Capitolo 31 - Ti porto via con me (Parte 1)

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*Si consiglia la lettura del capitolo con la canzone in sottofondo.*

*In questa notte fantastica, di questo inizio del mondo, i nostri sguardi si cercano con ali fatte di musica.*

Come al solito, il cuore della ragazza iniziò a galoppare a un ritmo inconsueto. I suoi smeraldi verdi si puntarono negli occhi del bruno, perdendosi nuovamente in quei pozzi profondi.
Non immaginava di trovarselo davanti, considerando che a quell'ora lui avrebbe dovuto essere allo Starlight a lavorare insieme agli altri. Si chiese come facesse a sapere dove si trovava e il perché fosse lì.

«Che ci fai qui?» gli domandò nuovamente, dimenticandosi che non avrebbe potuto sentirla a causa delle cuffie, notando poi il colore azzurro che le illuminava, proprio come il suo; entrambi stavano ascoltando la medesima melodia.

Francesco non le rispose, ma le regalò quel sorriso sghembo al quale Sophie non sapeva resistere, mentre le sue dita si posarono sul viso di lei, vezzeggiando la pelle arrossata delle gote.
Restarono a guardarsi in silenzio per secondi interminabili, mentre la gente intorno a loro si dimenava e cantava, ma per i due innamorati, estraniati da quella calca, sembrò di essere su un altro pianeta, dove a fargli compagnia c'erano le sole note ritmate di quel pezzo.

*Ti porto via con me, in questa notte fantastica,
ti porto via con me, ribalteremo il mondo.*

Il ragazzo mimò le parole della canzone senza mai distogliere lo sguardo da quelle iridi verdi così luminose che lo facevano impazzire e senza mai smettere di sorriderle, provocando nella ragazza un'accelerazione del battito cardiaco. La tirò a sé, tenendola saldamente dal fianco e, divaricandole le gambe con il ginocchio, iniziò a muoversi seguendo il ritmo energico della musica.

*Due come noi che si fondono per diventare una nota sola, due come noi che si cercano dentro una musica nuova*

Sembrava che il testo della canzone fosse stato scritto appositamente per loro; per quel esatto momento che stavano vivendo insieme. Sophie sorrise, sentendosi libera di essere sé stessa e di lasciarsi andare; portò una mano dietro al collo di lui e l'altra su quel fianco forte e caldo, coperto da quella maglietta scura di un cotone talmente leggero da sembrare inesistente. Imitandone le movenze iniziò a sciogliersi in una danza che li vedeva uniti in una persona sola; gambe intrecciate, mani che si perlustravano, fronti che si toccavano e occhi che si inchiodavano tra di loro, impedendosi di sfuggire.

*Con mille storie che nascono e mille amori che esplodono in mezzo alla strada*

L'ancheggiamento rallentò, come la velocità della musica, ma la loro vicinanza rimase tale e quale, come il ritmo dei loro cuori pronti a correre l'uno verso l'altro. Francesco percepì qualcosa di nuovo nascergli da dentro, ma non sapeva come classificare quella sensazione, non avendola mai provata prima. Un'immensa felicità legata al fatto che lei fosse lì e non lo stesse respingendo, ma anzi lo cercava nella stessa maniera in cui lui ambiva a lei. Il desiderio incontenibile che fosse soltanto sua, di portarla in un posto appartato e farci l'amore per la prima volta in vita sua, svegliandosi poi al mattino stringendola tra le proprie braccia e aspirarne il profumo dolce e fruttato della sua pelle diafana.

Le luci stetoscopiche illuminarono con un fascio verde il viso perfetto della ragazza dai grandi occhi chiari, facendo sembrare le sue iridi ancora più luminose, mentre si riflettevano in quelle di lui come se fossero specchi. Entrambi rimandavano la loro immagine, come se non ci fosse al mondo niente di più bello.

