Capitolo 6

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"Te lo dico io, non prenderla sarebbe un enorme perdita, oggi ha fatto un grande lavoro con me.." - si impose il cardiochirurgo con cui Camila aveva lavorato -

"Ah ma anche con me, è riuscita a calmare una bambina che piangeva con delle semplici parole. Quella ragazza ci sa davvero fare!" - confermò lo strutturato del pronto soccorso -

"Quindi solo con me non ha fatto le cose per bene?" - domandò Lauren sorpresa -

" Si Jauregui diciamo che sei un po' troppo esigente per delle matricole al primo anno, il primo giorno" - intervenne un altro medico della riunione -

"Che cosa vorresti dire perdonami Matt? Che non so fare il mio lavoro?" - Lauren si alterò -

"Non è questione di non sapere fare il proprio lavoro, è che devi riuscire un po' a smollarti. Sei troppo rigida ed i ragazzi lo sentono" -continuò l'uomo senza paura -

"Parli proprio tu che con "smollarti", intendi farti ogni specializzanda carina che respiri!" - alzò gli occhi al cielo la donna dai capelli corvino -

"Almeno con me si trovano a proprio agio e non hanno paura anche solo di camminare in modo sbagliato. Vorrei proprio sapere come gli sia venuto in mente a Jack di dare questo compito a te.." - sorrise compiaciuto mentre gli altri colleghi se ne stavano in silenzio ad assistere alla discussione -

"Forse perchè ho sicuramente qualcosa di più da insegnare rispetto a te, che oltre l'ambulatorio non vai e non entri in una sala operatoria da quando? Due anni?" - controbattè Lauren senza peli sulla lingua -

Come era evidente, Lauren non aveva un buon rapporto con i colleghi, soprattutto con quelli più anziani che si credevano migliori soltanto perchè avevano preso una laurea da molti anni più di lei. Per Lauren quello, non era affatto motivo di intelligenza o bravura. Una laurea, al giorno d'oggi, poteva tenerla tra le mani chiunque, altro discorso sarebbe stato dimostrare le proprie abilità sul campo quando fosse stato necessario. Per questo non dava mai retta a provocazioni o battutine ma dava il meglio di sè ai pazienti, da cui invece era molto stimata ed apprezzata.

"O forse perchè il capo sa quanta pubblicità fai all ospedale e gli servono soldi, così ti mette in mostra?Che dici?" - continuò il collega di Lauren -

"Se hai qualcosa da dirmi perchè non me la dici in faccia Brown?" - lo sorpresa da dietro Jack, che entrò in sala - "Allora?" - lo esortò a parlare ma rimase in silenzio -

Matt Brown era il tipico uomo invidioso e rancoroso che risultava insoddisfatto della propria vita e riversava il suo risentimento verso gli altri. Non aveva mai sfondato come chirurgo ed ogni anno veniva messo da parte per qualche nuovo arrivato. Ormai si occupava solo dei casi più semplici e abitudinari. Non entrava in una sala operatoria da qualche anno. Da quando Lauren lavorava in quell ospedale, cioè da quasi un anno, non lo aveva mai visto sorridere o avere una parola buona per qualcuno. Si limitava a portarsi a letto le specializzande più sprovvedute ed a crearsi quell'immagine di playboy che però, non gli era mai riuscita veramente. Le colleghe donne lo consideravano patetico mentre i colleghi uomini lo compativano.

"Non siamo all'asilo, quindi per favore, smettiamola con queste lititgate inutili e piuttosto, arriviamo al punto." - Jack guardò Lauren per avere informazioni -

"Ho scelto i cinque specializzandi che faranno parte del mio team per il prossimo anno. Devo dire comunque che il livello quest'anno non era poi così alto, a parte qualcuno.." - si lamentò Lauren consegnando il foglio al suo capo -

"Devi abbassare un po' gli standard Lauren, non tutti possono essere bambini prodigio come te che a 30 anni se già uno dei migliori neurochirurghi al mondo..." - fece notare Jack - " Comunque okay, rinuiscili in sala conferenze, dai loro la notizia e poi mandali nel mio ufficio per le cose burocratiche..." - ordinò l'uomo -" e voi tornate al lavoro per cortesia!" - si riferì agli altri medici -

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