Capitolo 35

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Ultimo capitolo. c:

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Dieci anni dopo.

"Avanti, s-smettila.." Dico ridendo, mentre le sue mani continuano a solleticarmi fastidiosamente la pancia.

"Ti amo, fiorellino." Sussurra contro le mie labbra, unendole poi contro le sue in un dolce bacio a stampo.

"Ti amo." Rispondo, lasciandogli un ultimo bacio sulla guancia, prima di rialzarmi dal letto per prepararmi.

Oggi è il giorno del nostro anniversario, e tremo dalla voglia di sapere quale sorpresa ha in serbo per me.

"Non è una sorpresa, se già te l'aspetti." Si lamenta, leggendomi praticamente nel pensiero.

Sorrido, prima di dargli uno schiaffetto sul sedere per invitarlo ad alzarsi senza continuare a perdere altro tempo.

"Forza, portami dove mi devi portare."

"Andiamo al McDonald." Afferma, alzando le spalle indifferente.

"Hai intenzione di festeggiare così il nostro anniversario?" Lo guardo disgustato, sperando vivamente si tratti di uno scherzo.

"Forza, andiamo." Mi ordina, non appena ci ritroviamo di fronte alla porta d'ingresso della nostra piccola casa insieme.

Il viaggio in macchina non dura a lungo e mi sorprendo quando mi ritrovo nello stesso college in cui ho vissuto tra le mie più belle e più brutte esperienze.

"Jimin, cosa ci facciamo qui?" Chiedo curioso, non capendo il punto di questo lungo viaggio.

È ormai sera, e mi aspettavo di essere portato a cena in qualche ristorante romantico come una normale coppia che festeggi il proprio anniversario, non di ritornare a scuola.

"Taci e seguimi." Mi ordina, prendendomi per mano e guidandomi verso un luogo che mi sembra più che familiare.

Il giardino.

Sul prato sono sparsi dozzine di fiorellini rosa, e una grande coperta è distesa sui fili d'erba insieme ad un morbido cuscino.

"È stupendo." Dico, con le lacrime agli occhi per l'emozione.

Entrambi ci stendiamo velocemente sulla coperta con i volti stesi verso il cielo, immersi nel mare di stelle che ricopre le nostre teste.

"Ti ho portato qui per un motivo." Annuncia, sedendosi e guardandomi dritto negli occhi.

"È qui dove ci siamo incontrati, ed è proprio in questo posto che ci siamo innamorati.." Incomincia a dire, facendomi immediatamente sorridere non appena ritornano alla mente i ricordi dei nostri ingenui momenti passati insieme. ".. è passato davvero tanto tempo, e nonostante tutti i casini, tutto si è sempre risolto per il meglio e siamo sempre rimasti insieme, l'uno accanto all'altro."

Annuisco, continuando a sorridere felice come uno stupido bambino.

"Siamo tutti cresciuti, e cambiati. Jin e Namjoon, cazzo.. hanno finito per sposarsi, e Taehyung e Hoseok sono chissà in quale capitale a scoprire il mondo insieme. Addirittura tua madre ha deciso di accettarmi finalmente in famiglia, anche se ammetto che dopo dieci anni penso che lo abbia fatto quasi per l'abitudine di avermi sempre intorno.."  Continua, guadagnandosi una mia piccola risata.

Effettivamente, chi l'avrebbe mai detto che Jin e Namjoon facessero davvero sul serio, si sospetta addirittura che stiano per adottare qualche marmocchio. Inutile dire inoltre quanto sia felice che il mio migliore amico sia riuscito a lasciarsi il passato alle spalle, per trovare finalmente la felicità con Hoseok. Entrambi dicono di non essere fidanzati, ma sono pessimi a nascondere il rossore sulle guancia non appena i loro occhi si incontrano.

"Tutto questo per dirti che ti amo e che ti ringrazio. Grazie per essere parte della mia vita, per ricambiare il mio amore e per rendermi felice ogni giorno e per sempre. Proprio per questo motivo.." Dice, inginocchiandosi all'improvviso di fronte ai miei occhi.

Mi porto le mani alla bocca non credendo a cosa sta per succedere, è totalmente assurdo.

Jimin estrae un piccolo anello dalla tasca dei suoi pantaloni, per tenderlo poi nella mia direzione.

"Jeon Jungkook, mi vuoi sposare?"

Annuisco immediatamente, mentre lacrime scorrono copiosamente dai miei occhi. Le mie labbra si uniscono alle sue in un bacio sentito, pieno di tutte le emozioni di quel momento. Ci stendiamo poi nuovamente sotto le stelle, questa volta girati uno verso l'altro per guardarci fisso negli occhi.

"A cosa stai pensando?" Gli chiedo dolcemente, massaggiando i suoi capelli biondi.

"Penso a come sarebbe la nostra vita se lui fosse ancora qui." Sussurra, cercando di nascondere la tristezza nello sguardo.

Gli sorrido appena, guardando con molti rimpianti il mio polso, ed il laccetto di cuoio stretto attorno ad esso, rovinato a causa degli anni. Non ho mai detto a nessuno del suo regalo di Natale, neanche a Jimin. È un qualcosa che mi tiene legato a lui, che mi fa pensare a ció che avrei potuto fare per salvarlo. Avrei potuto semplicemente ammettere che lui provava dei sentimenti per me, anche se non volevo accettarlo. Avrei potuto dire che ho spezzato il suo cuore quando l'ho usato per vincere la scommessa, mi sarei dovuto scusare, ma non l'ho fatto. E ora abbiamo tutti dei rimpianti. Io e Jimin di non essergli stato vicino, Taehyung forse di non essere stato abbastanza per renderlo felice.

"Probabilmente fingerebbe dei conati di vomito o qualcosa del genere vedendoci cosí." Scherzo, ripensando ai bei momenti passati insieme, quando lui era il mio compagno di stanza.

"Già, lo farebbe."

Seguono minuti di silenzio, finchè non veniamo illuminati da una torcia.

"Cazzo, la sicurezza.." mormora Jimin, mettendosi in posizione seduta, seguito da me che porto una mano davanti agli occhi per non essere accecato dalla luce.

"VOI TEPPISTI FUORI DAL CAZ.." Inizia ad urlare una voce, che si interrompe all'improvviso.

Sia io che Jimin alziamo lo sguardo per poi guardare con gli occhi spalancati la piú che familiare figura che ci ritroviamo di fronte.

I suoi capelli non sono piú nero corvino, e la sua pelle non è piú bianca pallida. Il suo intero corpo sembra essere rivitalizzato, i capelli sono tinti di un acceso color menta mentre la solita sigaretta sporge dalle sue labbra rosate.

Non ci posso credere.

"oh cazzo."

the end. c:

Bet On Love ~Jikook.Where stories live. Discover now