chapter 21.

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7:00 a.m.

"DRIIIN!" suona la sveglia, come sempre.
in questi giorni però la odio di meno, quella sveglia, perché essendo sempre a Liverpool per "lavoro", sono giustificata su tutte le materie..quindi andare a scuola non è troppo stressante.
Mi alzo, vado in cucina e faccio colazione con dei cereali al cioccolato, e poi mi dirigo in bagno per assumere un aspetto più decente.
Mi trucco solo con un po' di mascara e lego i capelli in una treccia. Dopodiché vado in camera da letto per indossare, come sempre, quella divisa grigia vomitevole.
Esco di casa e mi incammino verso il grande edificio bianco.
Arrivata all'ingresso ho una strana sensazione..mi sento osservata.
Così vado da El, per chiederle qualche spiegazione, con la speranza che lei sappia qualcosa.

"El..ma..non è che sai perché mi fissano tutti?" le dico a bassa voce, per non farmi sentire.

Ora che ci penso forse un'idea potrei avercela, ma è assurda..solo El sa dell'incontro con i Beatles, a meno che..

"ecco appunto, è di questo che volevo parlarti..però devi promettermi che non mi uccidi!"

CAZZO. Ho già capito. Giuro che questa piccola canaglia un giorno la scaravento per terra!

"oh no El.. Che cazzo hai fatto?!"

"scusamii! Non ho resistito..ma io ti assicuro che l'ho detto solo a Sophia..la ragazza in classe mia. Evidentemente lei ha sparso la voce, non pensavo lo facesse, mi fidavo di lei..scusami Cat davvero!"

"ehi El tranquilla..diciamo che avresti fatto meglio a stare zitta, ma ormai il danno è fatto, quindi non ti preoccupare, tanto prima o poi sarebbe venuta fuori questa storia.
Adesso andiamo in classe, okay?"

"ohh grazie grazie grazie!! Temevo che non mi avresti più parlato.."

"sisi ora ZITTA ed entriamo a scuola!"

8:10 a.m.

Sono in classe e ancora il prof non è arrivato, così vado a sedermi al mio banco, ancora con quella terribile sensazione di avere gli occhi di tutti addosso.

"eccola la nostra ballerina..insomma, raccontaci qualcosa dai! Come sono questi mitici Fab Four?" comincia un ragazzo, con un tono di voce...strano. Non sembra realmente interessato.

Io mi limito a guardare da un'altra parte e a fare finta di niente.

"sì, Catherine, come sono i ragazzi? E paul, com'è? Si dice che sia perfetto.."
prosegue una ragazza, con un tono simile a quello dell'altro.

"e john com'è invece? Così intelligente come si dice?" continua un altro ragazzo.
Ne ho abbastanza.

"sì sono fantastici, e allora?" rispondo secca.

"uhuh..acidina la nostra star!" risponde una ragazza in modo odioso.

A questo punto inizio davvero ad arrabbiarmi, ma cerco di contenermi e fare finta di niente, ancora.

"Buongiorno ragazzi! Tutti ai loro posti per favore, che ora iniziamo."

Dio che sollievo, non ho mai voluto così bene al prof di matematica.

9:05 a.m.

è da poco cominciata la seconda ora di matematica, e la lezione scorre senza alcun altro commento da parte della classe, dato che è presente anche il professore.
Al momento è interrogata la ragazza che ha chiesto di Paul, mentre io sono al banco a riposarmi, dato che non posso essere interrogata.
"le sta bene a quella stronza!" penso, con un sorrisetto divertito in volto.

10:50 a.m.

È appena suonata la campanella della prima ricreazione, così corro in classe di Ellen: non voglio passare quei dieci minuti di tempo libero a ricevere domande odiose seduta al banco, di nuovo.

"Ohh, El, finalmente..non puoi capire cos'è successo stamattina..tutti hanno cominciato a farmi domande sui ragazzi, ma a presa di giro. È stato terribile."

