9. Vecchi ricordi

2.9K 113 24
                                    


CAPITOLO 9

VECCHI RICORDI

La giornata era insolitamente silenziosa, del resto come la casa. La piccola Kate si guardò intorno pensando che probabilmente erano usciti tutti lasciandola finalmente da sola, nonostante ultimamente avesse uno strano desiderio di averli intorno, ma quando restava nella solita solitudine si sentiva davvero al sicuro. Si sedette in cucina, intorno all'isola e, per la prima volta, fece colazione con calma concentrandosi su quel silenzio che la travolgeva tutte le volte e i pensieri più assurdi che l'assillavano di continuo, la tormentavano ogni giorno. Prestò attenzione al bancone su cui era appoggiato il bicchiere di vetro, che continuava a fissare per il colore arancione, aveva versato poco prima un succo d'arancia per iniziare al meglio la giornata, era la colazione che la stava accompagnando in quelle settimane insieme ai ragazzi. Poggiò la mano sull'isola in marmo sentendo la sensazione di liscio e freddo sotto le dita, le faceva tanto ricordare casa, soprattutto quel silenzio. Gregor era solito alzarsi prima, prepararle una ricca colazione, per poi lasciarla sola quasi tutto il giorno; doveva aiutare in casa, con i suoi doveri da adulta e rimanere incollato alle videocamere di sorveglianza o alle notizie del giorno per essere aggiornato, soprattutto sull'azienda di famiglia, che era stata affidata a lui per l'età di Kate. Avrebbe dovuto attendere un solo anno per poter ereditare tutto ciò che apparteneva ai suoi genitori, ormai defunti, era certa di non essere pronta a tutta quella responsabilità, nonostante tutti i giorni affrontasse persone poco raccomandabili, armi puntate addosso e la morte di chiunque le stesse accanto. Si sarebbe dovuta dividere tra le missioni, che spesso richiedevano mesi, e l'azienda di famiglia, davvero importante e piena di responsabilità. Sarebbe bastato poco per far crollare tutto, fortunatamente aveva Gregor con lei, per non parlare dei fratelli Lewis, si chiedeva spesso se avrebbe dovuti davvero coinvolgerli in quel modo, ma la richiesta di Emma e Mark era chiara, e lei ubbidiva senza troppi sforzi.

Kate fissò ancora quel bicchiere cercando di vedere il suo futuro dentro quel colore acceso e luminoso, il sole aiutò molto a far splendere il suo "futuro", senza di lui. La sua mente vagava nel tempo, come un orologio che camminava velocemente. Il pensiero di lui la assalivano così tanto da renderla malinconica di colpo, solitamente, aveva altro da fare e di conseguenza, pochissimo tempo da dedicare al ricordo di quel ragazzo; come ascoltare persone in cerchio e tentare di non raccontare di lei, questo la aiutava a non pensare a Sebastian, era sicura che riprendere il lavoro l'avrebbe fatta tornare la solita Kate di prima, la principessa di ghiaccio che tutti temevano, ma come poteva se l'immagine di lui risaltava alla mente tutte le volte trasmettendo quel senso di malinconia mista a rabbia repressa per mesi.

Si chiamava Sebastian, si era trasferito da poco tempo nel suo stesso quartiere, uno di quelli altolocati, dove per poter viverci dovevi essere una persona conosciuta, qualcuno con un cognome tanto importante da farlo ricordare per sempre al mondo intero, anche la discrezione era la benvenuta se pagavi molto per poterci vivere. Ville abbastanza grandi, con circa dieci stanze e nove bagni, per non parlare di quelle che i suoi genitori avevano fatto costruire per poter nascondere la loro identità, ciò che li rappresentava e le armi che avrebbero usato in missione. Sebastian veniva dall'Inghilterra, si comportava come un vero e proprio principe, e probabilmente, fu proprio il suo modo di fare che fece perdere la testa alla piccola Kate. Vestiva sempre bene, indossava cose scomode e di bell'aspetto, proprio come lui. Alto, con capelli tendenti al biondo e occhi azzurri come un cielo d'estate, limpido e ben illuminato, così profondo da potersi perdere solo con uno sguardo. Per i troppi impegni, Kate, si rese conto della sua presenza solo settimane dopo il suo arrivo, quando le missioni divennero più leggere, e gli impegni con lo studio non le furono molto d'intralcio, si accorse di lui. Aveva sempre studiato in casa, insieme a Gregor, proprio come avrebbero voluto i suoi genitori, se solo avesse frequentato una di quelle scuole per ragazzini viziati e ricchi, sarebbe sicuramente diventata una Kate differente, niente principessa di ghiaccio o un'assassina a sangue freddo. Arrivarono le tanto attese vacanze estive, questo significava più tempo da dedicare al suo lavoro, proprio sul campo, doveva mettere in pratica molte delle cose apprese.

(Revisione) Assassin Night (Completa🦋)Where stories live. Discover now