CAPITOLO 28-GABRIEL POV's

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Un'umana...
Guardo la ragazza che giace a terra... un'anima colpita per sbaglio.
Non doveva finire così. È sbagliato, ma gli umani sempre più spesso vengono trascinati in questa guerra.
Mi dispiace.
Avrei dovuto arrivarci prima, ma è stata sfortunata.

Loro stanno cercando sua sorella, non lei.

All'improvviso la sento, ma nonostante la vicinanza, non percepisco la sua forza.

Alzo la testa e guardo verso di lei: una creatura divinamente perfetta e irresistibile.

Rimane dove è, con lo sguardo smarrito, sconvolto, fisso su di me, ma senza arretrare.

Quella ragazza mi incanta nel momento esatto in cui i miei occhi incontrano i suoi, e vi sprofondano...Una parte di me, più che sorpresa è sgomenta, ma c'è un'altra parte che non vuole sentire niente, anche se continuo a fissarla come se fossi sotto un incantesimo.

Incrociamo gli sguardi per un lunghissimo istante e tutt'a un tratto, vengo colpito e scaraventato lontano, finendo contro gli alberi.

Il fragore dell'impatto è esplosivo, assordante...echeggia senza fine.
Schizzo come un razzo fiondato nella foresta. Con un rumore di un grande frastuono spazzo via tutto sulla mia strada.

Poco dopo, senza un graffio sono lontano nella foresta. C'è un rumore debole di movimento dietro di me e in un attimo balzo in piedi. Mi giro serrando i pugni.
<Tu>

Dovevo aspettarmi che sarebbe andata così. Lui è la sua ombra.

<Be', nulla è cambiato. Come vedi...ci saranno sempre degli ostacoli sulla tua strada> Raphael allarga le braccia in un gesto potente.
<Benvenuto nella mia città, Gabriel>
Nei suoi cupi occhi blu brillano scintille di fuoco.
<Ma sta' lontano da quella ragazza>  aggiunge minaccioso.

<Ma non mi dire, Raphael. Nella tua città c'è anche una ragazza?>
<Nuova vita, nuove regole>
Distende le labbra in un sorriso tirato.

Sembra essere il leader coscienzioso di qualche esercito che non si nasconde dietro una maschera.

<C'è una regola scritta nel nostro codice di base...> cerco di ricordarle, in caso l'avesse dimenticato.

<Non si combatte ciò che non si può cambiare>

<Si può fare tutto, basta esserne consapevoli>  ribatte con lo sguardo severo.

Alzo gli occhi per studiare la sua espressione e comincio a notare delle cose che prima non avrei mai notato.

Mi accorgo che non è più quel angelo freddo e distante di prima. Adesso è diverso, pervaso da un'infinità di sensazioni ed emozioni.

<Tu...sei un traditore della tua specie> dico, con quell'aria imperturbabile che non gli avrebbe detto niente.

<Spero di sbagliarmi...perché non intendo mettermi contro di te>

<Se non riesci a capire perché non intendo  di combattere questa guerra, non ha alcun senso che te lo spieghi>  ringhia, facendo due passi lenti di lato per paura della mia reazione.

Devo ammetterlo: ora che la mia mente non è più annebbiata, inizio a capirlo.

<Sei sparito da molto tempo. Perché sei qui?>

<Io proteggo una persona>

<E hai quasi fallito, se non sbaglio>

<No> ribatte tetro.

<Si, invece. Hai scelto di proteggere una ragazza ibrida, e hai lasciato che morisse un'umana.>

<Non dovevi ucciderla> ringhia cupo.

La luce attratta dal buio حيث تعيش القصص. اكتشف الآن