"tranquilla Cat, tu fai finta di niente e pensa a goderti questa occasione che ti si è presentata di fronte. Fanno così per invidia, questo è poco ma sicuro."

Le sorrido e cominciamo a parlare del più e del meno mangiando le nostre merende.

1:45 p.m.

Fra solo un quarto d'ora suonerà la campanella di uscita, e finalmente potrò tornare a casa, lontana dai miei compagni di classe.
Questo pomeriggio mia madre ha preso appuntamento per parlare con la preside della scuola, in modo da cercare di ottenere il permesso per stare via una settimana, spiegandole il motivo, ovvero i vari impegni con i ragazzi.
Credo che andrò insieme a lei, voglio poter partecipare alla conversazione.

3:45 p.m.

Sono finalmente a casa, ho pranzato insieme a mia madre e fra un quarto d'ora dobbiamo essere a scuola per parlare con la preside.
Sono un po' in ansia, lo ammetto, ma è una cosa a cui tengo troppo, per cui devo farmi coraggio e impegnarmi più che posso per ottenere questo benedetto permesso.

"CAT! SEI PRONTA CHE ANDIAMO?"
sento mia madre urlare dalla cucina.

"ECCOMII!" le rispondo.

Usciamo di casa, saliamo in macchina e insieme ci dirigiamo verso la scuola.

Solo qualche minuto dopo siamo arrivate.

4:00 p.m.

È arrivato il nostro turno, così entriamo nell'ufficio e la preside ci fa accomodare davanti a lei.

"Salve, ditemi." comincia lei.

"Buonasera. Senta, siamo venute qui per parlare di un impegno che tratterà Catherine in un'altra città per una settimana..volevamo sapere se fosse possibile ottenere qualche permesso o qualcosa del genere..non so, ci dica"

"beh, di norma non sarebbe possibile una cosa del genere, se non per casi particolari. Di cosa si tratta?"

"ehm, vede, ha presente i Beatles?"
Adesso comincio a parlare io.

"sì certo, mia figlia è una grande fan, ma cosa c'entra?"

"ecco vede, hanno fatto tempo fa un concorso per scegliere delle nuove ballerine..e sono stata scelta. Praticamente avrò bisogno di passare la settimana a Liverpool per via di molti incontri per le prove, gli spettacoli..sarebbe troppo complicato fare avanti e indietro da qui a Liverpool tutte le volte.
Per cui ecco..non so se questo si possa considerare un caso particolare, mi dica lei.."

"innanzitutto complimenti, Catherine!   E comunque non penso proprio che questo si possa definire esattamente caso particolare, ma forse possiamo fare un'eccezione, visto che questa a è una regola prevalentemente interna alla scuola...e d'altra parte sei una brava studentessa, per cui penso che tutti i tuoi professori saranno d'accordo riguardo a prendere questo evento come caso speciale.
Avvertirò io i docenti, lei signora non si preoccupi, e tu Catherine brava, ancora tanti complimenti."

SI CAZZO. NON POSSO CREDERCI. NON HO MAI AMATO QUESTA DONNA PIÙ DI COSÌ!

"grazie mille davvero! È stata molto gentile..se vuole posso far fare ai ragazzi un autografo per sua figlia, vorrei sdebitarmi!"

Mi sento piuttosto leccaculo al momento, ma ci stava. In fondo è stata veramente carina con me.

"oh, grazie cara, se non è un problema sicuramente le farebbe piacere!"

Le sorrido gentilmente per poi uscire insieme a mia madre, anche lei con un sorriso sul volto.

E anche il permesso, ce l'ho.

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Questo capitolo non finiva più hahahahahaha in realtà non è niente di speciale, ma spero possa piacervi ❤️

Ps. Siamo già a 230 visualizzazioni thank you so muuuch :')

12/09/2018

||Big Green Eyes|| - p.m.c.Where stories live. Discover now