Capitolo 52

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Svegliarsi stamattina non mi è stato difficile. Avvertivo sulla mia pelle tutta l'eccitazione e l'aspettativa che il mio primo appuntamento con Luca mi provocano.
Ho svolto la mia giornata in modo spensierato, chiusa in una bolla, dedita ad attudire i miei sensi, facendomi sentire leggera, con la testa tra le nuvole e il cuore pulsante.
In ogni mio gesto, in ogni mia azione, non ho potuto fare a meno di pensare a Luca.
Il nostro primo appuntamento...non faccio che riformulare le sue parole nella mia mente, rendendomi conto di quanto mi suonino melodiose.
Ritorno al presente, cercando di reprimere un gridolino di gioia perché sarebbe poco appropriato, ma do uno sguardo all'orologio da polso che indosso, rendendomi conto che manchi poco prima che io possa andare a casa.
Io e Luca abbia accordato nel nostro messaggio del buongiorno di vederci direttamente nel pomeriggio quando lui passerà a prendermi.
Comincio a contare le ore, i minuti, i secondi, prima che io possa incontrarlo e il solo pensarci mi provoca un fremito nel cuore.
Non mi sentivo così da tempo, forse non lo so nemmeno più quantificare, ma sto tanto bene e l'artefice della mia felicità è proprio lui.

Mi chiudo le porte dell'armadietto alle spalle, rilasciando un sospiro e posando una mano all'altezza del collo, rilassando la muscolatura contratta.
Arianna mi dà le spalle, mentre si cambia. Ho saputo avesse chiesto un cambio turno ed è pronta per adempiere al lavoro che le spetta.
Mi schiarisco la voce, con un colpetto di tosse, avvicinandomi al mio armadietto.
Lei si volta, cercando di dissimulare un certo spavento e accenna un sorriso nella mia direzione, vedendomi avvicinare. Nella mia mente è ancora vivido il ricordo del nostro battibecco e ho intenzione di chiarire con lei.

Ma prima che possa dirle qualcosa, è Arianna a cominciare a parlare.
"Mi dispiace per ieri..."ammette, d'un tratto intimidita, abbassando lo sguardo per puntarlo alle sue dita che giocherellano.

"Stai tranquilla, Ari, è tutto ok"la rassicuro, posando una mano sulla sua spalla.

Lei annuisce titubante: "mi sono fatta prendere dalla foga del momento, ma come sempre avevi ragione tu, quello che stanno facendo non è giusto..."

Accenno un sorriso comprensivo nella sua direzione, rinsaldando la mia presa sulla sua spalla. "Va bene così, ok? Non c'è bisogno che continui. Abbiamo reagito in modo sbagliato entrambe, ma è tutto risolto" le riferisco, senza nascondere una certa fretta nei miei gesti. Non vedo l'ora di poter essere a casa e prepararmi.

Lei rialza lo sguardo, adesso luminoso, per puntarlo nel mio e sorridermi in quel modo tutto suo, scrutando ogni mio movimento.
"Ma tu cosa fai, vai già via?" mi domanda, mettendo su un'espressione fintamente sospettosa.

Soffoco una risatina, lisciando alcune pieghe inesistenti del mio camice, mentre lo sistemo nell'armadietto.
"Sì, ho preso un permesso..."

Arianna corruccia la fronte, pensierosa, aprendosi successivamente in un'espressione maliziosa.
"Non mi dire!" ammette, battendosi una mano in fronte, come colta da un'illuminazione. "Hai un appuntamento con Luca!"

Mi nascondo dai suoi occhi curiosi, recuperando la borsa e richiudendo l'anta dietro di me.
"Potrebbe..." confesso, vaga, cercando, però, di trattenere un certo divertimento.
Ma non abbastanza per evitare che lei si esibisca in un gridolino di gioia, saltellando sul posto.

"Lo sapevo! Lo sapevo!" strepita, colma di eccitazione.

Mi volto allora verso di lei e mi rendo conto che trattenere le risate, adesso, mi sia difficile.

"Mi devi raccontare tutto, sappilo!" mi fa notare, sporgendosi verso di me per puntarmi un dito contro, fintamente minacciosa.

Appoggio la mia mano sulla sua, allontanandolola dal mio corpo e cercando di riprendere fiato dalle risa.
"D'accordo...sarà fatto" le replico, sciogliendomi in un sorriso dolce.

Ricominciamo da qui (COMPLETA)Where stories live. Discover now