Capitolo 17

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E soprattutto, guardate con occhi scintillanti tutto il mondo intorno a voi, perché i più grandi segreti sono sempre nascosti nei posti più improbabili. Coloro che non credono nella magia non potranno mai trovarla.
Roald Dahl



-Era un altro mio ricordo- 

-Cosa?-

-Un altro mio ricordo, hai sentito-

-Te lo ricordi? Cioè voglio dire... Insomma... hai capito-

Com'è possibile? Non ricordava nulla e adesso, all'improvviso, si?

-Per Salazar. E' ovvio che no. Lo sai che non ricordo nulla! Lo sto semplicemente supponendo. E se invece di dare di matto e precipitarti qui con la tua bacchetta scintillante per salvare il principe in pericolo, ti fossi concentrata un attimo, ci saresti arrivata anche tu-

Stringo i pugni e faccio un passo verso di lui: -Non ti azzardare...-

-Cosa? A dire la verità? Dai Granger, lo sappiamo entrambi- sogghigna –Sei venuta qui perché credevi mi avessero aggredito-

Un altro passo: -Smettila Malfoy. Sono qui per quel maledetto mantello-

Alza le mani: -D'accordo- ghigna.

"Calma" mi dico.

Prendo un respiro profondo. Lui rimane fermo sul posto con le braccia incrociate e continua ad osservarmi con la stessa espressione divertita.

Faccio vagare lo sguardo sulla lapide:

-Dunque... Se fosse un altro tuo ricordo...- inizio, ma mi fermo quasi subito, capendo immediatamente cosa implica la sua supposizione. Sgrano gli occhi e torno a guardarlo incredula.

-Ci sei arrivata eh, mia cara So-Tutto-Io- sghignazza.

-Se era un ricordo, vuol dire che... che quella stanza, cioè questa stanza, è la stessa dove ti hanno torturato realmente! Basterà trovarla e il gioco è fatto!- esclamo battendo un pugno sul palmo dell'altra mano. Sorrido: allora, forse, questo posto non è del tutto inutile, ha un senso.

Improvvisamente però, capisco l'errore che sto facendo: non necessariamente la stanza deve appartenere al colpevole; potrebbe far parte di un vecchio edificio abbandonato per esempio, o più semplicemente ad un innocente. L'entusiasmo iniziale si smorza, mentre ripeto ad alta voce ciò che ho appena pensato.

-Devo comunque trovarla. Può esserci qualche indizio utile- continuo.

-Potrebbe essere ovunque, in qualsiasi parte del mondo. E' impossibile- interviene lui.

-Niente è impossibile. A che scopo rapirti davanti casa, col rischio di essere scoperti, portarti in una landa deserta, in un posto dimenticato da tutti, solo per torturarti e poi tornare a Londra per buttare il tuo cadavere dal Big Ben rischiando di farsi scoprire di nuovo? No, non regge. Deve trovarsi entro i confini del Paese, ne sono certa- rispondo, pensando al Zabini Manor.

Lui continua a camminare in tondo, ma non dice altro.

-Potresti rientrare lì dentro e vedere se ricordi qualcosa? Forse riusciresti a riconoscere il posto- chiedo, cercando di non risultare troppo speranzosa.

Si ferma e mi guarda: -Credi che non l'abbia già fatto?- risponde sollevando un sopracciglio.

-Dico che alla luce di ciò che abbiamo appena scoperto, entrare e analizzarla a fondo, potrebbe aiutarti-

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora