pezzo di legno.

Poi sento un rumore...mi giro e vedo Davina che corre verso di me.
Un attimo dopo mi abbraccia.
<Ti stavo cercando.> dice con gli occhi lucidi.

È sconvolta quanto me.

<Non capisco...sono immobilizzati tutti.> Dice singhiozzando. <Dalia, ma che cosa sta succedendo?>
Non so cosa dire, perché in fondo non ho fatto nulla, almeno non consapevolmente.

<Davina, non sono stata io.>

<Ok, ma allora chi è stato...lui?> Fa un lieve cenno dietro di me a Raphael.

<No> Scuoto il capo. <No, Davina, sei stata tu...a rendere possibile tutto questo.>

So che sembra folle, ma è l'unica spiegazione che abbia un senso.

<Questo è uno scherzo, vero?>

<Credimi, sono sbalordita tanto quanto te, ma da quando ti ho riportato in vita è tutto diverso. Io...io credo che ho scatenato qualcosa di profondo in te.>

<Sei sicura?>

Resta di fronte a me, come irrigidita, le braccia lungo il corpo.

<Si, tu...stai cambiando. Mi ha detto Raphael.> dico.

<Dalia, per favore...> mi guarda e sospira, alzando gli occhi al cielo. <Non crederai mica a queste cose. Insomma, solo perché sembra vero, non significa che lo sia>

<Si, lo so...sembra una follia, ma ha volte le cose accadono...sembrano confusi, ma poi si sistemano.>

Si allontana, e ho come un vuoto dentro di me. Pochi secondi dopo mi lancia un'occhiata e gli sorrido.

Ricambia il sorriso.<Okey, sembra che...> inizia e si interrompe. <Lasciamo perdere>

Prende un bel respiro e si concentra su Raphael.
<Lui è dalla nostra parte?>

Annuisco. <Si, lui è l'unico che abbiamo dalla nostra parte.>

<Può darsi, ma io non mi fido. E hai visto il tizio...in classe? Perché probabilmente ci ucciderà uno di questi giorni>

<Non ci farà niente...c'è una tregua tra loro.>

<Una tregua...è quando qualcuno si dimentica qualcosa per un po', vero? E cosa facciamo se questa tregua fallisce?>

<Devo sforzarmi di aver fede, e vorrei che lo facessi anche tu> Gli consiglio vivamente.

<La fede non ci proteggerà a lungo.> Replica arrabbiata.

<Alcune battaglie si combattono e si vincono anche con la fede. E non solo la fede religiosa...la fede in qualunque cosa. La fede resta alle fondamenta della nostra vita.>

<Quindi, ha volte, quando non c'è nulla da fare...dobbiamo credere che andrà tutto bene, vero?> Chiede dopo un secondo di esitazione.

Nessuno la conosce quanto la conosco io.
Ora è spaventata e ha bisogno di qualcuno che la faccia stare meglio.

<Si, dobbiamo crederci> Dico risoluta.

<Vorrei essere anche io fiduciosa come te.> Sorride tristemente.

La luce attratta dal buio Where stories live. Discover now