Natalia fu costretta a trattenerla ed allontanarla, visto che i due poliziotti cominciavano ad irritarsi e la cubana, li stava per prendere letteralmente a calci. Era fuori di sé, non ragionava. Aveva gli occhi pieni di rabbia.

" Camila! Che diavolo stai facendo? Ti vuoi calmare?" - la strattonò la ragazza, cercando di farla ragionare -

" Devo entrare e farmi dare il suo cuore, è l'unica possibilità!" - urlò la cubana tra le lacrime -

"Che cosa..." - esclamò Natalia esterefatta -

"È la sua sorellastra, sarà sicuramente compatibile..." - disse fredda Camila -

"Camila ma ti stai ascoltando? Stai dicendo di fare morire apposta una persona per prenderle un organo e darlo a Lauren. Per quanto Clarissa sia malvagia, non merita questo..."

"Lei sta morendo ed io non posso permetterlo.." - sibilò la cubana -

" Anche se fosse compatibile, poi? Cosa hai intenzione di fare? Ucciderla?" - la cubana rimase in silenzio, rivelando così le sue vere intenzioni -

" Spero tu stia scherzando Camila! Non te lo permetterò mai!" - la cubana sorrise -

"Non ho bisogno del tuo permesso! Spostati!"

Camila si diresse verso la sala infermiere dove al bancone, vi era Dolores, intenta a scrivere qualcosa su un foglio.

"Camila? Che succede?" - le chiese preoccupata la donna -

"Mi serve la cartella clinica di Clarissa" - affermò seria, sbattendo i pugni sulla scrivania -

"Non gliela dia per piacere!"
- intervenne subito Natalia -

"Allora me la prendo da sola!"

Camila iniziò ad aprire ogni singolo cassetto della stanza, tirando fuori decine di fogli e mettendo tutto in disordine.

"Camila fermati! Che diavolo fai!"
- urlò l'infermiera cercando di limitare i danni -

"Trovata!" - esclamò la ragazza, iniziando a sfogliarla - " Cazzoooo!!"
- gridò di rabbia, gettando a terra la cartella -

" È A negativo, non ha lo stesso gruppo! " - disse la cubana a denti stretti, prima di tirare un pugno sul muro - " Porca troia!" - esclamò mentre il sangue iniziava uscire dalla mano -

" Camila, vieni, andiamo a medicare la mano.." - disse la donna -

"Non mi interessa nulla della mano! Non può finire così!"

Camila si rialzò in piedi dopo essere sprofondata su una delle sedie della sala infermiere. La mano, ora violacea e sanguinante, le faceva male, ma al momento, non era quella la sua priorità.

"Dolores hai la macchina?" - la donna annuì - "dammi le chiavi.." - chiese la cubana - "ti prego, te la riporto, lo giuro.."

La donna, anche se del tutto titubante, le consegnò in mano le chiavi della sua auto. Camila corse fuori dall'ospedale seguita da Natalia, che non voleva lasciarla sola, visto che non sembrava essere proprio nel pieno delle sue facoltà cognitive. Guidò come una pazza, rischiando di fare schiantare entrambe, per fermarsi poi di fronte ad un palazzo, al cui esterno vi era il cartello "centro trapianti".  La cubana avrebbe tentato ogni via piedi conseguire un cuore per Lauren, anche quella meno etica.
Non ci avrebbe messo un secondo ad andare da clarissa se fosse stata compatibile. Era colpa sua se Lauren stava morendo e lei, non l'avrebbe mai perdonata. Per questo, l'unica cosa buona che avesse potuto fare, sarebbe stata morire e donarle il suo cuore.

"Salve, sono qui perché mi serve urgentemente un cuore. La mia ragazza sta morendo ed ha ancora poche ore, possiamo controllare se c'è disponibilità?"

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