* Ti porto via con me...*

Fu Sophie a intonare quelle parole, guardando colui che la stringeva, sorprendendolo.
La ragazza si aggrappò alla stoffa della maglia di lui, sfiorandone involontariamente l'addome bollente. Quel contatto, seppur leggero, accese i suoi sensi famelici, portandola a volere decisamente di più. Lasciò la presa di quell'indumento per dedicarsi alla pelle rosea, la quale la stava chiamando a sé come il cantico di una sirena faceva con un marinaio in mezzo al mare che aveva perso la rotta.

Quel gesto spronò il ragazzo a fare altrettanto, infilando la mano sotto a quella canottiera leggera, la quale non nascondeva le curve perfette della mora da sguardi indiscreti di altri uomini, che avrebbe fulminato se solo avessero provato ad avvicinarsi a lei.
Desiderava toccare nuovamente il suo corpo da quando l'aveva rivista nel suo ufficio, anche se il ricordo delle carezze nella sua macchina non l'avevano mai abbandonato in tutti quegli anni.
Le dita di Francesco vezzeggiavano con delicatezza il fianco di Sophie, provocandole dei brividi piacevoli che si diffusero dappertutto.

Entrambi volevano di più di mere carezze; anelavano l'amore dell'altro, senza però immaginare che gli sarebbe bastato parlare per riceverlo.

*Ti porto via con me...*

Si fermarono insieme alla musica, restando però aggrappati l'una all'altro, respirando a fatica.
Nelle orecchie di entrambi risuonò una nuova melodia, la quale portò Sophie ad allontanarsi leggermente da Francesco, prima di commettere qualcosa di cui si sarebbe sicuramente pentita.

Non era dispiaciuta di provare quei sentimenti, perché essi la facevano sentire finalmente viva, ma non voleva essere la stronza che aveva soggiogato il fidanzato di un'altra, anche se desiderava Francesco in una maniera impossibile da spiegare. Le venne da piangere per il dolore provocato dallo sforzo di distaccarsi, quando l'unica cosa che avrebbe voluto fare era continuare a sentire il calore di quel corpo marmoreo e farsi stringere dalle sue possenti mani.

Il bruno non capì il gesto di lei, ritrovandosi a imprecare mentalmente verso il destino beffardo che gliela faceva sentire vicina, solo per il gusto di allontanarla quando lui si sentiva felice. Non era a conoscenza del dilemma morale della ragazza, poteva solo basarsi sulle azioni discontinue della sua stupenda ossessione per cercare di decifrare quei sentimenti, ma, ogni volta che credeva di averli colti, lei si allontanava, lasciandolo spiazzato.

Vide le sue invitanti labbra muoversi, ma non udì le sue parole, mascherate dalla canzone che stava passando nelle cuffie.

«Cosa?» urlò lui, come se servisse a farsi sentire dalla mora, la quale, spazientita, alzò gli occhi al cielo, prima di abbassargli i grossi auricolari dalle orecchie.

«Ho chiesto cosa ci fai qui!» ripetè lei, allontanando le mani da quel collo che avrebbe morso volentieri.

Francesco fece per risponderle, ma l'arrivo di due ragazzi troppo vicini alle spalle di lei lo fece adirare, costringendolo a mettersi in mezzo, nascondendo Sophie dietro alla sua schiena come se fosse una dama in pericolo e lui un valoroso soldato.

*Spazio Autrice*

Buongiorno a tutti e buon primo novembre; avete fatto dolcetto o scherzetto ieri? XD
Anche questo capitolo è stato diviso in due parti, perciò domattina pubblicherò il continuo. Mi dispiace non poterlo fare prima, ma in questi giorni non sono quasi mai riuscita a scrivere e mi è stato impossibile portarmi avanti.
Vi lascio una gif della mia Sophie, che guarda le labbra di Francesco con profondo interesse...

Vorrei dedicare questo capitolo alla mia amica Eleonora, eleonora-brida95, e vi invito a passare da lei e leggere le sue storie, le quali vi colpiranno Nel cuore e nell'anima!

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Vorrei dedicare questo capitolo alla mia amica Eleonora, eleonora-brida95, e vi invito a passare da lei e leggere le sue storie, le quali vi colpiranno Nel cuore e nell'anima!

A domani,
Baci, Sara

Nuova OssessioneWhere stories live. Discover now