EPILOGO (PARTE III)

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Digrigno i denti: hanno pensato a tutto.

-Non dimenticare il sangue- aggiunge Theodore.

-Stavo giusto per arrivarci- risponde Nott –Il signor Campbell ovviamente si è anche occupato di sostituire il campione di sangue prelevato dal mantello del signor Zabini, con il sangue del vostro caro amico. Del resto noi...- fa una pausa, allargando il braccio destro e girando un po' la testa nella stessa direzione, a guardare verso la teca in fondo alla sala –Ne avevamo fin troppo- conclude divertito.

E a queste parole, scatto in avanti, non ragionando più.

Mi rimetto in piedi.

Voglio che quei maledetti sorrisi spariscano! Che la smettano di prenderci in giro!

Voglio toglierli di mezzo! Adesso!

E non mi importa delle conseguenze!
Fanno entrambi un passo indietro, mentre io grido rabbiosamente e raggiungo il punto esatto in cui si trovavano fino a qualche istante fa.

I capelli mi coprono subito il viso, per la rapidità del mio gesto, ma non oscurano del tutto la mia visuale.

Vengo bloccata dalle manette che mi tirano indietro, provocandomi, di nuovo, un dolore lancinante ai polsi.

-La pagherete! LA PAGHERETE ENTRAMBI! VI TROVERANNO! E la pagherete!- grido fuori di me.

Nott Senior cambia espressione, diventando dubbioso: -Sa... non mi aspettavo tutto questo accanimento da parte sua signorina Granger. O forse sarebbe meglio definirlo attaccamento? Attaccamento a quel piccolo biondino viziato- dice, schioccando la lingua e incrociando le braccia al petto, perfettamente a suo agio, come se io non avessi avuto alcuna reazione, spostando lo sguardo nel vuoto –Eppure Theo mi ha ben informato su cosa succedesse tra di voi a scuola. Degli insulti che le rivolgeva e della considerazione che aveva di lei. Insulti e considerazioni inculcati da un'altra mente ottusa quale quella di Lucius- continua ricominciando a camminare da un lato all'altro e a gesticolare -Per non dimenticare poi la cosa più importante! E' diventato un servitore dell'Oscuro Signore! Mi aspettavo una reazione del genere da parte del signor Zabini, ma non di certo da lei. Mi chiedo dunque...- si ferma, girandosi di nuovo a guardarmi –Perché? Perché non si è data pace sin dall'inizio? In fondo le abbiamo fatto un favore, no?- mi chiede sarcastico, tornando a sorridere.

Ma per quanto vorrei di nuovo reagire come ho fatto qualche attimo fa, non lascerò che le emozioni prendano il sopravvento. Non cederò alle loro provocazioni. Nessuno di loro due, come del resto nessun altro, sa quale sia la verità. Cosa, in questi ultimi mesi si è aggiunto al mio innato senso di giustizia.

Quindi non devo tradirmi: risulterebbe strano. Troppo strano.

-Sono un Auror- inizio a dire con voce dura –E' stato commesso un omicidio ed era mio preciso compito indagare e arrivare a voi- li fulmino entrambi con gli occhi, mentre mi rimetto dritta.

-Un Auror... Certo... Ma ha forse dimenticato chi fosse lui? Meritava questo suo impegno signorina Granger?-

-E' un mio collega- ribatto immediatamente, mordendomi la lingua subito dopo. Ho usato il presente.

Ma loro sembrano non farci caso per fortuna –Un suo collega... Un Auror, non è così? Già... Ho sentito tante storie a tal proposito. Il re delle serpi che si salva da Azkaban, pentendosi. Il figlio del Mangiamorte che si redime. Che sciocchezze! Non mi dica che crede alla storia della redenzione? Una persona intelligente come lei non può di certo credere che Draco Lucius Malfoy si sia davvero pentito delle sue azioni!-

Stringo le labbra: so dove vuole arrivare.

Lui schiocca la lingua ancora una volta, spazientito: -Quella non era redenzione! Era un modo come un altro per fare ciò che gli è sempre riuscito benissimo! Il codardo! Si sono sempre schierati dalla parte del più forte per evitare Azkaban! E con l'uscita di scena del Signore Oscuro, l'unico modo era quello! Tradire i propri compagni!-

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Where stories live. Discover now