Capitolo 31

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"Jungkook, li voglio fuori entro un'ora."

Silenzio.

Nessuno osa aprire bocca o incrociare gli occhi infuocati di mia madre. L'unica cosa che posso scorgere dal basso del mio sguardo, sono semplicemente i fastidiosi sorrisi compiaciuti di Seulgi e Chanyeol in fondo al tavolo.

Dopo ancora alcuni minuti di silenzio, una sedia inizia a strusciare lentamente sul costoso marmo bianco del pavimento. Alzo immediatamente lo sguardo, per notare il biondo di fianco a me iniziare ad alzarsi.

"Cosa stai facendo?" Sussurro allarmato.

Jimin sembra essere l'unico che continua a reggere coraggiosamente lo sguardo infuriato di mia madre, e riconosco che questo la possa solamente infastidire oltre. Addirittura mio madre evita di guardarla quando di solito affrontano qualche normale litigio, i suoi occhi gelidi sono semplicemente insostenibili.

Ma anche gli occhi penetranti del mio ragazzo, non scherzano, e questo lo sapevo più che bene. Sono innumerevoli le volte in cui sono caduto sotto la pressione del suo sguardo in situazioni di tensione.

"Yoongi si è scusato e gli altri non hanno fatto nulla." Spiega, afferrando la sedia per lo schienale e riponedola contro il tavolo di legno. "Me ne andrò solo io."

Spalanco la bocca sconvolto, fissando intensamente la sua espressione decisa. Questa giornata non doveva assolutamente finire cosí, non posso lasciare che Jimin se ne vada senza neanche provare a convincere mia madre, che ora annuisce soddisfatta, accettando le condizioni di Jimin.

"Mamma non credi che.." Sussurro timidamente.

"Taci." Mi interrompe bruscamente, alzando una mano in direzione della porta. "Non c'è bisogno di altro, ora fuori." Ordina, rivolgendo un falso sorriso a Jimin che si limita ad inchinarsi educatamente.

Il biondo volta le spalle e inizia ad incamminarsi verso la porta di ingresso, mentre io continuo a fissare assente ció che stava succedendo, totalmente incapace di fare nulla. Anche i ragazzi sembrano essere particolarmente scossi, e osservano il mio volto in attesa di un mio intervento, che non arriva. Proprio quando Jimin apre la porta di ingresso per rivolgerci un ultimo saluto, sento una fitta lancinante all'altezza del ginocchio.
Mi giro immediatamente in direzione di Yoongi, che mi aveva appena dato un calcio, risvegliandomi dal mio momentaneo stato di trance.

Cazzo Jungkook, ricomponiti.

ll tuo ragazzo sta uscendo da casa tuaa e tu non stai facendo nulla per evitarlo.

Prima che possa realmente pensare a cosa dire, le parole fuoriescono improvvisamente dalle mie labbra senza rendermene conto.

"No." Urlo, attirando immediatamente l'attenzione di tutti i presenti, compresa quella del mio ragazzo, con la mano poggiata sulla porta di ingresso.

"Jungkook ho detto che devi stare zitt.."

"E io ho detto che lui non se ne va, fine della storia." Rispondo duramente a mia madre, prima che possa parlare oltre.

"Tu non sei nessuno per decidere in questa casa." Mi urla contro, perdendo completamente le staffe.

Giuro di non aver mai visto mia madre così irata in venti anni di vita, probabilmente perché questa è la prima volta che provo a contraddirla.

"Se lui se ne va, io andró con lui." Affermo, rivolgendo un piccolo sorriso a Jimin che ora mi guarda imbarazzato. "Sempre."

"Chi sei tu?" Mi chiede mia madre sconvolta, mentre piccole lacrime le iniziano a fuoriuscire dagli occhi. "Cosa hai fatto a mio figlio?" Continua, guardando aspramente Jimin.

Bet On Love ~Jikook.Where stories live. Discover now