Capitolo 59

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Fatemi sapere che ne pensate. Buona lettura!❤🙏🏻

Comincio a essere seriamente preoccupata riguardo alle condizioni di Cristina. Il solo pensiero non mi fa stare tranquilla come, forse invece, dovrei. Sono giorni che non fa che evitarmi: evira le mie telefonate e cerca ogni modo pur di non incontrarmi nemmeno per sbaglio. Le mie amiche, per fortuna, non sembrano aver notato particolari cambiamenti in lei; ma d'altronde Giulia è in vacanza per un viaggio romantico di coppia che lei ed Emiliano si sono concessi e non voglio davvero che si addossi una tale inquietudine, quando invece dovrebbe godersi il suo fidanzato e il relax del momento. Carlotta, altrettanto: con la convivenza che lei e Federico hanno messo in atto, ha la testa altrove. Ma è normale, l'unica a conoscere il suo segreto sono io.

Emetto uno sbuffo, davanti alla continua reticenza della mia amica: non si rende conto che sta solo aggirando il problema e ora, più che mai, non ha bisogno di affrontarlo da sola.
Ma poi mi accorgo che anche io stia facendo lo stesso con Lucia. Da quando siamo stati in casa famiglia, io e Luca non siamo più ritornati sull'argomento e sono spaventata all'idea che lui possa nominarla in qualche modo. Luca non mi pare molto d'accordo, eppure mi sembra che rispetti la mia idea, tenendosi ben lontano dal parlarmene.
Per il momento mi conviene così e continuo a crogiolarmi nell'idea che vada tutto bene, anche se no, non va bene proprio niente. Eppure non voglio pensarci.
Così torno a concentrarmi sul lavoro, cercando di protrarre la tranquillità che sembra respirarsi oggi tra queste quattro mura.
Poi, il silenzio viene improvvisamente squarciato da qualcuno che bussa con insistenza alla porta del mio studio.
Mi porto una mano alla tempia destra, scuotendo lievemente il capo: addio pace.

"Avanti..."acconsento, trattenendomi dall'essere infastidita.

"Ciao, Anita".

Rialzo lo sguardo e i miei occhi vengono invasi dalla sorpresa quando mi rendo conto che sulla soglia ci sia Edoardo.

"Edo..." sussurro, lasciandogli intravedere tutta la mia confusione davanti alla sua presenza qui.

Lui richiede la porta alle sue spalle, fermandosi poi al centro della stanza.
"Devo parlarti, Anita" esordisce con un tono che non ammette repliche.

Annuisco lievemente, alzandomi per andargli incontro.
"Certo" lo incalzo a parlare, appoggiandomi alla scrivania dietro di me. "Dimmi pure".

Ma nel momento in cui incrocio il suo sguardo, mi rendo conto che conosca benissimo il motivo per cui lui sia qui.

Edoardo acconsente con la testa, passandosi una mano tra i capelli e sospirando a lungo.
"Si tratta di Cristina..."proferisce, inforcando le mani nelle tasche e infossando le spalle.

Cerco di mostrarmi indifferente davanti alle sue parole, come se non sapessi cosa stia per dirmi, invece lo so, eccome, e mi sento invadere dall'ansia al solo pensiero di mentire.

"È strana in questi giorni, è sfuggente e agitata, come se qualcosa la preoccupasse e davvero non riesco a capire il perché" continua.

Mentre me ne parla, non posso fare a meno di notare quanto il suo comportamento lo stia logorando. Mi accorgo, mentre mi avvicino, per porgli il mio sostegno, del suo volto stanco e segnato da profonde occhiaie. E questo, nell'ambito lavorativo, non gioca mai a nostro favore. Ci è richiesta massima lucidità e non possiamo permetterci che qualcosa che ci turba intacchi con il resto.

Gli accarezzo un braccio, cercando di accennare un sorriso, ma intuisco che mi venga difficile. "Sta' tranquillo, Edo. Vedrai che è solo un periodo".

Vorrei davvero fargli presente che il nostro turbamento sia comune, ma nonostante non condivida il modo di fare di Cristina, non posso venire meno alla promessa che mi ha chiesto di mantenere.

Ricominciamo da qui (COMPLETA)Where stories live. Discover now