CAPITOLO EXTRA

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Settembre era giunto da qualche giorno, eppure l'afa estiva ricopriva l'intera città come se fosse una giornata di inizio estate. La frangetta storta le si era incollata alla fronte facendola sbuffare infastidita, mentre leggeva per l'ennesima volta Twilight, spaparanzata comodamente sul suo letto in panciolle.
Scorreva le pagine senza concentrarsi sulle parole, perché la sua mente vagava nei ricordi a quando lesse per la prima volta quel libro: la sua prima vacanza con Alberto.

Le lunghe giornate passate al sole in sua compagnia, lo splendido mare pugliese nel quale giocavano a schizzarsi, o a rincorrersi, prima di buttarsi insieme in quelle acque cristalline come i suoi occhi, le nottate passate nel Trullo della sua famiglia a fare l'amore tra le lenzuola, il modo in cui solo lui sapeva toccarla, i baci da farle mancare il respiro e quella stupenda sensazione del suo cuore che batteva a un ritmo irregolare soltanto standogli vicino.
Sophie chiuse il libro, asciugando la lacrima sfuggita involontariamente. Erano passati due mesi da quando aveva scoperto il suo tradimento e nemmeno la vacanza al mare con le due amiche d'infanzia era riuscita a cancellare quella sofferenza che la logorava dall'interno; si era rassegnata all'idea che non lo avrebbe più avuto al suo fianco, e ne era rincuorata, ma una volta superata la rabbia fu il turno della tristezza.

L'ombra dell'abbandono del padre aleggiava su di lei come un rapace sulle carcasse della propria preda, in attesa del momento propizio per attaccarla e cibarsene. Credeva che fosse una maledizione la sua, quella che nessun'uomo volesse starle accanto; si sentva difettata.
Alberto era stato il suo primo amore ed era certa che non sarebbe più riuscita ad aprire il suo cuore a nessuno, anche perché avrebbe portato soltanto sofferenza, se mai ci fosse riuscita.

Il bip di Msn proveniente dalle casse del computer la ridestò. Si alzò svogliata dal letto per avvicinarsi alla scrivania, sedendosi sull'adorata sedia a rotelle di Hello Kitty.
Il messaggio di Desire non lasciava spazio a equivoci e non contemplava un no come risposta:

- Io e te, stasera, ceralacca. Passo alle 21:00 a prenderti e vestiti sexy! –

Scoppiò a ridere, digitando un veloce – Okay! -, prima di scomparire in bagno per farsi una doccia rigenerante.

..:* *.:.

L'amica arrivò come al suo solito in ritardo di un quarto d'ora, ma per Sophie non fu un problema. Si osservò per l'ennesima volta nello specchio della sua camera, sperando di essere abbastanza carina nel suo tubino color prugna con le spalline sottili e la scollatura triangolare, il quale scendeva morbido sulla sua figura e terminava a metà coscia. Aggiustò il cerchietto nero col fiocco e indossò le decolté con un leggero tacco, uscendo di casa e cercando di evitare di emettere il minimo rumore, così da impedire che la sua vicina ficcanaso la bombardasse di domande come di consuetudine, soprattutto nell'ultimo periodo che vedeva la madre e la nonna lontane.

Salì sulla Ford grigia di Desire, ricevendo un caloroso sorriso che si allargò sulle sue guance tonde come saluto.
«A bella! La vacanza a Nettuno ti ha fatto proprio bene, non sei più pelle e ossa.»

Dopo aver scoperto il tradimento di Alberto, aveva perso l'appetito e con esso svariati chili; le sue giornate trascorrevano in solitudine al buio nella sua stanza, a guardare commedie romantiche sulle quali disperarsi e dormendo poche ore a notte, quando gli occhi le dolevano per le troppe lacrime versate. La madre l'aveva obbligata a raggiungere Serena, un'amica d'infanzia di Sophie, alla casa al mare di lei, certa che un periodo lontano l'avrebbe aiutata a superare quel periodo così funesto. Con Serena e Alessia era tornata a sorridere sinceramente, aveva trovato in loro un forte sostegno, delle spalle su cui piangere quando ne aveva bisogno, delle orecchie sempre pronte ad ascoltare i suoi sfoghi e delle parole di conforto che le fecero superare la depressione. Trascorreva le giornate al mare e le serate in discoteca, trovando nel ballo uno sfogo che allontanava ogni negatività; quelle tre settimane lontana da Brescia l'avevano aiutata a rimettere insieme alcuni pezzi del suo cuore distrutto, ma anche un vaso rotto e poi aggiustato mostrava i segni della caduta e nessun collante avrebbe nascosto le venature della spaccatura.

Nuova OssessioneWhere stories live. Discover now