Capitolo 17 - Perché no?

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Se per Sophie e Francesco il tempo parve fermarsi, per tutti gli altri intorno a loro continuò a scorrere normalmente. Mia e Giorgia proseguirono il loro discorso, ignare di quello che stava succedendo tra l'amica e il bruno.

«Moto, ti decidi a portarmi l'ordinazione?» chiese Giacomo, ridestando così il ragazzo che si era perso in quegli smeraldi lucenti che la ragazza aveva al posto degli occhi.

Si erano fissati in silenzio per minuti interminabili, eppure gli sembrò di averle comunicato più di quanto facesse quando le parlava.
Era certo che anche la mora avesse sentito quelle emozioni dentro sé, tuttavia gli diede le spalle come se niente fosse, tornando a interagire con le amiche.
Si costrinse ad allontanarsi e a raggiungere il bancone, cercando di distrarsi con la preparazione dei cocktail richiesti.

«Allora, Soph, tu che ne pensi?» chiese Mia, voltandosi verso la mora insieme a Giorgia.
Non aveva udito nessuna delle parole che si erano scambiate le altre, si era allontanata con la mente da quel luogo e si era concentrata solo su di lui e sui suoi caldi occhi.

«Cosa ne penso di che cosa?» Portò entrambe le mani sul tavolo, stringendosele a pugno.
La bionda si resse la fronte con le dita, incredula della disattenzione dell'amica.
«Hai sentito qualcosa del nostro discorso sulla Pasquetta in Maddalena* o eri nel tuo mondo fatto di unicorni e caramelle alla fragola?» la canzonò Giorgia, beccandosi un'occhiataccia da parte di Sophie, che fece una smorfia.

«Danno pioggia lunedì. Non sarebbe meglio rintanarci in casa di qualcuno e farci una bella grigliata con vino e amari a volontà?» controbatté Sophie, puntando i gomiti sul tavolo e appoggiandosi i pugni sotto il mento in una celata preghiera.
Non si era accorta dell'arrivo di una persona alle sue spalle.

«Nessuna di noi ha la casa con giardino per farla, né un balcone abbastanza spazioso» rispose stizzita la bionda, alzando lo sguardo verso il cameriere.
Si avvicinò al tavolo con i cocktail sul vassoio, riflettendo sulle parole che aveva appena origliato ed evitando di guardarle in faccia.
La mora estrasse il cellulare dalla borsa, fingendosi impegnata a leggere qualcosa per evitare di incrociare lo sguardo del bruno.

«Perché non fate qualcosa qui? Il locale sarà chiuso tutto il giorno e pensavamo anche noi di fare un'arrostita di carne. Abbiamo il cortile esterno e lo spazio al coperto non ci manca.»
Le sue parole inaspettate la fecero sussultare, aumentando esponenzialmente il suo battito cardiaco.
Quel sobbalzo non passò inosservato all'occhio vigile di Giorgia, la quale sorrise superba, sempre più convinta che la sua teoria sui sentimenti dell'amica fosse corretta.

«Perché no? Mi sembra una bellissima idea e una novità che sicuramente piacerà anche agli altri» rispose Mia, sorprendendo le due ragazze che si guardarono con occhi spalancati e preoccupati.

Francesco fece il suo solito sorriso sghembo, dopodiché rubò il cellulare dalle mani della sua preda.
«Ma che cavolo fai?» gli domandò seccata, allungando le braccia per cercare di riprendersi l'iPhone.
Il ragazzo però fu più veloce di lei e con un rapido movimento scattò all'indietro, continuando a digitare sulla tastiera.
Si portò l'apparecchio all'orecchio e dopo alcuni secondi lo riconsegnò alla proprietaria, ancora incollerita.

«Ora hai il mio numero, così possiamo sentirci per l'organizzazione del lunedì festivo.» Le fece l'occhiolino, causandole un notevole rossore sulle gote, e poi se ne andò, prima che lei potesse ribattere.

«Credo di essermi persa qualche cosa» affermò Mia, osservando i gesti di Sophie che si era portata la cannuccia alla bocca e iniziò a morderla nervosamente.

*Maddalena: monte delle Prealpi Bresciane che si innalza a ridosso della città di Brescia e più precisamente nella sua parte nord-orientale. Proprio per la vicinanza con la città è detta la montagna dei bresciani.

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