Capitolo 25

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"Sono perdonato?" Chiedo, continuando ad accarezzargli la testa.

Stiamo stesi sull'erba, uno affianco all'altro da ormai un'oretta, e nessuno di noi sembra intenzionato a volersi alzare.

"Assolutamente no." Dice Jimin, strappando un piccolo fiore da terra ancora leggermente infastidito dall'intera situazione della scommessa.

Alzo gli occhi al cielo, notando la sua fronte corrucciata e pensierosa.

"Ti ho già spiegato.." Inizio a dire, finchè la sua voce non mi interrompe. 

"Non mi bastano le parole." Risponde, guardandomi dritto negli occhi e rivolgendomi un sorriso furbo.

Inarco un sopracciglio, facendogli segno di continuare.

"Portami in città, voglio un vero appuntamento." Esclama entusiasta dell' idea.

Prendo il telefono per controllare l'orario, annuendo poi felice.

"Se andiamo ora possiamo pranzare lì." Suggerisco.

Jimin annuisce felice, e insieme ci dirigiamo verso la fermata dell'autobus. Il viaggio non dura più di venti minuti e fortunatamente risulta essere tranquillo. Nessun bambino che urla o donna anziana che ci guarda male.

"Potremmo andare in quel locale." Dice Jimin, alzando un dito per indicare un piccolo locale sulla strada opposta.

Non appena entriamo, la campanella sulla porta suona, segnando il nostro ingresso. Riesco a riconoscere i volti di alcuni studenti del college che ci rivolgono sguardi perplessi non appena io e il biondo ci accomodiamo in un tavolo appartato nell' angolo.

Jimin si muove a disagio sulla sedia, probabilmente non abituato a questo tipo di situazioni. Prende il menù e inizia a leggerlo attentamente, e non posso fare a meno di ammirare la sua espressione concentrata. I capelli biondi ormai gli coprono interamente le sopracciglia, arrivando quasi agli occhi e continua a picchiettare un dito sul suo labbro inferiore, probabilmente indeciso su cosa scegliere.

"Cosa ordinate?" Ci chiede il cameriere, spuntando da chissà dove e facendo sussultare per spavento sia me che Jimin.

"Per me va bene un' insalata." Risponde Jimin, guadagnandosi una mia occhiataccia.

Ero talmente concentrato a guardare Jimin che ho completamente dimenticato di aprire il menù. Il cameriere mi guarda aspettando una mia risposta, mentre io porto una mano dietro la testa imbarazzato.

"Fate voi." Rispondo sorridendo educatamente.

Il cameriere mi guarda per alcuni secondi perplesso, finchè poi non recupera entrambi i menù e se ne va, non prima di aver ammiccato nella mia direzione.

Lo ignoro completamente, rivolgendo poi lo sguardo nuovamente a Jimin che mi guarda infastidito.

"Credo che potresti provarci anche con quella vecchietta dietro le tue spalle, ti guarda da un po' di tempo." Dice sarcastico. 

Mi giro per verificare le sue parole e vedo effettivamente una donna sulla cinquantina che fissa maliziosamente le mie spalle. Volto immediatamente lo sguardo sentendomi violato.

"Non ci stavo provando." Spiego a Jimin, riferendomi al cameriere. "Non avevo letto il menù e non sapevo cosa altro rispondere."

Jimin sorride compiaciuto per la mia risposta.

"Troppo impegnato ad ammirare me?" Chiede ironico, lasciando sfuggire una piccola risatina dalle sue labbra.

"In realtà sì." Rispondo sincero. 

Bet On Love ~Jikook.Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum