CAPITOLO 55 - ANGELO CUSTODE

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Nell'oscurità della notte, i loro occhi, si accendono come piccole scintille del fuoco di un camino.

<Sono contento che tu lo trovi divertente> Gabriel sogghigna. <Non credevo che fosse possibile, senza di lei nei paraggi>

Ho il cuore che frema.

La sua maglietta nera è strappata e sullo zigomo destro, appena sott'occhio spicca un grosso livido violaceo.

Daniel mi posa una mano sulla spalla.

<Dobbiamo ignorarli...non sanno che siamo qui> dice calmo.

Nel frattempo Gabriel sta scandagliando il posto. Da quella dimensione è sparita anche la jeep nera di Grayson, presa in prestito dai ragazzi per raggiungermi.
Si passa le mani tra i capelli.

<Sun-Hee ha alzato lo scudo>

<Se stai cercando qualcosa e non la trovi, forse non c'è.> Dice Raphael con un ghigno. <Ma...forse potresti riprovare, ma stavolta, che tu sia attento.>
Aggiunge.

Gabriel lo fulmina irritato.

Io insieme agli altri, disposti a semicerchio, gli stiamo osservando con il fiato sospeso.

<Sai, per essere una macchina assassina, ti comporti in modo strano> gli fa notare Gabriel.

Raphael fa finta che lui sia sorpreso. <E l'hai capito solo adesso?>

<Suppongo che avrei dovuto accorgermi molto tempo> dice Gabriel, scuro in volto.

<Immagino che dovrei ritenermi fortunato, avendo scoperto Evelin, ma non me>
La voce di Raphael mi riscuote.

È per la prima volta che percepisco in lui collera e tanto odio. Ma come ci è riuscito?

L'espressione sul suo viso è impagabile, anche se non per molto.

Gli ibridi si scambiano occhiate perplesse. È sorpreso anche Gabriel ma si ricompone per affrontarlo.

<Stai fingendo di essere qualcuno che non sei> sentenzia, provocandolo.

Gli occhi di Raphael si fanno freddi e pungenti come il ghiaccio. Stringe i pugni e con un movimento fulmineo lo colpisce alla mascella.

Prima che riusciamo a capire cosa sta succedendo, Gabriel viene scaraventato contro Brandon.

Solo che lui rimane lì, appoggiato a quel albero, ipnotizzato e illeso, senza capire cosa sia appena successo, al contrario di Gabriel, che stramazza a terra, inconsistente, come un fantasma.

L'impatto contro l'albero, rimbomba nella notte come un tuono.

<Ecco il tuo problema> parla Raphael con voce calma. Va verso di lui, le braccia muscolose lungo i fianchi.
<Non sto fingendo>

Brandon si stacca da lì, con un'espressione divertita.
<Ok, ragazzi, questa non me la voglio perdere>

Mi sento mancare l'aria.
Ma che gli prende?
Daniel mi stringe la mano.

<Non ti devi preoccupare.
Hai presente, questi non muoiono mai>

E cosa gli fa pensare che mi preoccupo?

Dylan mi guarda. <Non se ne andranno senza di te>

Come se non lo sapessi. Sospiro.

Gli ibridi, si scambiano delle occhiate, come se cercassero di comunicare telepaticamente.

Gabriel si rialza e con un gesto rapido si asciuga il sangue dal labbro ferito. <Mi devi spiegare meglio, sai...perché non ho capito.>

Veloce come il lampo, Raphael lo colpisce con un calcio alle costole. Gabriel cadde di nuovo, si rialza e spicca un balzo per evitare un altro colpo.

La luce attratta dal buio Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum