13. Immagine Rubata

2.5K 100 43
                                    

CAPITOLO 13

Immagine rubata


La giornata dei Lewis iniziò alla grande, e lo sarebbe stato finché non avessero appreso tutto ciò da sapere sull'essere una spia ben addestrata: Kate fece i suoi esercizi mattutini, ancora prima che i ragazzi si svegliassero, allenò il corpo e la mente, meditò per circa quindici minuti prima di ritrovare la marmaglia giù in soggiorno, ancora tutti assonnati. Per essere persone che lavoravano di mattina presto non sembravano essere molto mattinieri. Quelle tre settimane chiusi in casa ad allenarsi soltanto li aveva resi quasi pigri, dovevano ringraziare Kate e i loro genitori. Li ragazza rientrò in casa completamente sudata e con l'affanno, li osservò uno ad uno riconoscendo ormai le loro abitudini e i singoli movimenti. Sapeva quando si alzavano dal letto, quando andavano in bagno e anche quanto tento impiegassero, i tempi della colazione, la loro conversazioni mattutine e in quanto tempo si preparavano.
Kate li guardò sospirando, erano già le dieci e, nonostante fossero già pronti, sembravano non attendere altro che la colazione.

<<Ehi, Kate, dove sei stata?>>. Chiese Ethan facendo vari passi in avanti.

<<A differenza vostra, sono andata ad allenarmi>>.

<<Chi ti dice che non ci siamo allenati anche noi intanto?>>. Il piccolo Jason guardò i suoi fratelli cercando una complicità unica, almeno un po'. Il suo sorriso si spense quando i ragazzi distolsero lo sguardo imbarazzati.

<<Vi siete allenati nel vostro letto? Quello è cardio, ragazzi. Voi avete bisogno anche di saper combattere, non solo di saper scopare>>. Sospirò sollevando lo sguardo verso il soffitto, non aveva mai avuto a che fare con dei ragazzi, o fratelli, o persone non come lei che vivessero nella stessa casa. Trovava impossibile allenarli e insegnare ciò che sapeva. I fratelli Lewis non erano portati per lo spionaggio e sembrava esserne sempre più sicura giorno dopo giorno. <<Vado a fare una doccia...>>.

<<Vuoi che venga con te?>>. Ethan fu così sfacciato da far ridere i suoi fratelli, anche se non tutti. Jason gli corse incontro saltandogli sulla schiena come un bambino.

<<Lascia stare nostra sorella, malato!>>.

<<Jason, scendi! Cazzo, pesi!>>. Disse Ethan dimenandosi. <<Non posso farmi male, rischio di non lavorare più nel campo della moda!>>.

Quella patetica scenetta attirò le risate dei fratelli, anche un piccolo sorriso da parte di Luke, mentre Julian non smetteva di guardarla. Sarebbe salito lui molto volentieri in bagno con Kate, l'avrebbe spogliata con le sue mani e fatta sua proprio in quella doccia larga e spaziosa. Lo sguardo venne ricambiato dalla ragazza. Socchiuse le labbra creando una strana connessione con quel ragazzo in fondo alle scale. Un battito, poi un altro, fino a farle poggiare involontariamente una mano sul petto per tentare di fermare il cuore che voleva uscirle fuori a spintonate. Kate distolse rapidamente lo sguardo salendo le scale senza guardarsi indietro, non poteva innamorarsi, l'ultima volta aveva portato una tragica conseguenza nella sua vita, niente avrebbe permesso di farlo accadere ancora una volta. Julian abbassò la testa filando in cucina, gesto che non passò in osservato, una sola persona si rese conto di quanto stesse "soffrendo". Luke strinse le sopracciglia e lo seguì subito dopo permettendo agli altri fratelli di parlare tra loro.

<<Ti struggi per amore?>>. Chiese l'uomo dai capelli biondi attirando l'attenzione di suo fratello. Julian poggiò il bicchiere sull'isola della cucina posando subito dopo il succo in frigo.

(Revisione) Assassin Night (Completa🦋)Where stories live. Discover now