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Decido di entrare anche io, sperando in qualche colpo di fulmine che faccia funzionare quei pochi neuroni che sento di avere in testa in questi istanti.

Tutti mi guardano appena metto piede dentro l'ospedale. Asia mi salta addosso abbracciandomi e questo un po' mi rassicura. Dopo qualche secondo la mia mente decide di portare tutto il corpo dentro alla sua stanza.

Jess è distesa sul letto, con i capelli scompigliati, il viso pallido e un broncio sul viso.

Faccio da ormai tre mesi lo stesso tragitto scuola-stanza Jess. Tutti i giorni porto la camicia bianca e quasi ogni giorno insieme ad Asia, Tom e Cam registriamo video di dieci minuti spiegandole tutto.

Oggi per esempio discutiamo del perché le pareti dell'ospedale sono verdi..."Perchè rilassano gli occhi"si sente dire da poco lontano.

Mi giro verso Asia "Hai parlato tu?!" lei fa no con la testa e insieme ci giriamo verso il letto "No di certo ho parlato io!" oh cielo divino.

Jess è sveglia e ci guarda "Scusate ma voi chi siete?" chiede in tono interrogatorio. Spero che sia uno scherzo è impossibile che non si ricorda di me! Come fa a dimenticare una persona come me, quello che eravamo.

Asia avvolta nel suo plaid si alza e le va incontro "Davvero non ti ricordi di me?!" chiede con quasi con le lacrime agli occhi. Jess si sposta le ciocche di capelli ribelli davanti agli occhi e ammette triste"Mh no, scusa ma non mi ricordo nemmeno come ti chiami.." Asia parte in quarta bombardandola "Come è possibile?! Siamo amiche da quando abbiamo tre anni, mangiamo il gelato ogni volta che abbiamo dei problemi, tu paghi il ridotto al cinema e sei una piccola peste quando non trovi la Nutella nella dispensa di casa mia, sei il mio piccolo gnomo e io la tua grande stalker" .

Jess si illumina e mettendosi le mani tra i capelli urla "Ora ricordo ma solo una cosa di quello che mi hai detto, il gelato!".

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