Capitolo 22

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  Avanti Tom, finiamola come abbiamo cominciato... Insieme!   

Harry Potter


Ed eccomi qui: la festa.

Stringo nervosamente la pochette con dentro la piccola fiala di Veritaserum e mi avvicino un po' di più a Ron.

- Ti ho già detto quanto sei splendida stasera?- mi chiede lui con un sussurro, voltandosi verso di me e sorridendomi.

-Questa sarà circa la milionesima volta- rispondo ridacchiando e abbracciandolo per un attimo.

Mi bacia, dopodiché varchiamo i cancelli d'ingresso.

Come ogni anno, la serata si tiene nella villa del Ministro. L'inferriata è sormontata da un grande arco di marmo bianco che ai lati si unisce a delle imponenti mura di pietra che corrono tutte intorno alla proprietà.

Mi guardo intorno incuriosita, anche se, dopo due anni, conosco abbastanza bene tutto: i giardini sembrano perdersi, come sempre, a vista d'occhio, in qualsiasi direzione, mentre di fronte a noi, il viale d'ingresso che stiamo percorrendo termina davanti ad una grande scalinata di marmo che conduce ad una altrettanto imponente casa a tre piani che, viste le dimensioni, sembra più un castello. Le mura sono di pietra anche qui.

Saliti i gradini, ci ritroviamo in un ampio portico circondato da colonne che terminano ad archi e con un grande portone di quercia all'entrata.

Mi sono innamorata di questo posto sin dal primo momento in cui l'ho visto.

-Herm! Ron!-

Ci fermiamo appena superata la porta: Ginny, si sbraccia poco lontano, salutandoci, accanto ad un Harry sorridente, in giacca e cravatta.

Li raggiungiamo: -Herm... Sei stupenda!- mi dice subito il mio migliore amico stupito. Mi porge una mano, che accetto ridacchiando e mi fa fare una giravolta che fa risaltare immediatamente le gemme sul vestito.

-Wow!- continua meravigliato.

-Ehi! Potrei diventare gelosa- interviene Ginny, dandogli un buffetto sul braccio.

Scoppiamo a ridere tutti.

-Buonasera! Benvenuti!-

Ci giriamo: il Ministro si avvicina a noi sorridendo.

Lo salutiamo con una stretta di mano e dopo poco, ci fa accomodare nel salone principale.

Qui, a differenza del resto della casa e del giardino, l'arredamento e i colori della stanza cambiano ogni anno, lasciando però inalterata la struttura di base, composta da due lunghe file di colonne ai lati e in fondo alla sala, da un'ampia porta finestra che dà accesso alla terrazza.

Quest'anno sembra che il colore scelto sia l'argento. Le colonne, le finestre, i tavoli e le sedie, sono ricoperti da lunghi drappeggi che, insieme al bianco che fa da sfondo, conferiscono alla sala un'atmosfera rarefatta.

Il soffitto, incantato come quello della Sala Grande ad Hogwarts, offre l'immagine di un cielo nuvoloso da cui cadono leggeri fiocchi di neve.

Neve.

Chiudo gli occhi per un attimo.

Calma.

-Potter-

Mi blocco: Zabini spunta alla nostra destra, elegantissimo, in un completo verde bottiglia, camicia bianca e cravatta nera.

Ingoio a vuoto, mentre sento un nodo allo stomaco cominciare a farsi sempre più stretto.

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora