Capitolo 34

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"Ciao.." - esclamò flebilmente la corvina, cercando di capire la situazione -

"Hey! Stavo per venirti a cercare..." - disse subito la cubana, lasciandole un bacio sulla guancia -

"Certo, ho visto come ti stavi preoccupando per me.." - replicò infastidita Lauren -

"Scusa? Non ti ricordi come ci eravamo lasciate questa notte? Avevo bisogno di tempo per pensare.." - si giustificò Camila, provocando una risata nella donna di fronte a lei -

"Stai scherzando spero. Cosa è successo di così grave stanotte? No spiegamelo, perchè io ricordo solo di averti fatto una sorpresa e tu che hai buttato tutto nel cesso. Per cosa poi? Ancora non si sa..." - iniziò ad alzare la voce, attirando l'attenzione die presenti -

"Possiamo parlarne più tardi? Non mi sembra il caso di farlo qui in mezzo al corridoio!" - disse Camila sottovoce -

"Ovviamente! Sempre quando è più comodo per vostra maestà! Sai che c'è Camila? Sono davvero stanca ed ora ho altre cose più importanti a cui pensare che dei stupidi capricci da adolescente, quindi se vorrai spiegarmi, bene, sai dove trovarmi, altrimenti fai ciò che vuoi..."

La cubana rimase impietrita, non aspettandosi minimamente di ricevere quella reazione così impetuosa da parte della sua fidanzata. Nei suoi occhi aveva notato uno sguardo diverso, come se tra loro si fosse creato improvvisamente un enorme distacco, come se fossero lontane anni luce. La rincorse per il corridoio, visto che il suo passo aumentava costantemente senza mai voltarsi indietro. Non appena arrivó nel suo ufficio, la corvina diede una forte spinta alla porta che rischiò quasi di prendere Camila dritta in faccia.

"Ma sei impazzita? Stavi quasi per rompermi il naso!" - imprecò la cubana -

"Potevi fare a meno di seguirmi, non ho alcuna voglia di parlare ora, tanto meno di discutere. È stata una notte davvero pesante!" - Lauren si lasciò andare sulla sua sedia girevole sospirando -

"Per entrambe!" - la corresse subito Camila provocando la risata di Lauren -

" Cosa ti ha turbato così tanto Camila? Sentiamo e finiamola una volta per tutte. Se ogni volta che ricevi una sorpresa, reagisci in questo modo, stai sicura che non te ne farò mai più! Ho fatto registrare in studio una tua canzone, non ti ho ucciso il cane! Smettila di fare la bambina!" - la corvina si massaggiò le tempie -

" Tu non sai nulla Lauren! Quindi non permetterti di giudicare le mie reazioni!" - rispose irritata la cubana -

"E allora parla Cristo santo! Sono ore che ti chiedo di farlo! Siamo adulte, non c'è bisogno di scappare come hai fatto!" - sbottò all' improvviso, lanciando una penna sulla scrivania -

" Io scappare? Fino a prova contraria quella che mi ha lasciato sola sei stata tu!" - Lauren la guardò storta e subito Camila, si rese conto di aver detto una cavolata -

"Scusami se sono un chirurgo ed una mia paziente rischiava di morire, tra l'altro come tutti dicono, per colpa mia!"

"Per colpa tua?" - chiese la cubana ignara -

" È stato somministrato un farmaco ad una mia paziente a cui era allergica. Ha rischiato di morire per lo shock ed ancora adesso è in condizioni critiche. Il board vuole che mi prenda un periodo di pausa, che significa che mi licenzieranno.." - spiegò la corvina ancora incredula -

"Che cosa?!" - esclamò la cubana -

"Se avessi tenuto il telefono acceso, lo avresti saputo e magari saresti stata qui nella notte peggiore della mia vita.." - le disse Lauren sapendo di farla sentire in colpa -

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