Capitolo 20

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  Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l'universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d'altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è.
Marcel Proust  



Un brivido lungo la schiena.

Sta parlando di nuovo di me.

Lo vedo rialzarsi: -Sarà meglio che vada... Ci vediamo domani-

Poggia una mano sulla pietra, come in segno di saluto e si smaterializza.

Rimango immobile.

La situazione sta peggiorando... E più vado avanti, più non so come uscirne...

Incastrarlo sarà facile probabilmente, ma come farò a spiegare come ho capito che fosse lui il colpevole, senza raccontare a nessuno dei sogni?

Come farò a dirlo ad Harry?

Come farò a dirlo a Ron?

Ma soprattutto... Come farò a dire a Malfoy di Zabini?

Zabini...

Sarà meglio muoversi: se arriva in ufficio prima di me, potrebbe sospettare che sono rimasta qui.

Mi smaterializzo in un vicolo poco distante dall'entrata del Ministero ed entro da Starbucks, la mia caffetteria babbana preferita. Se torno in ufficio con un bicchiere, il mio ritardo sarà giustificato, senza contare il fatto che non ho neanche fatto colazione.

Venti minuti dopo finalmente riesco a raggiungere l'Atrium e mi dirigo verso gli ascensori.

Prima di entrare in ufficio però, mi fermo e prendo un respiro profondo per calmarmi.

Apro la porta e la prima cosa che vedo è una chioma rosso fuoco:

-Ginny?- chiedo stupita.

Lei si gira verso di me: -Ce ne hai messo di tempo! Sei in ritardo!- mi rimprovera con un sorriso. A volte sembra la fotocopia di Molly.

Alzo la mano per mostrarle il bicchiere: -C'era una fila immensa, scusa-

Lei sgrana gli occhi: -Oddio! E' quella delizia babbana di Starbecks?- dice precipitandosi su di me e togliendomelo dalle mani.

Ridacchio: -Starbucks! Si chiama Starbucks. E comunque si: Vanilla latte con una spruzzata di cannella- rispondo correggendola.

Lei ne sorseggia un po', e quando riabbassa il bicchiere, le sono spuntati due baffi bianchi, che istantaneamente mi fanno scoppiare a ridere.

-Herm! FINISCILA!- mi dice lei offesa, cercando la bacchetta.

-Cosa sono questi toni soavi?- interviene una voce alle mie spalle. Mi giro ancora sorridendo e trovo Harry sulla soglia che ci osserva: appena intercetta Ginny, sorride e impugna la bacchetta agitandola.

-Grazie Harry- dice lei sospirando.

-Di niente- risponde lui ridacchiando –Che ci fai ancora qui? Pensavo che ormai fossi andata via-

-Si dà il caso che la tua collega qui presente sia appena arrivata- risponde lei indicandomi.

-Mi aspettavi?- intervengo io curiosa.

-Si. Devo chiederti un favore-

La porta si riapre ed entra Blaise.

-Weasley- dice alzando una mano in segno di saluto e ignorandomi.

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora