Capitolo 21

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"Taxi! Taaaxiiii!" -urlò Camila in mezzo alla strada, rischiando di essere quasi investita -

Aveva appena iniziato a piovere e come di consueto in questo caso, New York scoppiò nel caos più totale. Centinaia di macchine di tutti i tipi sfrecciavano da ogni lato, pedoni che per ripararsi dall'acqua, sostavano sotto il primo portico disponibile, ostruendo la viabilità, mezzi pubblici bloccati nel traffico, costantemente in ritardo.

Camila se ne stava ancora a piedi nudi sull'asfalto sul ciglio della strada, ad agitare le braccia freneticamente, sperando che una di quelle auto gialle, si fermasse. Il bagliore dei fanali le finiva direttamente negli occhi. L'intesità della pioggia aveva cominciato ad aumentare e la cubana era completamente fradicia. Questo non sembrava importarle affatto, il suo unico pensiero era quello di trovare un passaggio. Fissava lo schermo del telefono in attesa di notizie, che però tardavano ad arrivare. Provò a richiamare sua madre, ma non ottenne altro che la voce registrata della segretaria telefonica.

"Cazzoo!" - esclamò, mettendosi la mano tra i capelli, ormai bagnati -

Camila era nel panico più totale: cominciò a sentire caldo nonostante la temperatura esterna si fosse abbassata, i piedi le facevano male dopo l'ennesimo sassolino che le aveva punto la pelle e l'ansia di non poter tornare a casa, le provocava un peso sullo stomaco che le impediva di respirare correttamente. Il petto sussultava violentemente mentre le gambe cominciarono a farsi deboli. Si sedette sul gradino del marciapiede nel bel mezzo di alcune pozzanghere.

"Questa città fa schifo! La odio! Non esiste un misero taxi che si fermi!" - urlò a squarciagola, lasciando esterefatti i passanti - "E voi? Cosa avete da guardare? Pensate ai vostri!" - le lacrime scesero sulla sua guancia mescolandosi con la pioggia -

"Hey hey hey!" - Lauren si precipitò da lei - "Camila? Che succede? Che ci fai qui in mezzo alla strada sotto questo temporale?" - le domandò, cercando di proteggerla con il suo ombrello -
"Sei scappata così in fretta prima che..." -Camila sbuffò, iniziando a camminare su e giù -

"Senta non vorrei risultare sgarbata, ma mi lasci in pace dottoressa Jauregui. Non ho nè il tempo nè la voglia di litigare con lei, quindi torni dentro e continui la sua serata con la sua nuova cavia! Io ne ho abbastanza!" - la cubana si mise le scarpe - "Maledetti tacchi!" - borbottò -

"Hey!" - la corvina la tirò a sè, afferrandola per le braccia - "Non vado da nessuna parte finchè non mi dici cosa succede" - continuò, tenendo ben salda la presa - "Fai un bel respiro!"

La mano di Lauren si posò delicatamente sulla guancia fredda e bagnata della cubana, cercando di calmarla un po'. Fu come se quel tocco fosse stato magico: Camila chiuse gli occhi e per qualche istante fu catapultata in un'altra realtà, dove tutto ciò che riusciva a sentire erano soltanto i battiti del suo cuore che diminuivano e quella mano così morbida e calda che le fece provare una sensazione rasserenante. Lauren rimase ferma di fronte a lei, regalandole il suo solito sorriso, così dolce e luminoso, che le faceva perdere la testa. La corvina era l'unica persona che riusciva sempre a calmarla, non importava dove fossero o cosa stesse succedendo, per un breve periodo, la cubana si sentiva serena ed in pace.

"Devo subito tornare a casa! E' successa una cosa..." - Camila fece una pausa - "Grave.." - decise di rimanere vaga - "Ma come vedi, non posso! Maledetta pioggia, maledetta città, maledetta vita!" - continuò a sbraitare sul marciapiede -

Era ovvio di come il problema principale non fosse il passaggio, ma l'enorme preoccupazione nei confronti della sorella. Sin da quando era nata, Camila, nonostante non fosse poi così grande, non aveva mai saltato una sua visita, un controllo, un esame, voleva essere informata sempre su ogni dettaglio o cambiamento. Da quando aveva iniziato a studiare medicina, il suo supporto, oltre che emotivo, divenne anche professionale: ascoltava attentamente tutto ciò che i medici dicevano e poi, quando tornava a casa, iniziava a fare ricerche approfondite cercando una soluzione.

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