2. Il Primario

985 176 897
                                    

Edoardo arrivò al finestrone della Galleria che dava sulla sala operatoria e, con aria attenta, osservava il personale sanitario che sistemava ogni minima cosa, dalla minuscola punta alla poltrona e le sue protezioni

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Edoardo arrivò al finestrone della Galleria che dava sulla sala operatoria e, con aria attenta, osservava il personale sanitario che sistemava ogni minima cosa, dalla minuscola punta alla poltrona e le sue protezioni.

La visuale da quella piccola stanza, nonostante tutto, era perfetta, c'era anche un televisore che permetteva di vedere meglio il campo operatorio. L'effetto non era sicuramente ottimale, ma se ne poteva comunque approfittare per imparare qualcosa di nuovo.

Arrivò Davide, con le mani in tasca e lo sguardo un po' perso. Camminava come un pinguino: goffo, ma divertente allo stesso tempo.

«Carini e coccolosi, ragazzi. Carini e coccolosi » scherzò Edoardo, sussurrando quella frase nelle sue vicinanze.

Davide scoppiò a ridere, abbandonandosi poi sulla sedia blu della prima fila.

"Quanto durerà tutto questo?" si chiese costui, augurandosi che l'intervento non assorbisse fin troppo tempo. Nonostante lo affascinasse, le sedute blu della Galleria erano abbastanza sufficienti a rendere nervoso chiunque, con il poco comfort che offrivano.

Entrarono qualche altro laureando e alcuni specializzandi del primo anno, poiché nessuno si voleva perdere quell'intervento.

«Che cos'è, cena e spettacolo, oggi?» azzardò Davide a Edoardo, parlandogli nell'orecchio.

«Beh, se così fosse, avrei già prenotato il privé!» rise l'amico, fissando il gruppo del personale sanitario nella sala pronto a operare.

Una voce iniziò a propagarsi in quello stanzino non troppo angusto, predominato dai toni bruni delle pareti costellate di poster medici.

«L'intervento di oggi, cari spettatori » iniziò la Garozzo, parlando a un microfono posizionato su una delle pareti della sala – quella di fronte l'ingresso -, «verrà eseguito da uno dei nostri migliori chirurghi, nonché dal Primario di Chirurgia Odontostomatologica, la dottoressa Vittoria Conte. I laureandi avranno il piacere, nonché l'onore, di fare la sua conoscenza lunedì, in sede di tirocinio. Se avete domande, fatele adesso» concluse, chiudendo la comunicazione.

«Ma che... » sobbalzò Edoardo, poggiando la mano destra sul petto e respirando profondamente. La voce della professoressa all'interfono l'aveva ridestato dal suo mondo fatato. «Ma cos'ha la Garozzo nel cervello, le scimmie urlatrici? [1]» replicò Edoardo, seguito da una pacca sulla spalla del suo compare.

Davide si mise a ridere, notando lo sguardo scosso dell'amico.

«Si è cagato sotto il caghetta, eh? [2]» scherzò, aprendo e chiudendo la mano velocemente davanti al suo compare. I colleghi subito dietro di loro risero di gusto, scuotendo la testa e dando loro qualche pacca sulle spalle.

Per i due ragazzi, era diventato un mantra ironizzare sulle loro disgrazie con le battute del trio comico italiano che, da diversi anni a quella parte, aveva dato vita a personaggi entrati negli annali della comicità, come Pdor, gli agenti Sugar, Dexter e il capitano Tiger.

Innuendo (Sospesa per Remastering)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora