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Butto la cartellina per terra strappando il pezzo su cui ci sono i numeri se mamma lo vede cade in mondo tutto nero.

Corro fuori dalla stanza e cerco con lo sguardo il mio dottore. Lo vedo nel suo studio e sto per raggiungere quando sbatto contro qualcuno, mi avvolge le braccia attorno al corpo e cadiamo con me sopra di lui. Occhi famigliari, fronte come la ricordavo e il battito del cuore che accellera. Jake si tira su "Non avevi finito i vaccini?"

"Tu cosa ci fai qui?" , "Avevo dei controlli" risponde. Lo supero sbattendo contro la sua spalla e vado dal dottore.

Serfy è seduto alla sua scrivania e appena entro urlo "Dimmi che la statistica è una cazzata!" lui si alza e dal modo in cui mi guarda capisco che non è quello che voglio che sia. Mi siedo per terra e mi abbraccio le gambe con le braccia e comincio a piangere , Serfy mi passa una mano sulla spalla e mi passa una caramella che prendo.

Mi alzo calmandomi e lui posa gli occhiali sulla scrivania dicendomi "Parlando dell'intervento dovremmo farlo al più presto forse tra tre giorni" annuisco e mi rendo conto che sono pochi...

3 giorni

72 ore

4320 minuti

15552000 secondi

per far ricordare a Jake chi ero per lui.

Vado verso la porta e sto per uscire quando il dottore mi blocca "Sai nessuno dei miei paziente in tutti i miei 42 anni di carriera mi aveva mai hai parlato come hai fatto prima, Jessica forse è perché sei diversa e sei la persona che può mandare a fanculo quei numeri di merda perché tu sei quel uno" ridendo mi appoggio alla porta "Quante volte hai fatto questo discosto David?" lui solleva l'indice e commenta "Ho detto che sei speciale o no?" esco e mi rendo conto di avere trovato un altro amico, quel tipo di amico che solitamente di fa anche da nonno credo.

Di sera prima di andare a dormire mi vibra il cellulare e decido di spegnere questo deprimente reality show. Papà si è addormentato sulla sedia e abbasso la luminosità. Sono due messaggi.

Uno è di Cam:- Domani festa a casa mia per divertirti-.

L'altro è di Jake – cara compagnia di banco, visto che a scuola non mi fai compagnia puoi rimediare ora?- scrivo due messaggi

-Irin non è nei paraggi-

-Penso che posso aiutarti-

risposta :- Ci siamo lasciati, io l'ho lasciata dopo che ti ho incontrata, tu sai dirmi la verità su questi ultimi tre mesi?-.

Sono tentata di scrivere come sia andata veramente la nostra storia ma non so per quale motivo mi ricordo dei tre giorni infernali e scrivo- No notte Parker- lui risponde ugualmente chiamandomi per cognome ed ecco che siamo tornati alle solite.

Vorrei non averti mai sognato!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora