Capitolo 41

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"Non farlo ti prego!" - urlò disperata -

"Qualcuno deve pagare e lei è la prima della lista!"

E lo fece.

Il suo indice premette quel grilletto. Il rumore dello sparo, rimbombó nella stanza.

Fu assordante.

In un attimo la situazione degenerò completamente e le vite di tre donne, cambiate per sempre.

* DUE MESI PRIMA *

"Non credo neanche ad una parola di ciò che stai raccontando. Perché dovrei?" - domandò Camila incredula -

" Perché tesoro io non mento mai. Le bugie sono così inutili e frivole. E poi.." - Clarissa si sedette accanto alla cubana - " ti ho appena mostrato anni di ricerche e documentazioni. Tutto ciò, non l ha mai visto nessuno"

Clarissa aprì una piccola scatola d'argento, lucidata a nuovo, da dove afferrò una sigaretta e la poggiò tra le labbra, rosse e carnose. La fiamma dell' accendino, fece prendere fuoco al tabacco e delle piccole nuvole di fumo, cominciarono a farsi spazio. Camila non amava i fumatori, emanavano un cattivo odore ed a lei, dava fastidio. Con quella donna però era diverso, il suo profumo vanigliato e dolce, sovrastava quello del fumo e poi, nonostante non le fosse per nulla simpatica, doveva ammettere che avesse un certo fascino.

" Chi mi dice che tutta questa roba non sia falsa? Lauren me ne avrebbe parlato no?" - fece notare la cubana -

"Lei non lo sa.." - affermò la donna - " o almeno è quello che fa credere" - l'odore di fumo inizió a riempire la stanza -

Camila continuava a sfogliare incredula tutti quei fogli che secondo la donna di fronte a lei, raccontavano una parte fondamentale del passato della persona che pensava di conoscere meglio. Non poteva capacitarsi di quella notizia ed era certa, che Lauren, sicuramente, non era al corrente.

"Non lo sa, non può saperlo. Me lo avrebbe detto e poi non si sarebbe mai comportata in quel modo..." - scosse la testa la cubana -

"Sei sicura di conoscere davvero così bene la tua fidanzata? Due ore fa mi pare tu l'abbia beccata a limonare con un'altra no? Anche su quello non l'avresti mai messa in dubbio e invece.." - esclamò Clarissa -

"Anche se fosse vero, che cosa vuoi da me? Perché me lo stai dicendo e non lo dici direttamente a lei?" - chiese ovviamente la cubana -

"Oh cara Camila, è proprio qui che viene il bello.." - spense la sigaretta, lasciandola nel portacenere - " tu sarai la parte fondamentale del mio piano.."

" Piano? Quale piano?" - domandò confusa Camila -

" Il piano che distruggerà una volta e per sempre tutta la famiglia Jauregui, in primis quella stronza viziata della tua fidanzatina..." - esclamò schifata Clarissa -

"Ma che cosa stai dicendo? Tu sei pazza, io me ne vado.."

Non fece neanche in tempo a finire la frase che Clarissa la spinse giù sul divano, facendo presa sul collo, stringendole le dita intorno. Camila si sentì mancare velocemente il respiro, tanto che supplicó di lasciarla andare.

"Ancora non hai capito? Qui comando io e tu, fai come ti dico" - i polpastrelli cominciarono a lasciare il segno sulla pelle di Camila -

"La...lasciami, non...non riesco a re..respirare..." - disse quasi a fatica la cubana che stava per diventare paonazza -

" Sei fortunata tesoro. Sei troppo importante per i miei piani per finirti così." - Clarissa mollò la presa mentre Camila inizió a tossire, massaggiandosi il collo -

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