1. Kate

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CAPITOLO 1


KATE

POV KATE

<<Ricordo quel giorno come se fosse ieri. Le strade erano ricoperte di bianco per i fiocchi di neve che scendevano lentamente dal cielo, il distacco tra la finestra e il camino era poco ed io ero seduta proprio lì al centro. Spostavo lo sguardo più volte verso le lastre di vetro pronta a saltare in piedi e abbracciare le due persone più importanti della mia vita, il fuoco riscaldava metà del mio corpo, anche se il mio corpo tremava come una fogliolina spintonata giù da un albero proprio dal vento di quell'inverno>>. Specificai ricostruendo la scena davanti ai miei occhi nocciola, qualcosa che era accaduto quando avevo solo quattro anni e lo ricordavo alla perfezione, come se fosse accaduto ieri, ad una ragazza di diciassette anni, proprio ciò che ero. Accennai un sorriso e continuai il discorso fissando quelle persone intorno a me, lo stavo raccontando ad una cerchia di sconosciuti, nonostante il tempo trascorso lì con loro. <<Forse per il freddo, forse l'eccitazione, non riuscivo più ad attendere, volevo vederli. Gregor>>. Venni interrotta dall'uomo seduto alla sedia difronte alla porta d'ingresso.

<<Kate, specifica per i nuovi arrivati>>. Mi limitai ad annuire.

<<Gregor è il mio maggiordomo, lui mi guardava attendendo alla porta tra il soggiorno e il corridoio, come tutte le sere, mi preparò la sua ottima cioccolata calda, come quella sera. In realtà me ne dava un po' di notte, i miei non volevano che assorbissi troppi zuccheri. Di nascosto dai miei genitori, Gregor me ne preparava una a tarda sera, quando mi fu portata quel giorno fui davvero sorpresa, probabilmente era già tardi. I miei erano molto severi, ma lui ci teneva a me, mi trattava come se fossi sua nipote>>. Abbassai lo sguardo sulle dita facendole giocherellare tra loro in attesa forse di essere fermata, anche se dai loro sguardi capii di dover proseguire, ormai erano incuriositi. <<Passo dopo passo si avvicinò a me e mi prese la mano sollevandomi dal tappeto bianco di peluche, un grande batuffolo rotondo che spesso mi faceva da letto quando i miei tornavano tardi dal... loro lavoro>>. Mi soffermai su quelle due parole facendo uscire un lieve sospiro dalle mie labbra, tramutato lentamente in sorriso meno evidente del solito. <<Mi condusse davanti all'albero di Natale ben decorato mostrandomi una delle decorazioni, l'angelo azzurro che mi avevano regalato proprio i miei, lo portò tra le mie mani e mi disse:

'Stringilo, piccola. Tienilo stretto e li sentirai vicini'. 

Lo feci, più e più volte ma quella sera non funzionò. Non sentì quella sensazione di sicurezza, quel solletico alla pancia che mi faceva sorridere di cuore, al contrario c'era silenzio e nient'altro.

FINE POV

Descrisse tutto nei minimi particolari fissando il muro che aveva davanti, tutti intorno la guardarono stupita dalla freddezza nel raccontare l'accaduto, sembrava davvero senza cuore, come se avesse ormai superato la morte dei suoi genitori, ma solo lei conosceva la realtà, era a conoscenza della sua condizione mentale, era l'unica che poteva descrivere come stesse in quel momento, anche la sola a ripetere sempre di stare bene per la presenza di una persona importante nella sua vita. Gregor era sempre rimasto con lei, nonostante gli anni passassero, non aveva mai abbandonato quella piccola donna. Kate sollevò la testa costudendo ancora una volta quel ricordo nella sua mente dopo averlo esposto a persone che neanche conosceva, lo richiuse dentro chiudendolo a chiave. Fissò i visi delle persone presenti intravedendo varie emozioni sul viso di tutti: la tristezza, la compassione e la paura erano le espressioni più evidenti che riusciva a vedere su molte persone, come quel giorno, in quel posto più caldo dell'esterno.

(Revisione) Assassin Night (Completa🦋)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora