Capitolo 4

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Picchietto velocemente le dita sul banco non prestando minimamente attenzione alla lezione. La mia mente è un vortice pensieri. Come posso essere stato così incosciente da accettare la scommessa? Approfittare di un ragazzo per una mera scommessa è senza dubbio ciò che non avrei mai pensato di fare.
D'altro canto, ormai è troppo tardi per piangersi addosso. Non posso tirarmi indietro, tradirei il mio ego. Non posso perdere, ho paura di cosa possa essere capace Park Jimin. Non posso, non posso.

Mi alzo di scatto dalla sedia e corro fuori dall'aula. Questo intero posto ora mi opprime, mi sento in prigione. Era da tanto che non mi capitava di sentirmi così impotente, una nullità.
Mi siedo nel corridoio portandomi le mani alla testa respirando faticosamente.

"J-jungkook?"

Una voce mi sveglia dai miei pensieri. Mi asciugo velocemente il viso percorso da leggere lacrime e cerco di stabilizzare il respiro. Alzo lo sguardo incontrando il volto preoccupato del mio compagno di stanza.

"Hyung.."

La mia voce è talmente fioca da non essere neanche sentita.

Yoongi si avvicina al mio corpo tremante sedendosi poi silenziosamente al mio fianco. Siamo nel mezzo del corridoio. Io e lui, soli.

"So che non ti vado proprio a genio.." Inizia A parlare Yoongi rompendo il silenzo.

"E dal momento che abbiamo parlato a stento due volte suppongo sia per quello che hai sentito su di me."

Alzo lo sguardo facendogli capire di aver centrato in pieno.

Yoongi sorride leggermente rassicurandomi.
"È okay. Non devi per forza essere mio amico se non vuoi, ma sappi che in quanto tuo Hyung io cercherò sempre di aiutarti per quanto possibile."

Continuo a guardarlo fisso negli occhi sorpreso dalle sue parole. Yoongi. Ancora devo esattamente inquadrare il suo carattere. È davvero lui la stessa persona da cui tutti farebbero meglio a stare alla larga?

"Park Jimin." Due parole. Un nome. È bastato che proferissi questo perché Yoongi capisse tutto.

"Non mi dire che sei caduto in uno dei suoi giochetti perversi."

Rido leggermente per l'ironia della situazione. Ho evitato e denigrato il mio compagno di stanza per una settimana intera. Eppure, per quanto poco ci conoscessimo è bastato uno sguardo per ricostruire l'intera scena di cui portagonista indiscusso era senza dubbio Park Jimin.

Annuisco leggermente alla sua domanda.

"È una scommessa."

Yoongi spalanca immediatamente gli occhi.

"Jungkook.." Yoongi apre bocca come se mi volesse dire qualcosa di importante.".. di che scommessa si tratta?"

Qualcosa mi dice che non era veramente ciò che avrebbe voluto dire.

"Dovrei portarmi a letto qualcuno."
Tralascio il piccolo particolare riguardo il sesso di quel qualcuno.
Yoongi abbassa gli occhi, poi sospira rumorosamente.

"Hai già qualche idea?"

Penso per un attimo all'effettivo numero di ragazzi che conosco. Pochi. Hoseok e Yoongi sono oltre la mia portata, mentre riguardo Taehyung vorrei sinceramente diventargli amico. Non posso fare cazzate con loro.

"No. E se anche l'avessi non potrei comunque dirtelo, non farlo sapere fa parte della scommessa."

Yoongi annuisce leggermente.

"Sei preoccupato?"

Mi astengo dal rispondergli. Sono preoccupato? Cazzo sì. Sto morendo di paura. Non so fino a che punto può arrivare la pazzia di Park Jimin.

La campanella risuona nei corridoi segnando la fine delle lezioni della giornata. Ci alziamo entrambi in piedi e iniziamo ad incamminarci verso la nostra camera.

Yoongi sembra essere pensieroso, o forse preoccupato. Tornati in camera continua a rimanere in silenzio finché poi non decide di uscire nuovamente sbattendosi la porta alle spalle. Accendo la musica per cercare di liberare la mia mente dal groviglio intricato di pensieri. Le dolci note mi tranquillizzano facendomi addormentare.

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Yoongi's Pov.

Entro nella sua camera senza neanche bussare. Un odore inconfondibile circonda l'intera stanza. La sua figura stesa sul letto mi rivolge uno sguardo innocente.

"Certo che sei proprio uno stronzo."

Il biondo ride. Sono l'unico essere sulla faccia della Terra a cui permette questo livello di confidenza, forse il suo unico vero amico.

"Vedo che il tuo animaletto da compagnia ti ha informato."

Storco il naso per il fastidioso appellativo che gli ha dato.

"Si chiama Jungkook." Dico a denti stretti.

"Come vuoi. Cosa volevi?" Alza un sopracciglio nella mia direzione.

"Lo sai benissimo."

Jimin si alza dal letto venendomi incontro.

"Yoongi, calmati." Poggia una mano sulla mia spalla cercando di confortarmi.

"È solo un gioco."

Sposto violentemente la sua mano dalla mia spalla lasciandolo di sorpresa.

"Non è un fottuto gioco. Lo sai bene."
Gli urlo in faccia.

Jimin sospira rumorosamente.

"Lo è. Ma tu non lo stai rendendo divertente Yoongi."

Metto le mani tra i miei capelli tirandoli leggermente per l'esasperazione.

"Credevo l'avessimo finita con questo genere di cose. Non ti devo sul serio ricordare cosa è successo l'ultima volta."

Al solo pensiero di ció che era successo qualche anno prima, il mio pentimento e il risentimento nei confronti del mio migliore amico risalgono.

"Non succederà di nuovo."

Sospiro rassegnato. Ormai è troppo tardi per provare a convincerlo. Tutti in qualche modo siamo usciti feriti dal quel brutto sogno. Tuttavia, le ferite di Park Jimin ancora non si sono rimarginate. Questo non è il mio migliore amico. So che è imprigionato nel suo male, e non so se mai riuscirà a uscirne.
Jimin era luce.
Ora vaga perso nel buio della sua mente corrotta, non prova sentimenti o emozioni. Non sente nulla.

"Jimin." Richiamo di nuovo la sua attenzione. "Chi hai intenzione di usare per vincere la scommessa?"

Vincere. Era davvero solo una questione di vincere? No. Conosco questa versione di Jimin da troppo tempo ormai per credere che si accontenti di vincere semplicemente.

"Beh, alcuni ragazzi qui in giro non sono affatto male."

Ragazzi? Lo guardo leggermente confuso.

"Deve essere un ragazzo, è la scommessa." Mi spiega.

Mi fermo a pensare per alcuni minuti.

"Vuoi portarti a letto Jungkook." Sussurro, certo di aver centrato il punto.

Jimin sorride malizioso.

"Beh, non posso dirtelo. Anche questo fa parte del gioco."

Rimango a bocca aperta. Un conflitto interiore mi si accende immediatamente. Dire o non dire a Jungkook quanto potesse essere pericoloso il mio migliore amico? Rilascio un rumoroso respiro di frustrazione abbandonando la stanza.

Fottuto Jimin.

Bet On Love ~Jikook.Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin