CAPITOLO 58 - HAI PRESSO LA DIREZIONE SBAGLIATA

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<Cosa c'è?> Gabriel sembra perplesso.

<Mi dispiace. Non accetterò più le tue condizioni>

<Ehi, ma se non sai nemmeno cosa volevo chiederti.>

<Niente di buono...suppongo.>

Si rabbuia.

<Dopo tutto quello che ti ho detto...ci credi davvero?>

<Non ne dubito.>

Socchiude gli occhi, convinto di aver capito male.

Sono ansiosa di cambiare argomento e punto lo sguardo lungo il corridoio.

<Sono passati più di due minuti. Quindi, se non ti dispiace, ora dobbiamo andare...ognuno...al suo posto> suggerisco, sottolineando le parole.

<Possiamo avere tutto il tempo che vogliamo>  replica stizzito.

<Non proprio...non sappiamo fino a dove si estende il potere di mia sorella. Rischiamo di essere intrappolati in un posto fuori dal tempo...come in una bolla spazio temporale.>

Gabriel si irrigidisce.
<Vuoi dire che saremo tutti bloccati qui?>

<Dico solo che è una possibilità che non si può escludere.>

Mi faccio forza per guardarlo negli occhi di nuovo. Devo essere convincente, cercare di insinuare il dubbio nella sua mente.

<Se vuoi salvare Greyson non possiamo restare qui...> dico.

Gabriel si blocca, poi infila la mano nella tasca dei jeans, prende il telefono e guarda lo schermo.

<Il tempo si è fermato alle tre e venti. Vorrei davvero scoprire quanto è potente tua sorella, per capire cosa aspettarci...> Mi guarda beffardo.

Sono turbata perché da un minuto all'altro qualcosa è successo...lui è cambiato ancora. Lo percepisco con ogni fibra del mio essere e la paura aumenta...forse anche è disegnata sul mio volto perché si rabbuia e mi prende il viso tra le mani.

<Odio quando mi guardi in quel modo>  ringhia. <Mi fai sentire come se fossi il mostro più terrificante che esista sulla terra>

Mi mordo un labbro.

<E non lo sei?> Azzardo a chiederli.

Nel suo sguardo si riaffaccia...il tormento?
<Questo mondo è pieno di mostri, Dalia. E credimi se ti dico che non sono io...il più pericoloso>

<Vorrei che tu non fossi affatto pericoloso...per noi>  sussurro, guardandolo dritto negli occhi.

Gabriel mi scruta da vicino, nell'animo, con occhio indagatore che mi tormenta...poi, con un profondo sospiro, liberatorio, torna in sé.

<Tranquilla...lascerò in pace i tuoi amici e tua sorella>

Con un dito sfiora il contorno delle mie labbra.
<A nessuna condizione> aggiunge piano.

<Come mai?> Chiedo, ritrovando la voce.

<Non dicevo sul serio, ok? Avrei voluto soltanto che mi rispondessi a una domanda.>

<Cosa volevi sapere?> Chiedo incuriosita.
Scuote la testa. <Non adesso. Non abbiamo il tempo per discuterne>

Spremo un mezzo sorriso, e annuisco leggermente. Non riesco a nascondere il sollievo che provo in quel momento, e dal suo sguardo capisco che se n'è accorto. Mi studia in viso per un po'. Si porge in avanti avvicinando le sue labbra al mio orecchio.

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⏰ Last updated: Sep 06, 2023 ⏰

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